Quando meno te lo aspetti ti possono stupire. Metti una sera. Prepari una vellutata tutta per la pupa. E per te fidelin del Moro, pomodoro, aglio e barba dei frati. Perchè dopotutto l’aliciotta è l’aliciotta, ma sempre pupa è. E questo sapore, l’intreccio di verde e marrone scuro, spruzzata di rosso non ti pare gusto per lei. Finisce che il tuo piatto viene requisito perchè non l’avevi considerato. La pupa è tipo da quinto gusto.
La lunghezza non la preoccupa, anzi motivo in più di divertissement.
Gli spaghettini sottili, a base di grano saraceno, acquistati in uno di quei negozi storici di Chiavenna mi hanno aperto un mondo. O sarebbe meglio dire che avevo un mondo davanti e non me n’ero accorta, benché ci fossi immersa. Ci è arrivata prima pupi. Con la sua passione per parmigiano, pomodoro, mozzarella, e la preferenza del verdo pisello a quello spinaci. E il furto dei miei fidelin (io a mia volta sono finita per “ladrare” sulla porzione di Mr B., vedi che succede ai ritardatari:-)).
Il dolce, il salato, l’acido, l’amaro. E l’umami, il quinto gusto, che si potrebbe definire come il saporito, il sapido o fate voi. Comunque delizioso.
Devo dire che ne sono rimasta affascinata. Ammetto la mia ignoranza, non l’avevo ancora codificato: dicasi caso di esperienza pratica ma non teorica. Esiste una vera e propria letteratura in materia: in italiano e non, libri e persino il “best secret” per l’hamburger di famiglia . A Londra, da Waitrose, l’avevo persino notato in tubetto, come dire l’umami tipo Chanel numero cinque.
Dove si trova? E’ presente in maniera massiccia nella cucina orientale, soprattutto giapponese, perchè composto da glutammato monosodico che si trova soprattutto nel pesce (accughe, granchio, capesante, ricci di mare, ad esempio), nelle alghe (kombu e wakame) e nella salsa di soia.
Anche però in prodotti molto più europei come parmigiano, mozzarella, patate e pomodori.
Che cos avrà mai di così interessante? Il sapore che conferisce, consentendo di ridurre il sale, e la capacità di rinforzare le difese immunitarie di soggetti deboli (anziani o malati di cancro sottoposti a chemioterapia).
E con i bebè che c’azzecca, mi direte? Pensate che il latte materno è ricco cinque volte in più rispetto a quello di vacca di glutammato e secondo studi sullo sviluppo del gusto nei neonati l’umami sembra essere apprezzato.
Della serie per le prime pappe prendiamo spunto anche dagli usi orientali
E i fidelin del moro? Questi spaghettini, soprattutto se conditi con pomodoro, olio EVO e aglio, hanno il potere di esaltare il quinto gusto, percepito subito dopo che deglutite. Sarà per qullo che Alice solo dopo un paio di forchettate mi ha requisito il piatto.
Inoltre sono perfetti per chi ha allergie al glutine.
Nella ricetta ci ho aggiunto la barba dei frati che incontro ogni volta di questo periodo al mercato (si qualcuno la chiama anche agretti, ma barba dei frati è già uno spettacolo di per sè:-)). Mi pareva un bello spettacolo tutto ‘sti intreccio di spaghetti marroni e verde scuro.
Il formato? Avrei detto adulto, ma stavolta ho toppato. Il bebè formato 18 si può dare all’assaggio, giusto per via di tutte queste lunghezze da gestire.
Ingredienti (per tre)
Procedimento
Lavate la verdura. Passate in padella lo spicchio d’aglio (che poi eliminerete) con olio. Aggiungete pomodorini e barba di frati (io ho lasciato tutta intera se non che gusto c’è?).
Bollite la pasta. Per i fidelin bastano sei minuti. Una volta pronta passate con il condimento in padella e servite.
ecco…
… potrei definirti “l’artista del piatto”.
come mi piacciono questi due
come mi piacciono questi due ingredienti. mai pensato di accoppiarli.
gira che ti rigira, sulla forchetta….
bella idea! ;-))
oh, finalmente..
ho scoperto cosa sono gli agretti!! come sempre mi aiuti! li avevo trovati in diverse ricette, ma non capivo proprio… mentre le barbe di frate, belle e buone, le ho sempre mangiate fin da bambina! grazie!
rotola e arrotola
@cobrizo: un piatto molte volte prima me lo immagino, e l’idea era proprio quella:-)
@annalisa: troppo onore, però mi piace e me lo tengo!
@elisabetta: sì, signora, sono proprio quelli, ma dire agretti perdono tutto il loro appeal, vuoi mettere con barba di frati?
senza glutine davvero?
dici che sono davvero senza glutiine? senza contaminazioni?
io ho cercato la soba gluten free, ma purtroppo non c’è….
sì il grano saraceno
è senza glutine, tanto che ad esempio la crema di grano saraceno come quella di riso è indicata sin dal sesto mese per i pupi. Tra l’altro sono veramente buoni!
Proprio l’altro giorno ho trovato il grano saraceno sotto forma di un cous cous un po’ grosso, ti consiglio anche quello sia per zuppe sia per insalate fredde ora che arriva l’estate:-)