E’ lunedì, ma sono in vacanza. Un lungo weekend innevato a meno, meno persi fra Lucerna ed Engelberg. In questo momento, dalla finestra, ogni cosa pare glassata, unici rumori i campanelli della slitta di cavalli passata ora in strada e il fischio del trenino rosso che si è rimesso in marcia verso la città.
Pensieri del momento? Estrema soddisfazione per quest’inizio di settimana natalizia, primo. Quanto tempo ci metteremo a riportarci a casetta, oggi, secondo. E i topinambur: sono stati alla base della prima cena qui, li ho ritrovati con rape e carote rosse e gialle al mercato di Lucerna e guarda, un po’, li avevo cucinati pure io giorni fa.
Non so se è un ortaggio che usate di frequente, ma io me ne sono inamorata. Li trovo fantastici da fotografare, tanto sono buffi e bitorzoluti, meglio ancora di zenzero e patate americane e hanno un gusto che non ti aspetti, simile al carciofo ma dalle note più delicate.
Questa pera di terra o tartufo di canna (vanta dei nomi niente male) appartiene alla famiglia dei tuberi ed ha il vantaggio di essere ricco di inulina (un toccasana per i diabetici, grazie al contenuto di fruttosio, ma valida anche per i bebè grazie al potere vagamente lassativo). A tutto ciò si aggiungono un sacco di sali minerali e la possibilità di introdurlo per i piccoli fomati già nei primi mesi dello svezzamento (attorno al settimo mese, date un’occhiata a Mr Calendario qui).
Una volta inaugurata la saga del topinambur ci ho fatto diversi piatti. Per la serie non finisce qui:-).
La ricetta di oggi funziona per due, nel senso che il cucchiaino si è sdoppiato e ha deciso di mettersi all’opera sia per il bebè sia per mamma&papa.
Nel primo caso ha giocato con la sogliola in un cestello di bambù che prima o poi vi presenterò, poi ha voluto fare le cose serie e per la vellutata si è unito a nocciole e bottarga di muggine (poveretta era dalla sardegna di settembre che se ne stava lì abbandonata).
p.s. : i topinambur bianchi, bianchi, entrano nella serie ingredienti bianchi, bianchi, "so di natale".
Purè di topin&sogliola
Ingredienti
50 gr di sogliola cotta al vapore
50- 70 gr di topinambur
1 patata piccola, piccola
1 cucchiaino di olio EVO
1 cucchiaio di latte (o acqua se il bebè è sotto l’anno)
1 mazzetto di erbe profumate (alloro, finocchietto selvatico, salvia, menta, dragoncello, etc…)
Cuocere i topinambur e la patata al vapore, quando sono quasi cotti, se usate un cestello a più livelli aggiungete la sogliola con il mazzetto di odori.
Schiacciate i topinambur e la patatina con un cucchiaio di acqua di cottura o di latte, e un goccio di olio. Io ho poi passato tutto in una sorta di sac à poche per poi depositare tutto con ricciolino sul piatto. Accanto il filetto di sogliola. Se invece il vostro formato è sotto i 9 mesi o ancora non mastica potete frullare tutto: io di solito tenevo separati i due ingredienti in questi casi, così il bebè ha modo di riconoscere i sapori singolarmente.
Vellutata di topinambur con nocciole croccanti e spolverata di bottarga
Ingredienti
300 gr di topinambur
1 patata piccola
1 spicchio di aglio
un goccio di vino bianco secco
una manciata di nocciole
bottarga di muggine
(scorza di limone)
olio EVO
Pulite i topinambur e la patata. Tagliate a pezze e passate in pentola con l’aglio (che poi butterete) e olio. Bagnate con il vino e aggiungete acqua q.b.
Lasciate cuocere. Intanto passate le nocciole sotto il grill o in padella. Servite la vellutata con le nocciole tostate, una spoverata di bottarga ed eventualmente della scorza di limone grattuggiata.
ma… ma… ma tu sei un
ma… ma… ma tu sei un genio!
Ti aggiungo immediatamente nei link all’articolo di claudia, che ha appena parlato proprio dell’importanza di mangiare le radici… e del bianco 🙂
letto il post di Claudia
mi è piaciuto tanto soprattutto la prima parte su Natale, energia e radici. e’ vero basta seguire il ritmo delle stagioni ed è la cosa più naturale saper scegliere quello di cui il nostro copro ha bisogno, (bebè compresi)!
piesse: grazie per il link:-)
Splendide entrambe le preparazioni!
Adoro i topinambur, ma non li cucino spesso perchè perdo la pazienza a sbucciarli! Però farò un’eccezione e li comprerò di nuovo: entrambe le tue ricette sono davvero deliziose, grazie!
alla fine non sono così terribili da sbucciare:-)
e poi si prestano a mille interpretazioni. L’altra sera ho mangiato una crema accompagnata con le capesante in Svizzera, fantastica anche così…
comunque presto al carciofo di Jerusalem dedico un altro post:-)
informazioni
Ciao, approdo oggi al tuo sito e mi piace tantissimo… ma come posso fare ad aggiungerti fra le mie letture? Mi piacerebbe avere tue notizie ogni volta che pubblichi qualcosa.
Nel frattempo ti aggiungo ai preferiti!
Baci
Stefania
credo che
abbia a che fare con il Feed RSS del cucchiaino, comunque chiedo al nostro webguro e magari risponde lui, molto meglio della sottoscritta!
A proposito grazie per i complimenti!!!
un bax
Miralda
Ciao Stefania, come scrive
Ciao Stefania, come scrive Miralda, potresti utilizzare un lettore Rss per facilitarti la cosa. Ce n’è di svariati… basta una semplice ricerca su Google.
Dalla Homepage, clicca sul simbolino arancione in fondo alla pagina!
Un caro augurio di buone feste. Edoardo.
piacere di scoprirti
ciao
ho scoperto il tuo blog per caso, cercando ricette sui topinambur, e mi ha conquistato.
belle foto, ricette utili e interessanti, il tutto molto curato.
e il tag “senza glutine” in bella vista. che voglio di più.
sei già nel mio blogroll.
ah…. interessante la vellutata. la proverò sicuramente.
sì, sì
benché in famiglia per ora nessuno abbia problemi con il glutine, mi piace sperimentare e spaziare, che magari la torta a base di farina di riso è pure più morbida:-)
Prova, prova i topinambur, sono una delle mie manie di questo inverno, con quel sapore delicato di carciofo!