La stanchezza, il tempo che non c’è. E’ una combinazione complicata, spesso scomoda, per lo più faticosa. Che però ha dei piccoli vantaggi. Ti obbliga a fare delle scelte. Ad eliminare quello che non sta nelle tue mani, o che scopri alla fine scivolare via appena i tuoi occhi si spostano altrove. Cerco di concentrarmi: mi pongo domande continuamente, sottovoce, mentre faccio altro. E tento di capire come scrollarmi via tutto ciò che mi appesantisce, zavorre inutili, insospettabili che rubano attimi.
E’ un esercizio che forse dovremmo concederci più spesso. Osservare da fuori per vivere meglio dentro. Le cose che ci fanno felici, le persone che ci rendono leggere.
Oggi, siamo spesso intrappolati in liste, io per prima. Perché lavoro (e mi piace), sono la mamma di tre bambini e ho un Lui col quale vorrei passare tanto tempo proprio come se fossi ancora la sua ex-ragazza. Sono tre punti, chiari ma a volte complicati.
Le giornate, lo so, sono fatte purtroppo di tante piccole cose che dobbiamo portare avanti: camminiamo, corriamo. Però, capisco sempre di più, che a volte sta a noi fare delle scelte. Per lo più è impossibile, ma ci sono casi in cui bisogna soffiare via.
Analizzo e ultimamente sottraggo per rendere più leggere le somme. L’altro giorno mi sono regalata un libro, per bambini: “Vorrei un tempo lento” e mi sono commossa leggendolo.
Domenica ho impastato i biscotti per il nostro calendario di dicembre con le bambine. Ci sono riti che risorgono ogni volta come una promessa. E i figli sono qua a ricordarcelo, a rendere le scelte a volte talmente semplici nella loro limpidezza. Basta guardare.
Ecco, giusto per dire che anche quest’anno ho scomodato il nostro calendario della renna, compagno di tanti “24” a Natale. Perché dicembre dopotutto è sempre un mese speciale, e l’attesa è più dolce se si consuma insieme, magari cantando e ballando proprio come quando eravamo bambini.
Le ricette. Ho mostrato ad Alice “Patisserie” di Felder e lei ha scelto da lì un paio di ricette da aggiungere alla mia per i biscotti (presa grosso modo dai Biscotti del Sor-riso da Il Cucchiaino libro, niente uova ma panna e farina di riso).
Abbiamo fatto un paio, solo due, piccole modifiche perché avevamo dell’ottima farina di castagne che non ho resistito ad infilare nei biscotti.
Per il resto le due pupe ognuna a loro modo si sono divertite a pasticciare, impastare e creare: Alice, ormai una vera “sous chef”, con tanto di “mamma, leggo io e peso o mamma, prima di andare avanti sistemo quetso e quello e pulisco”, Lea da tenere a vista perché l’impasto rischiava di scomparire a piccoli pezzi nella sua bocca.
Vi lascio entrambe le ricette. Dei biscotti e della corona per decorare (porta e tavola) o da mangiare.
Ingredienti (per tanti biscotti)
150 g di farina 00
50 g di farina di castagne (noi marroni)
1 cucchiaino di cacao amaro
1 cucchiaino di cannella
100 g di burro a temperatura ambiente
90 g di zucchero
1 cucchiaino di lievito per dolci
1 uovo
1 cucchiaio di latte
Per la decorazione
zucchero grezzo
acqua
1 albume
zucchero a velo (circa 150 g)
gocce di limone
Lavorate il burro ammorbidito con lo zucchero fino a ottenere una crema. Aggiungete l’uovo e il cucchiaio di latte. Quindi le farine, il lievito, il cacao e la cannella setacciati. Avvolgete l’impasto ottenuto nella pellicola e mettete in frigo a riposare per un’oretta.
Riprendete l’impasto e stendetelo a un’altezza di circa 4 mm. Ritagliate i biscotti e se volete appenderli praticate un piccolo foro all’interno.
Spennellate i biscotti con acqua e passateli nello zuccheor grezzo.
Cuocete in forno preriscaldato a 180° per circa 10-15 minuti.
Preparate la glassa in questo modo: montate a neve ben ferma l’albume, aggiungetene una parte allo zucchero a velo insieme a qualche goccia di limone. Dovete ottenere una consistenza liscia, uniforme, non troppo liquida per potrela usare per decorare.
Decorate i biscotti a vostro piacere.
La corona profumata (ma veramente superprofumata!)
Ingredienti
300 g di farina Manitoba
200 g di farina integrale
100 g di zucchero
100 g di burro
5 cl di rum
1 cucchiaino di sale
la scorza grattugiata di un’arancia
la scorza grattugiata di un limone
5 cl di acqua di fiori d’arancio
1 bustina di lievito madre
2 uova
frutta candita (noi frutti rossi)
1 tuorlo d’uovo per spennellare
Sciogliete il burro con lo zucchero, il rum, il sale, le scorze a fuoco lento. Togliete dal fuoco e unite l’acqua di fiori d’arancio. Fate raffreddare.
Setacciate le farine, aggiungete il lievito e le uova. Mescolate e versate lo sciroppo tiepido. Lavorate l’impasto fino a ottenere una palla omogenea, nella quale aggiungere la frutta candita.
Mettete a lievitare in luogo tiepido per un paio d’ore. Riprendete l’impasto e formate un salsiciotto lungo circa 50-60 cm. Aiutatevi con una forma rotonda creare una corona, unite le estremità e rimettete a lievitare per un’altra ora.
Spennellate infine la corona con il turolo d’uovo leggermente sbattuto. Con un paio di forbici praticate delle incisioni una dopo l’altra nella parte superiore.
fate cuocere in forno preriscaldato a 200° per 10 minuti, quindi abbassate a 180° per altri 15-20 minuti.
Sí,é proprio vero che i figli ci aiutano a distinguere tra quello che é veramente importante e quello che si può lasciare tranquillamente andare.
E adesso,é importante…festeggiare!E tenere il cuore aperto,pronto a
ricevere tutto il bello che questi giorni annunciano.
Anche io oggi sono con le mani in pasta (per la pizza di stasera e i panini per domani) e chissà che non sforneremo anche noi a breve qualche biscottino,seguendo la tua ricetta…
Il mio quattrenne sarà da tenere d’occhio come Lea : il suo obiettivo é rubare pezzi d’impasto per utilizzarli a mo’di plastilina!
Non riesco ancora a convertirlo ai dolcetti fatti in casa.
Apprezza solo le ferratelle, ricetta del cuore che ci siamo portati dall’Abruzzo d’origine,al Lazio dove ora viviamo.
sorridiamo insieme
Carissima, i “miei” biscotti del sorriso hanno allietato la vostra attesa del Natale, sono commossa: è come aver partecipato della vostra felicità. Io sforno dolcezze con la pupattola nel forno a legna della montagna dove ci siamo trasferiti a luglio, insieme al pupetto che ha compiuto un anno e mezzo l’altra settimana. Appena ho tempo vi mando la ricetta must dell’anno: i biscotti alla zucca. La pupa aveva tolto dal suo menù la zucca, ma noi ne abbiamo prodotte una mezza dozzina da circa 8/10 chili l’una nel nostro orto quest’anno. Come fare? L’ho cammuffata prima negli gnocchi e mi è andata dritta. Poi il plumcake e anche lì successone, anche col maritozzo! Dulcis in fundo i biscotti (in pratica una pasta frolla leggera, con pochissimo burro e con la purea di zucca al posto delle uova) che ora la pupetta è tutto un gorgheggiare: mi fai i biscotti di zucca?? Con aggiunta o anche no di pezzi di cioccolato fondente oppure uvette. Se poi invece di purea impasti con la planetaria i pezzi cotti al vapore resta qualche cubettino che poi in forno si caramella un po’ e diventa un candito! Alla prossima ti racconto del nostro raccolto di grano saraceno, ebbene sì! Abbracci a tutti voi da noi sempre troppo presi dai bimbi, ma che meraviglia di bimbi!!