Non l’ho pensato nemmeno per un momento che fosse facile. Ma non ho creduto fosse impossibile. Dopotutto lo stampino per biscotti in legno mi è piaciuto subito: visto, click, acquistato. E mi è sembrata una brillante idea cimentarmi proprio il giorno di San Nicola con la pupa a casa per ponte, e festività milanese aggiunta alla causa pur abitando in provincia.
Ecco è stato bello fino a quando non è venuto il momento di cominciare ad appoggiare la "deliziosa" formina in legno per ricavare il biscotto.
Alla pazienza infinita si è aggiunta la mia espressione perplessa quando ho sfornato gli Spekulatius: le incisioni di albero, candela, barba di Babbo Natale e vischio erano diventate ombre cinesi, direi talmente cinesi da essere indecifrabili.
Gli Spekulatius (o Speculoos per dirla alla Cavoletto) sono uno dei biscotti tipici, stratipici dei paesi del Nord, dalla Germania al Belgio per l’appunto. L’aspetto che mi ha affascinato di questo biscotto è naturalmente la possibilità di creare bellissime forme incise. Già mi vedevo con la pupa e poi la sua espressione stupita, visto che non si trattava più solo di forma o lati ma di superficie con particolari da manuale. Bene, tutto archiviato. Almeno fino a più liete notizie o utili consigli da qualcuno che leggendo alzerà la mano, dicendo: "Ho io la soluzione, cuoca pasticciona!".
E giusto pour parler gli Spekulatius andrebbero fatti, regalati il giorno di San Nicola, il 6 dicembre, o almeno questa è la tradizione nei paesi del Nord, dove l’antico vescovo (appunto san Nicola) è diventato un personaggio tra Babbo Natale e la Befana:-).
L’unica rimasta soddisfatta è di sicuro la pupa. Mentre io mi affannavo a ricavare le forme con lo stampino in legno, lei si è cimentata con forme molto più semplice e meno "diaboliche", e una volta sfornati, badando poco alle "ombre cinese" ha inzuppato nell’infuso caldo del pomeriggio.
Perché, stampo a parte, il sapore, morbido e speziato, era veramente "so di Natale". Entrata anche la renna nel gioco, ci ho fatto piovere neve di zucchero sopra e mi sono consolata.
Il formato è dai 18 in su per la presenza di farina di mandorle e tanto burro.
piesse: io temendo l’effetto lievitazione in forno (e la perdita della forma incisa) non ci ho messo lievito, bè non è servito comunque, voi mettetene pure un mezzo cucchiaino
Ingredienti
300 gr di farina
100 gr di burro
50 gr di farina di mandorle
1 uovo
100 gr di zucchero di canna
1 cucchiaino di spezie miste: cannella, cardamomo, chiodi di garofano, zenzero
scorza di limone
Procedimento
Mescolate le due farine, aggiungete lo zucchero, le spezie, un cucchiaino di scorza di limone e cominciate ad amalgamare col burro a temperatura ambiente, unite anche l’uovo. Impastate fino ad ottenere una palla morbida, avvolgetela nella pellicola e lasciatela riposare in frigo per qualche ora (io ho lasciato tutta la notte). Riprendete l’impasto, stendetelo e ricavate i biscotti (vi sconsiglio l’utilizzo dello stampino di legno!). Cuocete in forno a 180° per dieci minuti.
Anche io mi sono cimentata in
Anche io mi sono cimentata in biscotti nel giorno di festa! In particolare ho fatto le tue renne (bhè, ecco… non proprio le tue, diciamolo). Ora questa nuova mi piace parecchio, ma devi dirmi: dove trovo quelle bellissime formine???
le bellissime formine (diabolik)
le trovi qui , io volevo mettere il mattarello da spekulatius ma non era disponibile, se c’è prova con quello, credo sia molto più veloce (e non ti obbliga a lamentarti ogni biscotto:-)).
piesse. Renne? Come sono venute?
le renne
sono venute buone, ma…
ho dovuto fare uso della mia pessima memoria causa connessione dispettosa al momento di mettersi all’opera e quindi, diciamocelo, ho fatto frolle più buone (l’arancia mi ha messo in crisi 🙂
la glassa di cioccolato è stato il vero ostacolo. caspita, ma solo a me non viene mai???
guarda sulla glassa al cioccolato
mi sono rotta la testa, ho cercato qua e là, dalla ricetta segreta della Sacher in giù.
Ho scoperto che due delle soluzioni sono il glucosio (per dare lucentezza) e temperare il cioccolato (cosa che richiede un po’ di tempo, pazienza e magari pure un termometro da dolci).
Altra cosa esistono cioccolati da glassa, però non li ho mai provati.
Col glucosio sono stata abbastanza soddisfatta, ma devo dire che quella bella glassa croccante da pasticcere mica mi è ancora venuta. Ergo, accetto anche io consigli!!
..Biscotti questi sconosciuti…
Io e i biscotti abbiamo sempre avuto un rapporto a dir poco drammatico..
Quello che succede è che le mie forme si sciolgono unendosi in un unico biscotto…argh!!!
Però questi mi ispirano un sacco..amo la farina di mandorle…
Pensi che questa volta ce la posso fare???
di sicuro!! guarda se lasci perdere
la formina di legno e ritagli con stelle, angeli e alberelli andrà benissimo.
Comunque l’impasto deve essere morbido ma abbastanza compatto da poter essere steso, e mi raccomando in forno caldo 10 minuti, 10.
gnamgnam
lllooooooove specoloos! siamo appassionati in famiglia (il papi della mia bimba è del nord della francia, confine belgio…) e pensa che abbiamo in casa pure la crema tipo nutella di specoloos:P
li devo assolutamente provare fatti à la maison!
🙂 la crema alla nutella di
specoloos mi ispira un sacco, ma dove la trovi??? la voglio anche io!
ciao!
io per natale regalo
ciao!
io per natale regalo sepre solo biscotti di vari tipi. gli speculoos sono tra i miei preferiti e li confeziono insieme a quelli di farina di riso e agli shortbread. ogni anno cerco qualche nuova ricetta, nuove forme ma purtroppo sono un po’ in ritardo per queste favolose formine in legno.. peccato!
Biscotti e formine….
E io che pensavo che il cucchiaino avesse fatto una tavoletta di cioccolato 🙂 Visto il sito ricchissimo di formine (e le penne alimentari che WOW) ma senza dubbio preferisco la forma basic della foto con la renna rossa. Molto elegante dev’essere buona buona! Farina di mandorle…mi sa che dove abitiamo noi sara’ difficile scovarla,quasi come il Tatsoi :-))))
beh su quel sito ho fatto diversi acquisti:-)
farina di mandorle, ma no la trovi senza problemi, altrimenti, ti compri le mandorle, (senza buccia esterna) e frulli tutto, et voilà la farina!