La sfida è stata lanciata mentre giravo con Alice fra il banco "verdurifero". Che la pupa mangi tutto o quasi ormai è risaputo da tutti o quasi (e beh, è una delle ragion d’essere del Cucchiaino). Eppure anche lei ha qualche antipatia, una, per me e sua nonna (che li adora) inspiegabile, per i peperoni. Forse per la parentela con il peperoncino, per lei out, "no, pizzica!" (chiaramente comunicata dall’esterno, mica per prova diretta:-)). E cosa fa allora la sottoscritta? Beh, prende spunto da Charlie e incanta la sua Lola.
Ecco dicevo della sfida. Perché se la pupa non apprezza qualcosa, io fingo il nulla e gliela propongo nel piatto sotto mentite sembianze. No, niente polpette e polpettoni o sformati, semplice piccolo travestimento, non occultamento.
Come nel caso dei peperoni. Per il gioco, sconfiggi il mostro, ho scelto la tipologia "giallo" perché è più dolce e va a braccetto con la luce primaverile e calda di questi giorni. Sì, caso di cromometeopatia.
Ed è stato così che al banco "verdurifero" ci siamo portate a casa un paio di peperoni, mentre l’aliciotta era già tutta presa dall’effetto sorpresa promesso (e io sapevo già di aver il paladino, ops paladina, per "sconfiggi il mostro").
Il mostro? Ci avete mai fatto caso che un peperone tagliato a metà pare proprio un buffo mostriciattolo?
Il nostro mostricciattolo è stato cotto in forno: in carta domopack, a 180°, per 30 minuti circa. Quindi è stata debitamente eliminata la pellicina esterna (che è anche la parte meno digeribile).
Si è consumata la sfida. Dalla parte del peperone (mizzega, pare una gara di cucina televisiva:-)) ditalini al farro, ricotta e timo limonato (sì, il mio favorito, lui, di cui farò piantagione sul terrazzo se qualcuno non mi ferma prima). Of course, il peperone ha scelto di diventare solo colore per essere più gradito (ma nessuno ha detto che non valeva, no?).
Dall’altra la pupa, a giocar a fare la Lola con il suo "Non mangerò mai …".
Come insegna Charlie è sufficiente trasformare il peperone (o il pomodoro, ma anche gli spinaci e i piselli e quell’antipatica dell’insalata), in qualche cosa d’altro per avere la meglio. E se lo sa un bambino…
Il peperone è diventato un "mostro di pesto giallo sole" con pinoli, olio, timo limonato, un cucchiaino di parmigiano e giusto un pizzico di sale.
Ha incontrato i ditalini, quelli bruni, e beh il cucchiaino ha fatto il resto.
Il mostro è stato sconfitto, che alla pupa è giusto dire così, ma forse stavolta il mostro ha vinto sulla pupa, o la sottoscritta ha avuto la meglio su entrambi:-).
La ricetta? La fate veloce, veloce, frullando come già detto peperone cotto al forno e spellato, una manciata di pinoli, olio, parmigiano e timo limonato (se pure voi nutrite la mia passione). Aggiungete un cucchiaio di acqua di cottura della pasta per rendere più liquido se necessario, condite i ditalini e servite con bocconcino di mozzarella (a me è servito per il k.o. finale).
Formato? dai 18-24 mesi.
Mostro colpito in pieno!
Questo è in assoluto l’episodio di Charlie e Lola che amo di più per la sua semplicità di aver trasformato un no in un continuo stupore.EH si qua ti devo confessare che sono la fan n°1!
A dir la evrità pensavo che il peperone fosse da introdurre piu tardi,o forse è solo un mio tabù. Noi lo amiamo in particolar modo quello giallo,ma siccome a volte è un po’ indigesto lo avevo escluso per il pupo. Mi sa che devo rivedere. Ops Timo limonato,ti manderò la foto del nostro in fioritura,giusto per farti un po’ d’invidia 😛
in realtà il peperone non è indigesto e dai 24 mesi
si può introdurre senza problemi, magari all’inizio con piccoli assaggi. Devi solo eliminare semi, parte bianca e la pelle esterna e ovvio cucinarli in maniera leggera (perfetta la soluzione in forno, dove tra l’altro non devi fare quasi nulla se non aspettare:-)).
Noi abbiamo conosciuto Charlie e Lola l’anno scorso a Londra, quando in biblioteca avevo preso per Alice dei libri di Lauren Child… anche noi adoriamo Lola:-) e quell’episodio, l’abbiamo giusto rivisto tre giorni fa, è geniale. Ho comprato anche il libro, ma non per la pupa, per il cuginetto che non mangia i pomodori (se non passati a sugo), però non so se ha funzionato.
piesse: aspetto foto timo limonato… ma tu lo lasci all’ombra o al sole o a mezz’ombra? perché il mio dopo un po’ finisce sempre maluccio
Adoro Lauren Child!!
E tu hai
Adoro Lauren Child!!
E tu hai pensato a qualcosa di geniale…mi piace l’idea del mostro…sembra vero…con i semini che sembrano denti…
Brava, ideuzza per i miei cuochini di TLK: grazie.
prego:-) tra l’altro l’idea è
replicabile all’infinito come insegna Charlie!
La Lola che non si è fatta incantare
Bisogna ammetterlo, forse mia mamma non aveva la stessa fantasia che hai tu, però d’impegno ce ne ha messo tanto.
Ma io non mangiavo la carne da bambina e non la mangio neanche ora!
Quindi se sei riuscita a farle superare questo scoglio, COMPLIMENTI!!
Io i peperoni li adoro e anche se li digerisco pochissimo ne mangerei a palate… anche se sembrano dei mostriciattoli come il tuo!
Perchè in fondo, so na bimbetta anche io…
beh ma probabilmente perché per la carne
ci sono ragioni altre, che poi negli anni hanno avuto solide basi.
E poi nulla vieta che qualcosa proprio non piaccia, però almeno va assaggiato, no? Beh eccetto pochi casi dove pure la sottoscritta si sottrae:-)
peperoni, stesso consiglio di prima, cottura light, niente semini e pelle esterna e vedrai che non ci sono problemi!
lola 🙂
Lola è il piccolo mito di mia figlia. Abbiamo visto la puntata qualche giorno fa e lei continua a rpetere “io non mangerò mai i pomodori”.
Bravissima!
sì c’è stato proprio qualche giorno fa, l’abbiamo rivisto anche
noi, ed è bellissimo anche il libro!
piesse: invece alice ha la fissa di "E’ il mio preferito", detto proprio come Lola, so cute!
va bene far la parte del merlo
ai pupi ogni tanto, altrimenti non se ne esce, ma il “camuffare” un cibo in altro non è proprio il miglior metodo per farlo amare. Se si è davanti a una bimba come Lola non c’è troppo da ridere e dietro a un rifiuto del genere ci sono problemi ben maggiori. Scusate, sembro pesante, ma il bambino che mangia di tutto come l’Aliciotta e la mia pupattola esistono e non sono mosche bianche, sono solo bimbe a cui è stato fatto un ottimo servizio di allattamento (è da lì che inizia il buon rapporto con il concetto alimentare) e svezzamento da parte delle loro mamme (e papà e affini). Bisogna stare molto attenti alle valenze psicologiche che si possono unire al cibo… ne so qualcosa per esperienza e me ne sono resa conto solo ora che ho svezzato la mia pupa.
Meditate gente, meditate…
Lucia