Digitando "ferragosto" e facendo un rapido giro in rete pare che il 15 assomigli un po’ all’ultimo dell’anno. Non tanto, giusto un pochino. C’è aria di festa, c’è chi spera di tornare presto dalle vacanze per liberarsi dei vicini di ombrellone chiassosi (come se quelli in città fossero meglio:-) e c’è chi non vede l’ora del prossimo futuro, che le valigie sono pronte e c’è da partire.
Per quello mi sono decisa: 1. a fare la pizza (che è il lil loves più lil loves di Alice) 2. a scrivere questo post, che il cucchiaino non poteva sottrarsi al rito dell’estate.
Per la sottoscritta giornata tranquilla, tranquilla: l’atmosfera in città sarà irreale ma ad averne di irrealtà simili:-).

E fare la pizza, con Mr B., reduce da notta lavorativa poco affollata e pronto a stendere (che con ‘sto caldo ci voleva, ci voleva), è stato facile, facile. 
Ognuno ha la sua formula magica per vincere l’arcano della lievitazione della pizza by home. Io ho trovato una buona combinazione con la farina manitoba (senza fare pasta madre, che a volte non ho pazienza).
Devo ammettere però che la ricetta di mia nonna (buon ferragosto anche a te che oggi sei on the road) comanda ancora a casa nostra.
Da romana, nata a Tarquinia, trapiantata in Puglia aveva cominciato ad aggiungere nell’impasto le patate lesse. Risultato? Una pizza molto morbida, un po’ focacciosa, all’occorrenza più croccante, se stesa più fine. Che quando la faceva era un susseguirsi di teglie perché mia nonna in cucina ha sempre amato esagerare un po’:-)
E poi, dopo l’anno di Alice e qualche dente in più, era venuta l’ora anche per la pupa di assaggiare la pizza, la sua prima pizza (e questi sono amori che quando nascono durano una vita). Ecco allora venirmi in mente l’impasto della nonna bis. Farina manitoba, patate lesse, olio extravergine, lievito fresco e poco, poco sale nell’impasto.
Il tutto in una monoporzione da godere mani in pasta.
Bè che dire, Alice è diventata un’adepta dell’Italian style, nella pronuncia le zz fanno ancora i capricci, ma la felicità “oggi mamma fa la pizza” è istantanea.  
E se a ferragosto qualcuno pensava potesse comandare solo il barbecue, bè si sbagliava, che la pizza di oggi con pomodoro rigorosamente fresco (mi raccomando!), basilico e mozzarella è proprio "summertime" e "’the livin’ s easy" (Gershwin&Ella avevano proprio ragione).
 

Ingredienti

500 gr di farina Manitoba
1 patata di buone dimensioni lessata
1 panetto di lievito di birra
Un pizzico di sale
Mezzo cucchiaino di zucchero
Olio extravergine d’oliva
Acqua tiepida
Per condire
Una manciata di pomodorini datterino
½ mozzarella
Olio extravergine d’oliva
Basilico e origano

 

Procedimento

Schiacciate la patata e aggiungetela alla farina, cominciate ad impastare (mia nonna lo faceva a mano, io mi affido al solito mitico robot utilizzando una velocità bassa), aggiungendo mezzo bicchiere di acqua tiepida leggermente salata. Sciogliete il lievito di birra in poca acqua tiepida con un cucchiaino di zucchero, aspettate qualche minuto che schiumi (io dico che deve cantare nel bicchiere, secondo Mr B. una sciocchezza).
Mescolate all’impasto insieme ad un cucchiaio di olio. Continuate ad impastare (o far impastare) per una buona decina di minuti (se l’impasto risultasse troppo asciutto aggiungete acqua tiepida). Coprite la ciotola dell’impasto con un panno umido e posizionate in luogo caldo (io metto in forno a 30° per un paio d’ore). Riprendete l’impasto e stendetelo. Ponete di nuovo le teglie al calduccio per un’oretta (e vedrete che crescerà ancora e ancora). Condite. Per Alice io uso una combinazione di datterini (sono i più dolci) a pezzetti, olio extravergine, basilico e origano. Poco prima che sia pronta (cuocio in forno a 220°, 260° se la voglio più croccante) aggiungo la mozzarella. A volte decoro prima di servire con qualche cucchiaino di ricotta (che a lei piace tanto).