C’era una volta un certo Monsieur Van den Borre (nome difficile, difficile da pronunciarsi) che, secoli fa, pare nutrisse passione smisurata per l’imbiancamento senza pennello. Il Monsieur belga preferiva di gran lunga i fiori e non avendone a disposizione nelle fredde giornate di gennaio si munì di cespo di insalata.
Nel suo paese lontano, lontano di solito utilizzava la belga ma, invitato a rifar giardini in una di quelle ville adagiate sul Brenta, fece scorta di radicchio. Alla fine con la radice dura a far da gambo e le foglie simili a petali arricciati ecco un colpo di "pennello" e il radicchio era il suo fiore dell’inverno.
E poi col radicchio di Monsieur il cucchiaino, che quel giorno pareva non conoscere fatica (beato lui), pensò bene di creare e forgiare lo spadone fiorito. E con generosità da re creò in duplice versione: per la pupa cercò di addolcire e stemperare quel gusto non proprio da bebè e per mamma&papà si trasformò in fingerfood alle tre caramellate (dopotutto mica siamo più nel medioevo…).
piesse: l’Aliciotta ha assaggiato sia la versione addolcita con zucca sia quella con giusto uno spicchio di mela e patata. Devo ammettere che il radicchio non è un suo lil’loves, giusto con la zucca è andata più in là dell’assaggio. Ultimo tentativo il risotto con "tantoooo formaggiiooo" : e lì la pupa cedette al fiore:-)
Vellutata di radicchio e pallina
Ingredienti
1 cespo di radicchio tardivo
1 fettina di zucca bella dolce
1 cucchiaino di olio EVO
40 gr di robiola fresca
erbe per profumare (alloro, etc.. che poi buttate)
cipollina o aglio se volte
Che fare? Semplice, è una vellutata. Pulite le verdure, passate in padella con olio, eventuale spicchio d’aglio (ricordate di toglierlo!) e cipollina e erbe (poi eliminate) e allungate con acqua. Portate a cottura, passate e servite con robiola frseca (fate delle palline piccole, piccole).
Radicchio alle tre caramellate
Ingredienti
2 cespi di radicchio tardivo
1 patata piccola
1 spicchio di mela
olio EVO
gamberi
1 fetta di zucca
1 pezzetto di petto d’anatra
sciroppo d’acero
scalogno
burro
succo arancia
gomasio o sesamo
vino bianco secco
Preparate le verdure e lo spicchio: lavate, fate a pezzetti e rosolate in padella con olio EVO. Aggiungete acqua e lasciate cuocere. A fine cottura passate e tenete da parte. Intanto preparate le tre caramellate. Tagliate a fettine sottili lo scalogno e passate in padella con una noce di burro e le code di gambero. Bagnate con sciroppo d’acero (1 cucchiaino) e una spruzzata di vino bianco secco. Fate saltare in padella e portate a cottura con un pizzico di sale.
Ora il petto d’anatra: tagliate a fettine sottili, passate nel succo di arancia e quindi nel gomasio (o sesamo). Fate saltare in padella con un cucchiaino di olio e di miele al limone.
E la zucca: tagliate a cubotti la zucca già semicotta e passate in padella con lo sciroppo d’acero, un cucchiaino di olio, sale e pepe.
Servite la passatina al radicchio con le tre caramellate.
🙂
quei gamberi…quell’anatra…quella zucca
estasi!
da provare assolutamente!!
Una nuova fan
Mi sono finalmente presa il tempo di sfogliare il tuo blog, che trovo davvero delizioso. Le foto sono meravigliose, soprattutto quando fa capolino quella pupattola fumettosa… Continuerò a seguirti!
anche a me l’aliciotta ogni tanto ricorda
un fumetto (ma pensavo fosse solo pensiero di mamma impazzita:-)
Grazie per i complimenti che giro anche Miss Cia che tanto spesso è lei a fotografare!
Squisitissimo…
Con il radicchio si possono realizzare moltissime ricette, semplici e più elaborate. Credo di averlo mangiato in centinaia di modi. Sicuramente le ricette da te proposte si distinguono per estro ed evidente creatività.
S.Buso
si, si
il radicchio ha infinite variazioni, quello tardivo (insieme alla varietà di Castelfranco) è senza dubbio il mio preferito (e bè che scoperta!)
piesse: grazie per i complimenti:-)