Non ho ancora trovato il ritmo. Forse perchè ho poca pazienza, mi piace correre e non ho imparato a camminare. Al passo delle mie figlie. Spesso mi perdo nei farò, dovrò e sarò e non vedo il momento. Eppure con Lea credo di esserne consapevole come non mai. Di come ti sorrida per poi subito fuggire. Vorrei essere capace di fermarmi e vivere più lentamente. Come quando prepari la frutta da conservare. Giri, giri e ascolti il borbottio sul fuoco. La casa tace e ti godi la pupa che dorme. Il suo profumo, di latte. L’abbandono totale. L’impasto di frolla che accoglierà chi arriva. Felice quasi per nulla.
Mettere in fila i vasetti, lavarli per bene, cuocere la frutta, riempire e rifare bollire ha avuto su di me un effetto confortante.
Perché ho conservato un piccolo pezzetto di estate per Lea, da gustare in pieno autunno e mi sono concentrata su operazioni semplice mentre la mente scivolava altrove.
Ho usato pere coscia, dolci e tenere, pere cotogne (scovate sull’isola) e prugne settembrine.
Queste ultime si sono rivelate un po’ asprine in cottura: ho aggiunto allora un tocchetto di banana per addolcire insieme a un cucchiaio di succo di mela 100%.
Gli omogeneizzati di Lea sono nati così, un pomeriggio che sa di marmellata nell’aria, di sole tiepido e foglie che si staccano.
Ho pensato ad Alice, a questi mesi in cui tanto è cambiato, al suo sorriso quando arrivo trafelata sulla porta dell’asilo, alla mia fatica di esserci come prima, di rispettare i nostri piccoli riti che lei adora. A lei che ora ha quasi gli anni che stanno su una mano.
Ho deciso di impastare. Una frolla veloce e leggera, a base di farina 00 e farina di riso, farcita con la mousse di frutta cucinata per Lea. Una manciata di cuoricini di lillà per conquistarla.
Gli omogeneizzati. E’ molto semplice farli, la frutta cuoce praticamente da sola. E se avete a disposizione le pere o mele del nonno o scovate dal contadino è un ottimo modo per proporre una merenda veloce al bebè di casa (che non sia la frutta grattugiata:-)). Ammetto di contemplare molto soddisfatta i vasetti nella dispensa.
Come si fa? Procuratevi dei vasetti mignon (giusto per massimo un paio di porzioni) con coperchi non usurati. Lavate e bollite i vasetti in acqua per sterilizzarli.
Nel frattempo la frutta.
Ho sciacquato semplicemente le prugne ed eliminato solo il nocciolo. Le ho messe a cuocere in una pentola dal fondo spesso tagliate a metà con un cucchiaio di succo di mela e una banana aggiunta a metà cottura (dopo l’assaggio).
Quando hanno cominciato a sfaldarsi le ho ritirate dal fuoco e passate al passaverdura, eliminando così la buccia esterna. Ho rimesso sul fuoco per addensare ancora un po’ per una manciata di minuti e ho quindi riempito i vasetti. Chiuso ermeticamente e fatto ribollire in acqua per 30 minuti.
Stesso procedimento per le pere, ho solo aggiunto un micro pezzettino di stecca di vaniglia in cottura, poi eliminata.
La crostatina di Alice con l’omogeneizzato di Lea.
Ho impastato 200 g di farina 00, 100 g di farina di riso e un pizzico di bicarbonato con 120 g di burro, ottenendo un impasto a piccoli grumi. Ho quindi unito lo zucchero, poi due uova e un tuorlo e della scorzetta di limone.
Ho messo la palla a riposare in frigo per 30 minuti. Ho ripreso, steso, rivestendo delle piccole tartellette, bucherellato il fondo e riempito con la mousse di pera. Con l’impasto avanzato ho ricavato delle losanghe con le quali decorare la crostata. Nei buchi centrali ho aggiutno della mousse di prugna e infornato a 175° per 20-25 minuti.
piesse: mi fa piacere segnalarvi un’iniziativa di Unicef in collaborazione con P&G, il viaggio in Camerum di Claudia Porta, aka La casa nella prateria. Perché, anche se sono convinta che difficilmente qualcosa possa realmente cambiare, credo fermamente che questa non sia una scusa per non fare nulla. Perché in Africa mi sento, ogni volta che ci ritorno, come se fosse un po’ casa.
ripiesse: a breve partirà su www.nostrofiglio.it (che ospita al momento una rubrica di ricette de Il Cucchiaino) una rubrica mia (e di Lea!) dedicata allo svezzamento. Solo per dire, seguiteci anche lì se siete anche voi alle prese con le prime pappe:-)
Ti capisco.
Anche io e la mia Alice abbiamo dovuto ricreare riti nuovi e nuovi ritmi. E non sempre ci siamo riuscite đ
Però anche noi amiamo mangiare le merende di Emma Sofia…
Io ancora non ho bimbi, ma il
Io ancora non ho bimbi, ma il tuo blog è sempre uno spunto anche per i grandi…la delicatezza semplice e coccolosa delle tue preparazioni fa piacere a tutte le etĂ ! detto questo: credi che la sola frutta si possa conservare a lungo? non ha bisogno di zucchero o di pectina (o di entrambi) per conservarsi? sarebbe una scoperta perchè per me le marmellate sono sempre troppo dolci ma quelle che ho provato a fare senza zucchero o con l’agar mi si sono sempre conservate pochissimo…. Grazie
Laura
la sterilizzazione poi bollitura dei vasetti
aiutano la conservazione, dovrebbero conservarsi per alcuni mesi, meno rispetto alle marmellate con zucchero o pectina, facendo attenzione di consumare in pochi giorni il vasetto una volta aperto (va tenuto in frigo).
Puoi sostituire la pectina con succo di mela (anche se in alcuni casi altera il sapore…), o abbassare la percentuale di zucchero a un 30%
Confermo con l’agar agar conservi per massimo 3 mesi…
pure io non amo le marmellate dolci:-)
svezzamento
ciao Miralda!
complimenti per tuo blog!!
appena scoperto tramite Nostro figlio.
ho due piccoline, una di 2 anni e altra di 8 mesi.
volevo chiederti sulla importanza nel scegliere i materiali
delle pentole e altre utensilli all’ ora di utilizzarli per fare le pappe ai piccoli.
una volta le nonne dicevanno di non operare le pentole in mettalo.
grazie
un saluto
patrizia
Ciao Patrizia, la nostra seconda
ha gli stessi mesi:-)
non serve molto come strumenti in cucina pe ri più piccoli. Io utilizzo un paio di pentolini di dimensioni piccole (perfetti per le loro porzioni) in rivestimento antiaderente bianco, un passaverdure e un frullatore… oltre all’onnipresente cestello a vapore (che sfrutto molto anche per noi), mi si è appena rotto (era in pirex) e ne ho acquistato uno fantastico de Le Creuset su amazon.it, arrivato oggi, che si adatta a pentole di dimensioni diverse.
Per qualche info in più ti rimando al post che ho scritto per nostrofiglio.it,
http://www.nostrofiglio.it/guida-allo-svezzamento/pappa_si_ma_come_la_cucino.html, oppure al mio libro, dove ci sono un paio di pagine dedicate al tema:-)
un saluto
m.