Chissà come mai festeggiamo la fine dell’anno e l’inizio di quello nuovo con tanta manifesta spensieratezza. Forse è utto un rito che ci siamo costruiti per non pensare: al tempo che passa, al bilancio dei mesi che abbiamo attraversato, alle nuove volate a montagne russe che verranno. Si sta sospesi, in una bolla, e tutto appare possibile.
La fine dell’anno per me è sempre equivalsa più a un momento di riflessione che a un grido di gioia. E più passa il tempo maggiore diviene la stupita osservazione. Un tempo per il quale il tentativo più interessante è cercare di esserne padroni, concentrandosi sul qui e ora, perché, come diceva qualcuno, la “vita è qualcosa che ti succede mentre stai pianificando di fare altro” (per un’organizzatrice come me, vi assicuro, una sfida continua:-)).
Questo è stato un anno di nuovi inizi, un anno in cui in qualche modo abbiamo superato, qua e là, la fatica, vissuto un’estate da ricordare, ritrovato lo spazio ai nostri interessi (parlo di me e Lui, che l’anno precedente con due piccoli in casa è stato parecchio complicato) e “organizzato” la nostra famiglia.
Fra una manciata di giorni il nuovo anno per me significherà un compleanno più complicato del solito: una metà di vita o quasi andata e di là la nuova. I numeri a volte non hanno peso altre volte sì. Sospetto che questo sia il secondo caso, almeno per me, nel 2016.
Impastare e assistere al miracolo della lievitazione ha sempre il suo potere rassicurante: oggi ho giocato col nero (grazie al carbone vegetale per alimenti messo a disposizione da Molini Spigadoro, www.molinispigadoro.com dietro richiesta della sottoscritta), utilizzato per colorare l’impasto delle tigelle.
Il carbone vegetale ha il vantaggio di non alterare il sapore degli impasti e favorire la digestione (anche se qui si tratta di quantità davvero minime non paragonabili a quelle assunte attraverso integratori).
Era da tempo che volevo provare a preparare un impasto nero, poi mi sono imbattuta nel carbone vegetale per alimenti e puf, via l’idea successiva delle tigelle, perfette per la tavola di Capodanno (e quella della Befana:-)).
Ho cercato in rete per avere uno stampo doc da tigelle e mi sono innamorata di questo qui che vedete in foto ( www.enricopruni.it/prodotto.php)
Sono nate così le tigelle nere da farcire a propria creatività (io ho scelto robiola fresca, salmone affumicato e aneto).
Buon Capodanno e Felice 2016!
Ingredienti
400 g di farina 0
100 g di farina integrale
1 bustina di lievito madre secco ( o lievito di birra)
1 cucchiano di zucchero
200 ml di acqua (io frizzante)
1 cucchiaio di olio d’oliva (l’ho usato al posto dello strutto)
10 g di carbone vegetale in polvere (io quello di Molini Spigadoro)
sale
Come si fa
Stempera le farine con il carbone, unisci il cucchiaino di zucchero, aggiungi il lievito secco. Sciogli un cucchiaino abbondante di sale in poca acqua tiepida e aggiungilo al resto degli ingredienti. Comincia a mescolare e unisci l’olio e una parte dell’acqua. Lavora l’impasto e aggiungi acqua fino a quando necessario. Metti a lievitare la palla morbida e compatta ottenuta in una ciotola coperta, in un luogo tiepido per un paio d’ore.
Riprendi l’impasto e stendilo in una sfogli di circa 4-5 mm di spessore, ricava tanti piccoli dischi di circa 8-10 cm di diametro con uno stampo o un coppapasta.
Lascia riposare per un’altra oretta.
Ora prendi una padella o la tigelliera, leggermente unta di olio, e cuoci le tigelle: qualche minuto da una parte, quindi dall’altra.
Farciscile a tuo piacimento: la tradizione emiliana di solito comanda lardo e in genere affettati, io ho preferito utilizzare un formaggio fresco e del salmone.
tigelle fantastiche
Ho fatto le tigelle seguendo la ricetta e sono fantastiche poi ho fatto la ricetta classica e vi assicuro che ci si lecca i baffi!!!…..ho acquistato la tigelliera sal sito del produttore Enrico Pruni e te la spediscono a casa…provatele!!andate a vedere il sito hanno degli articoli meravigliosi http://www.enricopruni.it