Strascinati e rapone

Sono completamente e irrimediabilmente distratta. Tutta colpa di ieri. Lontano da casa, a contemplare montagne, nuvole che corrono con il naso all’insù, su prati che poco lontano hanno ancora qualche pennellata di bianco. Sul fondo note che ti invitano a perderti, come fosse il regalo più prezioso. Due giorni a due, come se gli anni fossero un dettaglio insignificante e il tempo da consumarlo in una risata. Alla fine la vita è inaspettatamente leggera quando ci si perde in qualcun altro.
La cucina di casa ha risentito di tutta quella luce: ho ritrovato anche quest’anno il rapone delle Murge (proprio simili  alle cime di rapa, ma con ammiccanti fiori gialli sparsi qua e là) e sono finiti nella ricetta di oggi.

Broccoli verdi e cime di rapa, abbinati a orecchiette sono una delle preparazioni che appartengono alla tradizione di famiglia. Uno di quei piatti che la mia nonna faceva e rifaceva e che io negli anni ho via via riprodotto, a volte, e rivoluzionato spesso ( pure in versione “arriminata” alla poverella:-))

Se però broccoli e cime di rape hanno il sapore autunno inverno il rapone delle Murge non foss’altro per quei piccoli punti gialli sa di primavera. L’ho scoperti l’anno passato e l’ho felicemente ritrovato in questi primi giorni di aprile.

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Al posto delle orecchiette ho utilizzato gli strascinati, pressoché identici se non fosse per quell’aspetto meno definito e più allargato, pronto a raccogliere condimenti e sapori. Ci ho unito dei semplici pomodorini sardi insaporiti in forno con le prime erbe del terrazzo, sale e olio, una manciata di mandorle a granella, ricotta salata e il rapone declinato in cima e in foglia:-). I pomodorini hanno fatto in modo che le cime di rapone delle Murge, dal gusto più deciso e particolare rispetto ai broccoli, fosse più gradito ai pupi di casa.

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Per non buttare nulla ho deciso di utilizzare le foglie avvolgendole in una pastella leggera di farina di riso e acqua e friggendole in olio.

La ricetta.

  • Ingredienti (per 4-5)
  • 300 g di strascinati
  • 300-400 g di cime di rapone delle Murge
  • 200 g di pomodorini
  • basilico, timo, salvia…
  • 80 g di granella di mandorle
  • 1 spicchio di aglio
  • ricotta salata
  • sale
  • olio extravergine d’oliva
  • olio di semi di arachidi per la frittura
  • 20 g di farina di riso

Come si fa
Pulite il rapone, eliminate i gambi, mettete da parte foglie, cime e qualche fiore. Lavate i pomodorini, appoggiateli su carta da forno, conditeli con le erbe a pezzetti, un pizzico di sale e un filo di olio extravergine d’oliva. Cuoceteli in forno a 180° per una ventina di minuti circa.
Mettete a bollire dell’acqua salata, quando è calda tuffate le cime di rapone, cuocetele per circa 5 minuti. Nel frattempo mescolate la farina di riso con acqua ghiacciata e un pizzico di sale, in quantità sufficiente per ottenere una pastella densa. Prendete le foglie di sapone e intingetele nella pastella, quindi friggetele in abbondante olio caldo. Una volta pronte trasferitele su carta assorbente.

Aggiungete gli strascinati nell’acqua bollente dove avete cotto le cime di rapone. Fate dorare in una padella lo spicchio di aglio (che poi butterete) con due o tre cucchiai di olio. Spegnete e aggiungete le mandorle a granella.

Scolate la pasta, unite i pomodorini al forno, l’olio e le mandorle. Servite insaporendo con la ricotta grattugiata, decorate con qualche foglia di rapone e fiore.