Definire un piatto "senza questo e quello" chissà perché ci riporta immediatamente a regimi di astinenza dietetica, triste e noiosa, del tipo vorrei ma non posso. Se poi si parla di dolci, peggio ancora.
Personalmente mi sto ricredendo. Nell’ultimo periodo ho sperimentato tutta una serie di possibili sostituzioni degli ingredienti che da sempre compaiono nella filastrocca di Mariarosa (ve la ricordate la simpatica bambina del lievito Bertolini, per me un cult da bambina:-): dalle uova al latte al burro allo zucchero alla farina di grano.
Fare spazio, puntare alla brevità e semplicità, sottrarre è un’operazione che mi ha sempre affascinato e dato soddisfazione, dalla scrittura al design, dalla filosofia al cambio di guardaroba, figurarsi in cucina.
Ho iniziato con Alice formato dieci mesi, che aveva diritto pure lei ad un dolce made at home.
E quello che lascio oggi è uno dei primi tentativi che, cambiando poi qualcosa qua e là, abbiamo utilizzato (e Alice gustato) per tanti mesi.
A distanza di tempo la "torta" (che ora le riesce anche di pronunciare la parola insistendo sulla t) è diventato un vero e proprio rituale, dall’"oggi facciamo la torta" pronunciato a gran voce, all’impasto, dalla tortiera in candida ceramica bianca acquistata appositamente piccola, piccola, alla vista del dolce in crescita nel forno. E si sa i rituali sono consolatori e gratificanti per tutti, bambini compresi (per non menzionare la sottoscritta:-)
Ingredienti
100 gr di farina
50 gr di fecola di patate
1 tuorlo d’uovo
1 mela renetta
1/2 banana
100 ml di yogurt
2 cucchiaini di sciroppo d’acero
2 cucchiai di olio di oliva delicato
1 stecca di cannella
buccia di limone
1/2 bustina di lievito
Procedimento
Cuocere la mela sbucciata (per i bambini le più indicate sono le renette particolarmente dolci) con la stecca di cannella e un pezzetto di scorza di limone bio aggiungendo dell’acqua tiepida di maniera che non attacchi. Una volta cotta togliere stecca e scorza di limone.
Intanto sbattere il tuorlo con lo sciroppo d’acero e l’olio. Aggiungere lo yogurt, la mela e la banana schiacciate. Versare la farina e la fecola setacciate, amalgamare l’impasto (che dovrà essere morbido) e unire il lievito.
Passare in una tortiera (io ne utilizzo una di diametro 15 cm) e infornare per 20-25 minuti a 180°.
E quando il bebè avrà voglia di "qualcosa di dolce" sarà ben felice di pasticciare, schiacciare, spargere ovunque per poi far finire in bocca la tortina without…
anch’io ho la tendenza a sottrarre e reinventare, soprattutto per colpa della dispensa che troppo spesso piange
🙂
e il risultato, spesso rischioso, non è mai malvagio.
BUONA LA TORTA!
è come una medicina