Un fine settimana meraviglioso. O almeno a me è parso così. Assolutamente niente da fare o quasi. Dopo un mese di lavoro continuo anche al dì di festa, può sembrare fantastico anche solo trascorrere un weekend a casa (sì, proprio a casa, considerato che la pupa è di nuovo ammaaaalaaataaa) a bere tè con le amiche di passaggio, costruire un nuovo quartiere di mattoncini colorati proprio di fronte al nostro camino (concessione edilizia particolare), sperimentare un impasto con farina integrale e fiocchi di formaggio per le focaccine, e decidere di preparare due versioni di tartellette con Alice. Una dolce, una salata, giusto pensando al santo di oggi.
Beh, non ha prezzo:-).
Alla fine di questa settimana sarò realmente in vacanza, una vacanza lunga ben due settimane nell’emisfero sud, sud: c’è tempo di dire, raccontare e salutare.
Già questo fine settimana però mi ha messo una salutare aria di "non ho assolutamente voglia di fare nulla" che fatica a convivere con il lunedì:-).
Ammetto che aver chiuso la terza revisione del libro e poter godermi in tranquillità il solito tran tran è una goduria. Lavoro gestibile, pupa quasi gestibile, io la persona più tranquilla e dolce della casa.
E le tartellette son figlie di un paio di giorni spensierati, sì di quelli dove potresti, leggera, leggera, sospirare per il tramonto (prima che qualcuno ti gridi di svegliarti:-)) e pensare "ah, l’amour!".
Ecco, giusto per dire che ne ho approfittato e ho legato al Valentine’s day, che in verità non mi ha mai visto tra i suoi estimatori.
L’idea è nata di sfuggita venerdì quando ho adocchiato delle pere mignon durante l’unica uscita in tre giorni di reclusione. E subito ho pensato a delle tartellette, piccole con bordi da crostata. Ah, la fantasia!
Purtroppo stampini da crostatina qui da noi nemmeno l’ombra e ho ripiegato su tegliette dai bordi poco romantici che non ci hanno guadagnato (le tartellette) con la manodopera di Alice:-).
Nella mia prossima lista to-do ci sta di sicuro "acquisto di stampini da crostatina monodose" (a-d-o-r-a-b-i-l-i!!)
Però, sì un punto felice c’è. La frolla. Ne ho preparate due: una dolce, colorata al cacao e aromatizzata alla vaniglia, e una salata composta con la farina integrale, del burro salato e un cucchiaino di parmigiano. Black&white per la frolla, bianco&nero per il ripieno: super!
Loro, le tartellette non hanno fatto troppe cerimonie ed è nata un’amicizia appena sfornate, mentre con la pupa giocavo a ricomporre i pezzi di frolla.
"Ah, l’amour!".
Il formato è 24 mesi ben compiuti, e le pere potete usare una tipologia mignon da lasciare intera (io ho solo inciso delle fettine nella parte alta) oppure utilizzate pere più grandi ricavando singole fette.
Da servire calde!
Tartellette au chocolat
200 gr di farina 00
80 gr di burro
1 uovo
40 gr di cacao amaro
50 gr di zucchero
1 pizzico di lievito
vaniglia in polvere
2-3 pere
150 ml di latte intero
circa 90 gr di cioccolato fondente (o al latte)
1 cucchiaio di farina (o maizena)
20 gr di burro
1 scorzetta di limone
Procedimento
Mescolate la farina e il cacao con il burro e lo zucchero, fino a ottenere un impasto a grosse briciole. Aggiungete l’uovo, la vaniglia e il pizzico di lievito, continuate ad impastare. Finite di lavorare a mano (se state usando una planetaria), avvolgete in pellicola e lasciate riposare in frigo per un’oretta.
Nel frattempo la crema di cioccolato. In un padellino sciogliete il burro, aggiungete la maizena, quindi il latte a poco a poco e la scorzetta di limone (che poi eliminerete), mettete sul fuoco e appena comincia a scaldarsi unite il cioccolato a pezzetti. Continuate a girare per non far formare grumi. Una volta che si addensa spegnete.
Riprendete la frolla, stendete e rivestite uno stampino infarinato o imburrato da tartellette. Riempite la tartellette con la crema di cioccolate, quindi ponete nel mezzo la pera sbucciata e intagliata a fette sottili. Passate in forno a 175° per venti minuti.
Tartellette au fromage
150 gr di farina 00
50 gr di farina integrale
1 tuorlo
90 gr di burro (eventualmente salato, non aggiungete altro sale)
1 cucchiaino di parmigiano
2-3 pere
crescenza
(eventuale rosmarino)
Mescolate le due farine e il parmigiano con il burro, aggiungete quindi il tuorlo e lavorate fino ottenere una palla. Avvolgete nella pellicola, e posizionate in frigo per un’ora circa. Riprendete l’impasto, stendetelo e rivestite delle tortiere piccole. Riempite di crescenza schiacciata a forchetta, aggiungete eventuali aghi di rosmarino, posizionate al centro la pera. Cuocete in forno a 175° per venti minuti circa.
grazie per l’idea!
Sono tristemente in ufficio e per stasera avevo architettato una banale polenta con formaggi di montagna… poi ho pensato che era S. Valentino, anche se non è che ci abbia mai fatto gran caso in vita mia… allora mi sono andata a vedere cosa aveva architettato la Miralda per idee e conforto (non sono molto up ultimamente).
Visto che il mio maritozzo non ama i formati monodose, purtroppo, mi sa che faccio un formato maxi usando due mezze pere messe accanto a mo’ di cuoricino. Solo devo decidere se fare tutte e due le torte o solo una…
Auguri! Anche per l’Aliciotta malatina…
mica è banale la polenta:-)
mizzega io farei tutto monodose, chissà poi perché, ci deve essere una ragione… mi piace l’idea di fare una cosa piccola tutta per qualcuno, anche se poi io sono di quelli che adorano dividere e condividere non fosse altro che per assaggiare più cose possibili (e alice fa lo stesso:-)).
piesse: fatte entrambe le tortine?
E questa…
…strepitosa e raffinata ricetta conferma la teoria che ho riguardo a dove abita il cucchiaino…in un paese minuscolo ! Dove senno’ si possono trovare le mele che affondano piccole piccole…le pere nanette come queste?Lo stesso paese dove per mangiare la minestra c’e’ un cucchiano! Lo dico lo stesso…augurini piccoli piccoli per questo giorno e ancora un inchino piccolo piccolo per questa ricetta GRANDE E CHIC!
🙂 proprio minuscolo, minuscolo
fantastiche le tue parole! grazie…
piesse: in effetti qualcuno di minuscolo, sotto il metro, c’è
sposo il commento di
sposo il commento di donatella: questo è un luogo magico!
felice di trasmettere questa emozione
devono essere tutte le storie che ho cominciato a raccontarmi dall’epoca dei calzettoni:-)
ma come ti vengono
certe idee…fantastiche??!! io non avrei mai pensato a 2 versioni così diverse ma anche simili, fatte quasi con gli stessi ingredienti… 😉 anche io sarei molto incerta su quale versione scegliere, slurp!!bravissima e dolcissima come sempre…
Spero la piccola stia meglio e…non vedo l’ora di snappare per dove sei in partenza qs volta! un abbraccio e buona notte