Concentrarsi su quello che ci rende felici e ci fa stare bene. Pensare all’adesso, qui e ora, ripensare al tempo, e dargli forma come se da qualche parte fossimo ancora i bambini di una volta. Dopotutto un po’ lo siamo. E i bambini sono saggi, in grado di guardare al mondo meglio di un adulto, a volte. Sono capaci di meraviglia, immediatezza e noncuranza per ciò che non è importante oggi.
Ho soffiato sulla candelina esprimendo il desiderio che tutto possa rimanere così com’è. Perché quando si cresce si diventa più abili a tenersi in equilibrio e a osservare dall’alto.Non so bene ancora dare una riposta su come sia diventare grandi. Io che mi sento ancora un po’ bambina. I cambiamenti, la spensieratezza quasi smarrita fra la fatica degli anni, mi tolgono il fiato, una sensazioni di vertigine (vi ricordate le parole di “Stupendo”?). E tanto per irmanere in tema un po’ come canta quella canzone, nuova nuova di Adele, che ho ascoltato spesso in questo periodo, forse riconoscendomi un po’ troppo, “I feel like my life is flashing by
And all I can do is watch and cry
I miss the air, I miss my friends
I miss my mother, I miss it when
Life was a party to be thrown
But that was a million years ago
A million years ago”.
Però ci sono i vantaggi dopo lo smarrimento. La mia vita, ma soprattutto chi mi ama. E tutti quegli anni messi alle spalle che ti permettono di guardare meglio all’oggi. Perché è vero, a crescere un po’ saggi si diventa, nostro malgrado.
E questo fa sì che persino un’irrequieta, un po’ folle, come la sottoscritta, anche se si continua a tenere in precario equilibrio posso osservare le cose dall’alto, provvista di una lente attenta alle sfumature, a quei pochi “cupcakes in un mondo di muffins”:-).
Sabato scorso è stato il compleanno di Edo, due anni. Il giorno dopo il mio: 40.
La festicciola del giorno prima, i rumori, la gioia dei bimbi, le chiacchiere con gli amici e il giorno dopo solo il rumore della neve (con Lui che mi ha portato a pranzo a Plan du Lej, vicino a Sils Maria, per me uno spazio dove veramente pare che tutto muti per rimanere lo stesso, dove l’attimo lo si respira nell’aria). Ho pensato che dopotutto invecchiare non è così male: la vita in fondo è sempre una meraviglia. E mi sono commossa.
Piesse: la sottoscritta ora scappa, devo chiudere le valigie perché stiamo per partire. Come ho appena detto, invecchiare non è così male, soprattutto se ti regalano un viaggio:-)
Ci sarà dunque speranza di saggezza anche per una mattarella come me…? Tanti cari auguri, Miralda, buona partenza, buona continuazione del viaggio…
Greta