La passione per i vasetti di coccio è antica. Amo i vivai e i fiori, andarci mi rilassa e mi conforta, un po’ come quando cucino. Purtroppo quest’anno (o per fortuna:-)), non essendoci per ben due mesi a casetta ho evitato di riempire balcone e terrazzo di piante. I gelsomini, poveretti, sono definitivamente morti dopo un inverno in cui la padrona era presa dalla sua panza. E si è deciso, considerato che col prossimo anno ci sarà un trasloco, di non rimpiazzarli.
Sarà per questo che ho tirato fuori i vasetti dei fiori, mini mini, e ci ho cucinato il pane dolce. Un po’ come avevo fatto per un 21 a primavera.
Credo che non ci possa essere ricetta migliore di questi panini per chiudere il giveaway "Io lo dico coi fiori. E voi?". Panini nei vasetti da piantina e fiori nei panini. Un divertente gioco che conforta in questi giorni che tanto allegri non sono. Per il nostro paese e per quelli che hanno perso molto.
Per questo nuovo esperimento nei vasetti ho voluto provare a renderli "antiaderenti o quasi":-). Li ho passati con olio e "cotti" in forno per un’oretta.
E devo dire che i panini briochè si sono staccati con più facilità, senza passare burro o farina.
Ne ho fatti di dimensioni medie e anche mini, mini (uhm, vasetti da piantine grasse micro…).
Pere renderli particolarmente morbidi ho usato ricotta e yogurt nell’impasto. E ho unito mezzo bicchiere di infuso ai fiori e scorzetta di limone per profumarli.
Per il resto con Alice abbiamo atteso pazienti (hum, forse per lei meglio un "im" all’inizio) che l’impasto lievitasse, abbiamo formato delle piccole palle da inserire nei vasetti e aspettato un’altra oretta di lievitazione.
Ecco la ricetta.
piesse: avete tempo fino al 3 giugno per inviare i vostri commenti qui sotto o via mail a info@ilcucchiainodialice.it e lasciare il vostro messaggio per vincere una confezione di fiori commestibili da Flowers2eat.
Ingredienti (per 10-12 panini briochè)
300 g di farina
200 g di farina manitoba
100 g di ricotta
50 ml di latte e 50 ml di infuso di fiori
50 ml di yogurt bianco
una manciata di viole
2 uova
80 g di zucchero
12 g di lievito di birra fresco o in bustina
granella di mandorle
un pizzico di sale
scorza di limone
1 uovo e zucchero per glassare i fiori
Procedimento
Sciogliete il lievito con qualche cucchiaino di latte tiepido e un cucchiaino di zucchero. Mescolate le due farine, lo zucchero, il pizzico di sale, versate il lievito, il resto del latte, l’infuso di fiori e la scorza di limone. Impastate. Aggiungete le uova, lo yogurt e la ricotta, continuando a impastare, se fosse troppo secco aggiungete ancora uno o due cucchiai di latte.
Fate riposare l’impasto per un paio di ore. Una volta lievitata, riprendete e dividetela in piccole palle. Posizionate ogni palla in un vasetto, facendo attenzioni che non occupi poco più della metà del volume.
Rimettete a lievitare per un’oretta. Quindi spennellate ogni panino con del tuorlo sbattuto con zucchero e granella di mandorle. Infornate a 190° per dieci minuti, quindi abbassate a 180° per altri 10-15 minuti.
Intanto glassate i fiori. Con un pennello (o il dito) spalmateli di albume sbattuto, appoggiateli su carta da forno e spoverateli di zucchero. Lasciate riposare per un’ora o due, fino a quando si solidificano.
Decorate i panini con i fiori glassati, come dire panino-viola=pensiero per te
vasi
scusami se te lo dico, senza offesa, ma nella terracotta dei vasi da fiori ci possono essere sostanza tossiche, come il piombo, che possono contaminare i cibi, specialmente con la cottura. Personalmente non rischierei, soprattutto per i bambini.
Ci sono appositi contenitori di terracotta per alimenti per la cottura del pane
Ciao Manuela, innanzitutto grazie
per l’osservazione! Hai scatenato un’immediata ricerca in Internet:-)
Al momento sono riuscita a trovare che il piombo c’è, sì, ma in quei vasi di terracotta che vengono smaltati. Non quindi del genere che ho usato.
Esistono dopotutto anche le pentole in terracotta per cucinare, non so se in quel caso si usano procedimenti diversi.
certo è che i vasetti vanno sempre lasciati a bagno e sterilizzati in forno.
L’abitudine di cucinare nei vasetti (da piante) è molto diffusa negli Stati Uniti, se cerchi breadpot ne trovi diversi.
Personalmente l’ho scoperta in un ristorante all’estero, dove ci era stato proposto il pane proprio in un vasetto monodose. ed è stato lì che me ne sono innamorata:-)
comunque senza la pretesa di aver trovato una spiegazione definitiva, grazie a chi ha ulteriori info e vuole lasciarle qui…
dimenticavo, altra possibilità potrebbe essere quella di usarli con carta da forno, bagnata e strizzata…
vasi
Ciao! ti ripsondo veloce perche’ sto uscendo. Io sono in the US e questo tipo di cottura mi e’ famigliare. Pero’ gli esperti (io non lo sono, certo) , come quelli delle University Extension Services (non so come tradurre) che forniscono consigli su cose come la sicurezza alimentare ecc, nei dipartimenti di Agraria delle universita’, lo sconsigliano perche’ non sono comunque recipienti prodotti per l’uso alimentare, quindi con regole e controlli diversi.
Qui era anche motlo diffuso cuocere il pane o il pudding nelle lattine usate, per esempio del caffe’, se cerchi coffee can bread trovi ancora moltissimi che lo suggeriscono, ma in effetti e’ stato messo in luce che nella saldature di queste lattine c’e’ il piombo, ad esempio cuocere il latte concentrato nella lattina e’ vivamente sconsigliato.
Insomma e’ una cosa che presenta comunque un certo livello di rischio– preferisco usare terrecotte anche grezze ma specificamente per il cibo.
Ciao dall’ America e grazie per il bel blog che ti leggo sempre.
Grazie!
per le spiegazioni (mi hai aperto un mondo:-)). cercherò altre info o magari arriveranno, non mi ero assolutamente posta il problema proprio per l’uso che avevo visto fare sia in internet che al ristorante di cui ti dicevo.
certo nelle lattine usate non cucinerei mai, per i vasetti cercherò anche quelli specifici per uso alimentare, o comunque direi che vanno resi innocui mettendoci la carta da forno, così si dovrebbe ovviare al problema.
un saluto a te, dall’Italia
vasetti usati per i muffin di Madre Natura
Buongiorno! Mi permetto di linkare la mia esperienza con la cottura in vasetto per confermare che anche a noi è piaciuta moltissimo!
http://www.quandofuoripiove.com/2012/04/colazione-con-madre-natura.html
In realtà io ho foderato i vasetti con la carta da forno, ma più pre precauzione contro l’attacco, perchè ero anche certa che non fossero stati trattati in alcun modo.
I nostri muffin sono stati serviti e sbranati sulla tavola della colazione della Giornata della Terra. Ora li riutilizzerò per provare questa profumatissima ricetta!!!!
cuocere nella terracotta
Ciao Miralda,
dal mio lontano passato 😉 di ceramista confermo che occorre cautela… l’argilla e gli smalti possono contenere sostanze tossiche.
Meglio scegliere cocci per uso alimentare… fra questi, qualcuno sconsiglia quelli made in China.
Il materiale di questo tipo più affidabile in cucina è il grès, lo usano molto in Francia. E’ un prodotto ceramico molto resistente, cotto ad alte temperature.
Un abbraccio,
Daniela
grazie Daniela! cercherò
allora cocci da cucina, e beh per i vasetti magari ci inserirò sempre la carta da forno così da evitare contatto…
complimenti!!!1
Ho curiosato in tutto il tuo spazio e ho trovato magnifiche idee per preparare ottime ricettine per la mia nipotina…..
Posso postarne alcune con il tuo link sul mio sito???? Grazie
.Ciao
ovvio che sì Tiziana se
segnali il link o l’origine! buoni esprimenti con la tua nipotina:-)
dolcetti nei vasetti
Questa ricetta è davvero interessante!
Mi hai fatto anche scoprire questa azienda che produce fiori edibili, sono davvero entusiasta!
Penso che questi dolcetti potrebbero essere un bel pensiero di Natale 🙂
i fiori da mangiare sono
fantastici, anche per altri piatti… sì, sì perfetti per regali di Natale!