Oggi è una di quelle giornate che passerei a divagare, ossia? Bè pensare a tutto e niente, fare tutto e niente, buttare all’aria, in alto, mille progetti e poi passare da una nuvola all’altra. Complice è l’amaca, quella che ho trovato sull’isola ad aspettarmi, strisce bianche, blu e azzurre che la pupa soavemente apostrofa come la “umaca”. Il gioco del dondolio ha occupato una buona mezz’ora e l’aliciotta ormai dorme come fosse in Messico o giù di lì:-). Chissà perché il dondolio mi ha rimandato un po’ all’arrotolamento di un paio di settimane fa, quando in vena i “pasticciamenti” mi sono data al fru,fru, frushi.
Anche qui una divagazione, molto, molto lontana parente della cucina giapponese, considerando che assomiglia, poco, poco, al sushi e che pure quest’ultimo è poi giusto una virgola del capitolo “come si cucina nel Sol Levante” (a questo proposito leggetevi qualche appunto sparso del Cavoletto:-)).
L’idea mi è venuta perché faceva molto, molto caldooo (che qualche blogger appassionato di food si è dimenticato di ricordarlo?:-) e volevo fare un dolce ridotto all’essenziale. Ossia frutta, ancora frutta e giusto il tempo di bollire il riso.
E qui apro parentesi: ho letto che ci vogliono mesi per imparare a cucinare in maniera perfetta solo il riso che va nel sushi, personalmente ci credo e ammetto che avrei bisogno di ripetizioni (della serie nodo al fazzoletto e in autunno mi ci iscrivo a un corso serio di cucina giapponese, ma autentica). Oppure di un ricecooking japp (e su questo prego quell’amico di Mr B. che se ne sta a Tokio di portarne uno in dono alla sottoscritta o di invitarci a comprarlo sul posto:-)).
La faccenda si è complicata perché non ho quei simpatici tappettini “fai sushi facile” e mi sono trovata ad arrotolare munita di tovaglietta di pupi rigida e pellicola.
I primi erano parecchio brutti a vedersi, poi rotola e arrotola gli ultimi erano quantomeno presentabili per i posteri (e ammetto no ho resistito allo stereotipo del piatto black e della bacchetta).
Risultato? A voi l’ardua sentenza:-).
Che cosa ho amato del frushi? Allora la prima volta che l’ho sentito nominare mi ha giusto colpito il nome (da storpiare e ristorpiare:-)) ma mi è sembrata l’ennesima moda a stelle e strisce da bar sulla spiaggia.
In realtà è divertente da mangiare (almeno se ci fate due o tre intingoli in cui affondare il rotolino) e poi una genialata per i pupi. Vi dà l’occasione di cambiare, assemblare riso (cotto dolcemente come fosse un risolatte) e tanta, tantissima frutta. E alla mano del pupo di tuffare rituffare e sgranellare chicco a chicco.
piesse: io ho cotto il riso con vaniglia, acqua, un paio di cucchiai di latte (di riso) e giusto un cucchiaino di sambuco. Naturally potete variare, ad esempio con latte di cocco o mandorla.
Ingredienti (per una quindicina di rotolini)
250 gr di riso per sushi
vaniglia (ho usato quella in polvere)
due cucchiai di latte di riso
un goccio di sambuco
mirtilli
lamponi
fragole
strisce di melone e pesca gialla
yogurt naturale
30 gr di zucchero di canna
succo di limone
sciroppo d’acero
Procedimento
Sciacquare e cuocere portando a bollore il riso in acqua, zucchero, latte di riso, un cucchiaino scarso di vaniglia in polvere e un goccio di sambuco. Il liquido si dovrà consumare (fate attenzione però a non far attaccare il tutto!). A questo punto fate raffreddare. Nel frattempo preparate una coulisse: schiacciate buona parte dei lamponi e metteteli in un pentolino con un cucchiaino di zucchero e succo di limone. Riscaldate per qualche minuto poi passate la salsina al colino e mettete in una ciotolina. In un’altra ciotola riempite invece con lo yogurt, scorza grattuggiata di limone e un cucchiaino di sciroppo d’acero. Ora il riso. Stendetelo su una tovaglietta da sushi o una improvvisata (come ho fatto io) con della pellicola. Bagnate le mani con acqua fredda (così non si attacca il riso). All’interno dello strato di riso posizionate mirtilli, fettine di fragola o pesca (volendo potete stendere anche parte della salsina di lamponi). Ora arrotolate e tagliate i rotolini. Potete rivestirli all’esterno con melone giallo tagliato sottile, sottile. Lasciate riposare un’oretta in frigo e poi servite con le salsine. Consiglio: evitate le bacchette per i pupi, meglio la mano libera:-).
Frusci?
Grande Frushi! E qui mi rendo conto che sono proprio ignuranta…vivendo nei campi ci vuole il cucchiaino perche’ ti faccia conoscere sta bellezza!
Ma perche’ il cucchiaino non pensa a farci un bel ricettario-libro con tutte ste utili squisitezze per mamme e pupi? se proprio non vuole basterebbe il formato stampabile cosi’ evito di lanciare 20 pagine per ricetta 🙂
Il Frushi è fantastico,ma le foto sono veramente Glamour,complimentoni!
si sa mai che
la provvidenza prima o poi ci pensi ad un librone da sfogliare, vedremo:-) per il momento mi ci provo a rompere il webguru che in nella mia wishlist a dir il vero ha già anche un altro lavoro, vedremo che altrimenti prima o poi scappa dalla disperazione:-)
piesse: ma non si riesce a stampare dal pc/Mac solo il testo?
Bellissima idea il frushi, di
Bellissima idea il frushi, di certo una novità per me che sono ancora qui a boccheggiare in un ufficetto nano nel bel mezzo della pianura padana 🙁
Ma soprattutto…ora che sono diventata zia so che qui da te troverò centinaia di idee per viziare la mia nipotina!
ciao
sara
ufficetto nano nella pianura padana
a dir il vero, almeno quando stanziavo fissa a Milano per lavoro, era il massimo starci d’agosto, zero rotture e zero traffico:-)
ti aspetto allora, e buone vacanze (ci saranno no??)!!!!!
ripiesse
mi hanno segnalato il tuo budino all’uva fragola, è fantastico, credo che ti ruberò la ricetta, sento già il profumo di quei chicchi piccoli, piccoli:-)
anche io..
..ammetto l’ignoranza sull’argomento 😉 anche perchè non sono molto jappofila… le tue foto sono super, hai fatto bene a non resistere alla tentazione del black ! p.s.: ma ti sei portata il servizio e le cocottine sull’isola o hai prodotto il tutto ancora @home?? anyway, ottima idea e presentazione, che ti ammiro, perchè io non avrò MAI la pazienza per farlo! per fortuna, poi, ho un bimbo che bada poco all’apparenza e MOLTO alla sostanza: sbafa qualsiasi cosa, non importa come sia presentata 🙂
pp.s.: anche io concordo che sarebbe un’ottima cosa la possibilità di stampare in pdf le ricette che interessano (cioè tutte o quasi ;-)… chiedi un po’ al webguru..
diamo a Cesare quel che è di Cecilia
queste di foto sono sue, io ci ho messo il frushi e il glamour (piatto nero e bacchette, anche se più scontato di così:-))).
No, qui ho fotografato un paio di mesi fa, la macchina c’è, ma per ora non mi sono cimentata… sono giusto quattro/cinque giorni sull’isola a trovare l’aliciotta e poi ritorno per il lavoro (questa volta però con la pupa:-))
Fantastico il Frushi! Nel we
Fantastico il Frushi! Nel we ci provo ma sono sicura che realizzare i rotolini di riso sarà alquanto difficile per me… Prevedo uno spiattellamento di chicchi ovunque ma a vedere quelle foto viene troppa voglia di provarci!!
esageriamo!
una genialata davvero!
per i bimbi deve essere divertente davvero 🙂
e colorare il riso con un colorante naturale? esagerato?
per nulla, può essere un’idea
fare tanti rotolini colorati, cosa usi come colorante naturale, frutta o altro?
io ho optato per il bianco per l’effetto sol levante:-)
idde di colore
per esempio la barbabietola potrebbe regalarci un bel tono di rosa intenso!
che bella idea colorare il
che bella idea colorare il riso con la barbabietola, ma come? mettendola nell’acqua di cottura del riso?
( il feldenkrais non è una ginnastica, ma è scoprire a poco a poco i movimenti più belli e comodi che ci fanno vivere come se fossimo sempre in pantoffole…)
ciao
valentina
wow!
Ma che bell’idea! A me sembrano veramente stupendi! Brava davvero! 🙂
grazie:-)
e rigrazie ancora per il bello spazio su Made in Kitchen (per chi se lo fosse perso… http://www.madeinkitchen.tv/blog/ricette/foodbloggers-il-cucchiaino-di-alice/