E’ volata, un po’ come succede ultimamente a tutte le mie giornate. L’abbraccio del mattino con quella canzoncina che l’ha fatta sorridere. Vuoi per la mia cantilena buffa, vuoi perché è ancora una cucciola. Una leoncina morbida che assomiglia, zucchero a parte, a quella creata dalle mani di Polvere di Zucchero.

Sì, perché dopo molte pensate, la torta la faccio io (e Lui a dire anche no:-)), la torta la prendo lì o là, ho posato lo sguardo sulla figurina nella cornice, disegnata un anno fa da Miss Cia. E ho scritto alla maghetta dello zucchero. Ne è uscita la meraviglia che vedete in foto!

Ho desiderato qualcosa che assomigliasse a quell’immagine, qualcosa che fosse bello, più bello del solito, e ricordasse la leoncina di casa. Ho scritto e riscritto a Paola, che pazientemente ha ascolato (uhm, virtualmente) desideri e richieste, e devo dire che ci siamo intese per bene. Grazie!


Lo confesso, mi piace il cake design da vedere ma ho sempre pensato non facesse per me (da fare e mangiare!). Bene, per il fare come imparare si vedrà, per quello che riguarda ingredienti e sapori mi sono ricreduta. L’interno era un morbido pan di spagna con crema chantilly e frutti di bosco (preparato dal pasticcere di questo posto qui, secondo richiesta sempre della rompiscatole del Cucchiaino), l’esterno invece di pasta di zucchero modellato dalla maghetta. 

E la sottoscritta? Bene, la torta per questa volta l’ho delegata ad altri, preparando qualcosa del resto.
Considerato che avevamo diversi bambini, nel menù sono rientrati focaccine, muffin salati, fette di pan brioché con patè al cotto e pistacchi, chiocciole di salmone e ricotta e del rapidissimo bulgur con verdure e pollo croccante:-). 

A dire il vero non ho resistito e dovendo preparare per lavoro delle pavlove pera e uva sono finite per essere prodotte in grosse mini quantità per il buffet. 

Per Lea, invece, oltre al piccolo assaggio di pan di spagna, una mini tortina che assomigliava molto alla without. E tanti tulipani bianchi. 

Oltre a uno da stringere forte per muovere i primi passi.