La Miss "novemesenne" qui accanto pare apprezzare oltremodo pane e affini. Adora mangiucchiare, dopo essersi "sbavata" la pappa del giorno, micro pezzettini che finiscono un po’ ovunque: bocca, fronte, vestiti, capelli, seggiolone, pavimento etc (uhm, a volte pure i miei di capelli e vestiti).
Ho preso quindi l’abitudine di far lievitare piccole focaccine quando preparo pane o pizza per noi: mi piace farlo perché mi pare di riuscire a farle condividere, in cucina, già qualcosa di quello che mangiamo noi. Ci aggiungo zucca, zucchine o carote cotte e frullate insieme a della ricotta fresca. Il risultato? Ottimo, morbido, perfetto per i suoi due denti:-). Naturale, dopo aver impastato i biscotti per il calendario della renna (ve lo ricordate?) per Alice, fare qualcosa anche per la pupetta. Come primo esperimento, simildolce o quasi, ho scelto dei panini a stellina al profumo di mela.
L’idea è di avere qualcosa a portata delle sue manine per mangiucchiare o semplicemente trascorrere piacevolmente qualche minuto mentre noi finiamo colazione, merenda o cena (uhm, il pranzo no, perché siamo di solito sole e il problema non si pone:-)). Diciamo un’alternativa al solito pezzetto di pane, che possa da lontano assomigliare a un dolcetto formato "Lea".
Qualcuno di voi, tempo fa, mi aveva chiesto una ricetta di biscotti prima infanzia homemade: giurin giuretta che presto mi cimento, nel frattempo provate coi mini panini a stellina:-)
Li ho spolverati con un pizzico di cannella finale "in mood natalizio" (e decorati, giusto per la foto, con della scorzetta di arancia candita fatta in casa).
In parte li ho congelati (comodo avere qualcosa del genere a portata di mano quando il bebè strilla imperterrito e voi vorreste finire quello che avete nel piatto), in parte conservati in un sacchetto (e devo dire che si conservano abbastanza morbidi per diversi giorni). Pare che piacciano anche i più grandi, visto che Alice e Lui ne hanno attinto soddisfatti!
Potete variare il tipo di frutta usato: mela ma anche pera o banana. E sperimentare con frutta semplicemente grattugiata o cotta e passata.
Per la lievitazione ho utilizzato poco lievito fresco e aggiunto yogurt per ottenere panini belli morbidi.
Ecco la ricetta dei panini dolci prima infanzia (o inizio svezzamento!)
Ingredienti (per una decina di stelline)
150 g di farina manitoba
50 g di farina 00
1/2 mela golden grattugiata
3-4 cucchiai di yogurt
succo di mela e acqua q.b. (circa 1 bicchiere)
1/2 bustina scarsa di lievito di birra secco
1 cucchiaino di sciroppo d’agave o d’acero
cannella
Procedimento
Amalgamate le due farine con il lievito secco aggiungendo il succo di mela e acqua, lo yogurt, lo sciroppo di agave L’impasto deve risultare abbastanza morbido ma non eccessivamente bagnato. Unite anche la mela grattugiata continuando ad impastare. Mettete a lievitare in una ciotola per un paio d’ore, coperto da un panno umido. Quando l’impasto è raddoppiato di volume, riprendetelo e lavoratelo a mano. Ricavate delle piccole porzioni di impasto: con una formina ritagliate ogni porzione a forma di stella (altezza di circa 2 cm). Spennellatele delicatamente con succo di mela e rimettete a lievitare per altri 30-45 minuti.
Scaldate il forno a 185° e cuocete i panini (circa 15-20 minuti).
Spolverate con della cannella o vaniglia e conservate in una scatola chiusa o in un sacchetto di plastica.
Io sono molto demoralizzata
Io sono molto demoralizzata per lo svezzamento della pupa..ha 7 mesi e non deglutisce, sputa tutto, piange e non so più cosa fare..e’ da un mese e più che va avanti la storia..ho interrotto e poi ricominciato, fatto la pappa più liquida più densa, più formaggio…non so più cosa fare…l’altra pupa a 5 mesi mangiava pure il seggiolone!!!!…ah e non succhia nemmeno dal bibe perché e’ una tetta dipendente..ma per quanto avrò ancora latte?!!!.. grazie per lo sfogo!!..silvia
Ti capisco benissimo Silvia ed è perfettamente
normale che tu ti senta "demoralizzata". Ho passato qualcosa di simile con i primi due mesi di svezzamento di Lea. Era curiosa, le piaceva mangiucchiare con le sue mani ma con la pappa è stata una fatica: girava la testa, rifiutava il cucchiaino. In certi momenti ero un po’ sfiduciata, soprattutto perché tutti dicevano che doveva mangiare:-). Poi ho capito che non era esattamente così: Lea aveva i suoi tempi, e dovevo adattarmi a lei, cercare di comprendere cosa preferiva e aspettare. Ci sono stati dei giorni in cui ha mangiato, altri in cui ha assaggiato micor pezzettini di cibo (pure dal mio dito:-)), tanti altri in cui non c’è stato verso ed è stata allattata (anche lei è una tetta dipendente, ancora ora che ha 9 mesi, lol!). Poi, a poco, a poco è passato. Ha iniziato a mangiare quasi tutte le pappe, di pranzo e sera, e a godersi i pasti. Ora a 9 mesi, è un piacere averla con noie condividere con lei i pasti:-)
Ti segnalo anche questo post della rubrica sullo svezzamento che tengo su nostrofiglio.it, magari ti può essere utile. http://www.nostrofiglio.it/guida-allo-svezzamento/Svezzamento_il_bambino_non_vuole_mangiare.html
Fammi sapere come va!
un saluto
M.
la mia tecnica (o solo fortuna?)
il mio secondogenito i primi tre giorni di pappa ci faceva chiaramente capire che no, non ne voleva sapere proprio.
prima è arrivato lo sconforto e poi tutti i sentimenti che conoscete bene anche voi.
e quindi? niente, ho lasciato che sputasse, giocasse e poi non ho insistito. basta. mettevo via. anche se si e no aveva assaggiato un cucchiaino.
morale? un giorno si è incuriosito. ha assaggiato, gustato e da allora non si ferma mai.
via alle ansie, la parte più difficile, via tutto. l’ho aspettato e non ho mai insistito. per non ossessionarlo e fargli venire “il tauma” pappa.
bravissima come sempre Miralda!
grazie Annalisa della tua testimonianza
sì, a volte, semplicemente aspettare aiuta, e permette di vedere le cose in maniera diversa solo a distanza di qualche settimana.
sbaffata
sbaffata semmai…mah…l’italiano…
grazie Anonimo della correzione
in realtà non intendevo sbaffata (o "sporcata" o semplicemente mangiato tutto) ma proprio "sbavata" tra virgolette (quindi conio della sottoscritta, non per forza in italiano corretto), ossia a metà strada tra chi ha sbavato (e mangiato) di gran gusto e chi si è impastricciato la faccia (la pappa ha lasciato le sue "sbavature" sulla sua faccia).
grazie ancora per la precisazione, magari altri non avevano inteso, vista la licenza personale, come è capitato a te!