che scendeva giù dal monte. Aveva perso, poverinooo, il suo bel codino. era diventato pappa, di quelle divertenti. Per chi? Bè sicuramente per chi la crea e poi per il bebè che se la mangia. Più che una pappa è una storia. Quella del serpente che andava piatton piattoni. E poi è una variazione: piattoni, sì ancora loro, ancora di venerdì, ma bianchi, bianchi, candidi, candidi, almeno per la coda.

Si racconta di un serpente un po’ svampito (mi ricorda qualcuno:-)) che aveva perso la sua coda. Scende, anzi scivola, scivola, giù dal monte, a ritrovar il pezzettin. Raccogli uno, raccogli l’altro, metti in fila, ‘sto serpente è quasi un Pollicin. Se poi sulla strada trova la bambina "più buona del mondo", bè gli tocca ricominciare.

Piattoni. Questi sono quelli bianchi, ammetto che dopo essermi appassionata nella versione verde (giusto per il nome), quelli bianchi mi sono parsi belli il doppio (non foss’altro che adoro tutto ciò che è bianco).

Le caratteristiche, naturalmente, sono le stesse, ricordo a chi lo chiedeva che non sono da "sconfondere" con le taccole (a proposito quest’anno non le ho ancora trovate e voi?). Qui trattasi di piattoni, p-i-a-t-t-o-n-i. Superpiatti. Serpentati.

Il formato della ricetta? 8 mesi (se fate a meno della testa a pomodoro). Consiglio: accompagnate con cous-cous o un riso baby bianco olio.

Ingredienti

5 piattoni verdi

5 piattoni bianchi

40 gr di prosciutto cotto

1 cucchiaino di olio EVO

1 pomodorino

(30 gr di riso/ cous cous per accompagnare)

 

Procedimento
La storia è di quelle easy&fast. Cuocere i piattoni al vapore fino a quando sono morbidi. Frullarli (eccetto un piattone o due bianchi) con un cucchiaio di acqua di cottura, olio ed eventualmente il prosciutto cotto se il bebè non mastica bene (altrimenti servirlo a pezzettini). Servirsi del piattone bianco per i pezzettin di coda. Industriarsi sul piatto a vezzo vostro:-). E via col la ricerca della coda, ops della bocca.