Oggi è una di quelle giornate autunno/inverno che adoro: cielo terso (capita di rado da queste parti), aria frizzante e alberi in supertechnicolor.
E la sottoscritta, che stamattina avrebbe avuto da lavorare, si è persa in biblioteca con la scusa "devo proprio recuperare dei libri per l’aliciotta".
Il bello di tutto ciò è che alla fine se n’è uscita con una serie di libri per Alice, un libro di cucina (che un po’ di cultura non fa mai male) e un dvd: chissà mai che Alice decida di fare la nanna ad un orario da bebè e con Mr B. si veda un film, per la cronaca Mr&Mrs Smith, di Hitchcock, niente a che fare con Bradangelina.
E poi? Bè ho tergiversato su una serie di prestiti, aperto e chiuso, considerato ciò che ancora giace a casa da leggere (e qui ripeto chissà mai che Alice si decida a fare la nanna ad un orario di bebè) e deciso che non valeva la pena trascinarsi a casa tutti quei poveretti per poi abbandonarli e magari dimenticarsi di restituirli. Strano comunque, mi riesce molto meglio lo shopping impulsivo (libri compresi) rispetto al prestito selvaggio:-)
Che c’entra tutto questo con la cucina, con il risotto (vedi sopra)? Nulla direi, ma va così che la giornata l’avrei passata a tirar freccette fare bolle di sapone se avessi avuto il tempo/l’età per farlo.
La ricetta, oltre a far parte della mania della sottoscritta di risottare (non solo risotti, ma tutto ciò che si presta, vedi pasta, fregula, orzo, etc…), entra con gran onore (che qui si parla di piatto principale, mica antipasto o contorno) in "L’uva, quella che rimane", saga del cucchiaino sulla vendemmia bella che passata:-).
Il formato bebè è da 12 mesi in poi: io ho utilizzato un carnaroli, preferite il riso per bambini se il vostro pupo non gradisce ancora i chicchi un po’ grossi.
Ho usato per la mantecatura un mix di ricotta e mascarpone (eliminate quest’ultimo per formati sotto i 18 mesi).
In una possibile versione per mamma e papà potete anche finire con fiocchetti di roquefort se apprezzate i sapori, diciamo, forti.
P.S. Se in possesso di foglie di vite bio, provate a sostituire il rosmarino con foglie di vite, io di sicuro ci provo col raccolto dell’anno prossimo.
Ingredienti
30-40 gr di riso
1 cipollotto
1/2 gambo di sedano bianco
5 acini bianchi e 5 neri (eliminate i semi)
1 cucchiaio di olio EVO
1 cucchiaio di ricotta e 1 di mascarpone per mantecare
1 cucchiaino di parmigiano reggiano
1 rametto di rosmarino
un pizzico di sale o gomasio
brodo vegetale
Procedimento
Fate appassire come al solito il vostro cipollotto nell’olio insieme al rametto di rosmarino (poi potete togliere entrambi) e al sedano a pezzetti piccoli. Aggiungete il riso e sfumate con il brodo. A metà cottura buttate gli acini d’uva. Mescolate e preparate come tutti i risotti (brodo e mescolo, brodo e mescolo). Mantecate con ricotta e mascarpone e un cucchiaino di parmigiano. Servite.
Che buono! Lo proverò quanto
Che buono! Lo proverò quanto prima che la mia picciridda adora l’uva, ma disdegna il riso, hai visto mai che così…
Complimenti per questo blog fantastico, la scoperta della giornata direi! Tornerò sicuramente a trovarti presto.
direi che la scoperta l’ho fatta io
ma sai che io adoro il design, ci anche lavorato per qualche anno proprio perché mi ero appassionata un sacco al tema:-). la sedia a dondolo che hai postato è fantastica… di sicuro vengo a trovarti e il tuo blog finisce nel mio blogroll (lo aggiungo subito, subito)
piesse, nemmeno io ho mai amato il rosa per la mia pupa (e vedi che c’avevo ragione:-)
vivrei di risotto
Ho assaggiato un risotto simile circa due mesi fa. Particolarmente speziato, dannatamente buono…
Stefano
interessante, e proverò, data
interessante, e proverò, data la condivisa mania risottesca 🙂
(“aria frizzante e alberi in supertechnicolor” pure da queste parti, ed è una gioia per occhi e animo!)
baci
nina