E’ stato un weekend intenso, passato per una mezza giornata e un pezzo in cucina. A creare, sfornare e impastare. Sabato c’è stato il battesimo di Miss Lea con nonni, zii e madrine. Seguito da un lento aperitivo a casa nostra. Preludio del pic-nic "di nascita" che ci sarà fra qualche settimana con tutti gli amici. Un momento speciale inaspettato: sarà stato per l’atmosfera così familiare, per i doni delle madrine che mi sono parsi usciti da qualche fiaba, per la saggia decisione di preparare anche un dolce a base di cioccolato e lamponi, anche se si trattava di un aperitivo:-).
Sono arrivata al lunedì contemplando la scatola dei ricordi di Lea, piena di gioia da traghettare negli anni che verranno. E beh, ho faticato a prendere in mano la settimana e ricordarmi della mia promessa.
Il riso e viole di oggi è la seconda ricetta del "giveaway" più flower che si sia mai visto:-).
C’è tempo fino al 2 giugno per commentare e fare come me:-), ossia "dirlo coi fiori". Al mio personalissimo parere e giudizio poco democratico il compito di scegliere a chi regalare una confezione di fiori per pasticciare in cucina, messa a disposizione da Flowers2eat.
Quindi armatevi di creatività, parole, aiuti di amici etc…, per lasciare qui sotto o mandare a info@ilcucchiainodialice.it il vostro messaggio "floreale"!
Intanto, veloce veloce la ricetta del risotto (che entra di sicuro, sicuro, fra i nostri lilloves, della serie bello da vedere, buoooono da mangiare).
In questo caso io ho utilizzato sia i fiori freschi sia dei fiori secchi che ho messo insieme in infusione tutta una notte.
Ho ricavato così una sorta di tisana che ho usato insieme a un paio di mestoli di brodo vegetale per preparare il mio risotto.
Per il resto ho proceduto al solito: stufato del cipollotto con olio EVO, aggiunto il riso (Carnaroli), coperto con il mio personalissimo brodo. Aggiustato di sale e mescolato fino a cottura. Quindi ho mantecato con un cucchiaio di mascarpone, un paio di cucchiai di crescenza delicata, una spolverata di parmigiano e di scorza di limone, una manciata di fiori freschi. Ho servito con un paio di viole: come dire la primavera in tavola!
Diciamolo anche con le rose
Cara Miralda,
sono una mamma come te di un bambino di 50 giorni e di una bambina di due anni. Ti seguo da un po’ e trovo conforto e ispirazione nelle tue parole. La pizza della nonna che ho trovato nel tuo libro è diventata un mio masterpiece e te ne sono grata (e pensare che sono napoletana anche se trapiantata a roma per lavoro e marito). Quanto al risotto alle viole, la trovo un’idea romantica. Mia zia, paesaggista, mi ha insegnato quello alle rose, che consiste in un normale risotto al prosecco cui aggiungere essenza di rose e petali di fiori freschi: è sempre stato un successo, soprattutto se gustato in campagna nel periodo della fioritura.
Complimenti per il tuo lavoro, cari saluti,
Deliziosa l’idea di tua zia
credo che ci proverò presto anche io a dirlo con le rose:-)
per la pizza, l’ispirazione è della mia nonna, che ha smepre aggiunto una patata nell’impasto… me ne sono ricordata quando ho iniziato a farla in casa per Alice, un vero successo con lei, tanto che prferisce la nostra a quella a pizzeria.
Complimenti per il tuo bimbo, Lea ha appena varcato la soglia dei tre mesi, mi pare volato, e già mi spiace per il tempo che così corre…