E’ facile innamorarsi della primavera. C’è una sorta di ebbrezza come se veramente tutto fosse pronto a vivere, rinascere, come se tutta questa vita potesse sconfiggere con un soffio la morte accanto. E’ lo stesso che provi guardando un bambino che ti corre intorno, tanto più se è il tuo: non ti senti più come quel pesce nella boccia, confinato, limitato, ma con un piede nel futuro, anche quello che non conoscerai.
Credo sia per questo che per me la primavera è una festa, uno di quei giorni dell’anno che mi appunto nella mente. E anche io, stamattina, avrei gridato come quella bimba che ho sentito fino in casa: "E’ primavera, oggi!". Per festeggiare ho preso i vasi e ci ho fatto il pane.
Dopotutto marzo è il mese dei pazzerelli e io un po’ pazza lo sono sempre stata.
La genesi. Ossia come è nata l’idea.
Bene, di sana pianta per la pupa durante uno dei lunghi tragitti sudafricani alla richiesta "Mamma, mi racconti una storia". (e io ho il vizio stramaledetto di inventare tutto al momento e poi di inguaiarmi in giri stranissimi:-))
C’era un vaso di terracotta che avrebbe tanto voluto essere colorato, la Primavera lo accontentò. Soffiò sui fiori, sparse i semi e il vaso si colorò di violetto, rosso e giallo. E da quel dì fu felice perché anche se arrivava l’inverno lui sapeva che sarebbe rinato, di nuovo il 21 a primavera.
Dal vaso colorato al vaso paninaro il passo è stato brevissimo ( e mi sono appassionata al genere, quindi preparatevi:-))
I vasi di terracotta. Ovvero se un Cucchiaino va al vivaio.
"Buongiorno, cerco dei vasi, di varie misure, preferibilmente mini". Cucchiaino speranzoso.
"Guardi là ne abbiamo di due tipi, perfetti per le semine di primavera".
"Uhm, beh io dovrei infornarli. Sa giusto un po’ di impasto di pane, 200° non ventilato…". Cucchiaino imbarazzato.
"Deve essere il periodo, fa brutti scherzi…". Vivaista senza pietà.
"Lei non sa quindi se posso osare i 200°?". Cucchiaino ostinato.
"Il prossimo, prego". Vivaista liquidatore.
Il consiglio. Segna il posto a tavola.
Questa l’ho pensata una volta che ho ammirato i vasetti panettosi: perché non prepararne porzioni monodose con tanto di nome per i prossimi pic-nic o cene in terrazza o aperitivi o feste o quello che volete voi?
Per la pupa e…
… Mr B e la sottoscritta.
E oggi 21 di primavera mi pare giusto festeggiare, benché di primavera qui attorno pare esserne rimasta ben poca. Eppure la magia di questi panini, il profumo per casa, la gioia di sbocconcellare partendo dalla cima mi hanno trasmesso una gioia che ha il sapore delle cose lontane dell’infanzia.
Buona primavera a tutti!
piesse: nel mio procedimento ho preparato il lievitino alla sera, giusto per non dovermi preoccupare di seguire più lievitazioni il giorno dopo. Naturalmente potete anche decidere di cominciare dal mattino e arrivare all’"infornamento" a metà pomeriggio.
piesse 2.: ho abbinato alla farina manitoba farina al kamut, ecco potete ovviamente sostituire con farina 00.
Formato? Dai 9 ma anche prima per piccoli morsi di assaggio!
Ingredienti
300 gr di farina manitoba
150 gr di farina di kamut
12 gr di lievito di birra fresco (circa mezzo panetto)
1 cucchiaino di zucchero
sale
circa 150-200 ml di acqua (potete in parte sostituirla con un paio di cucchiai di latte, ricordate solo dopo i 12 mesi)
1 cucchiaio di parmigiano e 1 cucchiaino di pecorino
punte di asparagi
fave scottate in acqua
olio
Procedimento
Sciogliete circa 7 gr di lievito di birra in una tazzina di acqua tiepida con un cucchiaino di zucchero, lasciate riposare per qualche minuto, quindi mescolate insieme a 100 gr di farina manitoba e un paio di cucchiai di acqua tiepida. Mettete a lievitare per diverse ore, anche l’intera notte (in luogo fresco). Riprendete la palla lievitata, sciogliete il resto del lievito in acqua tiepida con mezzo cucchiaino di zucchero, fate fermentare per qualche minuto, quindi impastate con il resto della farina. Aggiungete dell’acqua tiepida (dove avrete fatto sciogliere un cucchiaino di sale) e il parmigiano, fate impastare nella planetaria fino a quando l’impasto si compatta intorno al gancio. Rimettete a lievitare in luogo caldo (ad esempio il forno a 35°) per due ore.
Infarinate i vasetti di terracotta, prendete l’impasto lievitato e ricavate delle piccole porzioni tonde. Posizionate l’impasto nei vasi: cercate di appoggiare la palla occupando metà vaso (in lievitazione e cottura occuperà tutto lo spazio a disposizione). Nella parte alta mettete delle fave, al centro un gambo con la punta di asparago (che poi coprirete con carta domopack, in maniera che non bruci). Spennellate con poco olio d’oliva mescolate ad un cucchiaino di latte e lasciate lievitare al calduccio per un’altra oretta.
Riscaldate il forno a 200°, spennellate nuovamente il pane di olio e latte se si è asciugato e fate cuocere per 25-30 minuti circa.
N.B. I vasi sono da riutilizzare, indi per qui pulite con pazienza rigorosamente a mano (no, la lavastoviglie proprio no) e senza detersivo!
deliziosi!
i vasetti con il
deliziosi!
i vasetti con il pane ce li aveva offerti una gentilisissima signora di un agriturismo alto-atesino quest’estate, e sono mesi che mi riprometto di copiare l’idea.
vorrà dire che la copierò a te!
che dire….
è una gran sorpresa questo cucchiaino,solo lui poteva rendere cosi’ speciale ed indelebile questo inizio di primavera! Da provare assolutamente. applauso applauso
Gèniale!
Ma che idea stupendaaaaa..(posso dire Figa???)
Son proprio belli…e saranno sicuramente anche buoni!!!
Sei sempre geniale…
ero
in trepida attesa dopo i messaggi di twitter. ed eccola, finalmente.
non ho altre parole oltre a quello che ti dico sempre: sono incantata!
sei una miniera di idee…
e quindi?
i vasetti hanno resisito? e’ una cosa che volevo provare (anche con vasi di vetro tipo marmellata – provato?), ma non ho mai osato.
bellissima idea!
adoro ADORO il tuo blog 🙂
sì hanno resistito alla grande,
allora con i vasetti di vetro no non ho mai provato, ho preso tempo per un servizio fotografico delle tazzone di vetro che vanno in forno, quindi credo che per il vetro devono essere contenitori adatti altrimenti si rischia la rottura. Una volta avevo provato a infornare una sorta di bicchierino in vetro da fingerfood e beh si era rotto…
Geniale anche secondo me!
Lo avrei detto anche io, come ti hanno scritto nei commenti precedenti. Mi piace molto come idea. Quindi hanno retto, giusto? Bene.
Io, per non rischiare, avrei provato come si fa con il pentolame di terracotta: 12 ore di ammollo nell’acqua in totale immersione: è più sicuro.
I vasetti li hai solo infarinati, senza ungerli? (ragioni di “assorbimento”, immagino)
Per finire: mi piace “Il genere”, aspetto il seguito!
sì, retto bene, io non l’ho fatto
xché ho pensato che dopotutto in forno per la cottura erano già andati, quindi in teoria non dovevano rompersi e così è stato:-)
Sì solo infarinati, perché a ungerli assorbono un sacco.
grazie a tutti:-)
ammetto che questa è una delle mie ricette superlove, mi ha divertito tantissimo e fatto sorridere quando ho visto i vasetti con in mezzo la pianta (che ci ho piazzato per gioco facendo ridere Miss Cia che ha fotografato:-))
pane in vasi
Ma quanto mi piace questa idea. non avevo mai visto nulla del genere..è troppo simpatica! Ciao e complimenti sono deliziosi! A presto da Agata.
originalissima
come sempre,solo tu puoi avere queste idee geniali e fantasiose! quell’asparago che spunta come un bulbo ha fatto ridere un sacco anche me! davvero carino!
e con un vasone?
E se per Pasqua facessi una focacciona in un vaso basso e largo? Che idea strepitosa!! Sono sempre alla ricerca del pirottino di carta giusto, ma non trovo mai facilmente la misura che mi piace: con i vasi ce n’è una varietà immensa!! Pensa i vasetti da bonsai con dentro una crostatina! Lì magari un po’ di cartaforno ci sta bene così l’unto della frolla non rompe al vasetto.
Non vedo l’ora di provare: domattina me ne vado a vasi con la pupattola!
bella idea per Pasqua
una focacciona pasquale, mi piace un sacco, a quel punto potretsi anche riempirla dentro di verdura. Ricorda però che questi vasi sotto hanno il foto (beh sono per le piante:-)), e quindi l’impasto non deve essere liquido, ben compatto e sì se vuoi puoi metterci pure la carta da forno, al limite poi la togli prima di servire per un effetto naturalissimo:-)
sabato al vivaio
per acquistare le povere piantine di erbette aromatiche (povere perche’ la loro sorte sara’ quella di essere depredate abbontantemente :-)) e devo dire che ho guardato a lungo i vasetti di terracotta….anche quelli enormi,mi son immaginata un enorme pan-panettone …che risate mi son fatta. Ho posticipato l’acquisto a quando le piantine saranno un po’ cresciute e potro’ spiluccarle per bene.
Ciao!
ti seguo da una vita e questo è il primo commento che ti lascio. sono molto restia ai “ma brava ma che bello” ma sta volta non ho resistito! non immagini quanto abbia cercato questi micro vasi di ceramica, avevo in mente di fare una ricetta all’interno, non i panini ma qualcosa tipo muffin! li hai presi su internet? li voglio!!!
un abbraccio e complimenti per il bellissimo sito!
niente internet, li ho comprati proprio
dal vivaista, come raccontato nel post, sono in tutto e per tutto vasetti da piantine, costano quasi nulla (da 30 a 70 centesimi) e infatti ne ho fatto una vera e propria scorta per la felicità di Lui. Se fai i muffin però considera che hanno un foro sul fondo (ehe, per l’uscita dell’acqua delle piante:-)) e quindi fai attenzione, meglio metterci carta da forno.
Io ormai li ho sfoderati in diverse cene aperitivi anche come segnaposto… nell’ultima versione ho aggiunto all’impasto mezza porzione di tomino fresco, wonderful!
piesse: :-)grazie!
geniale
Trovo questi pan-vasi meravigliosi, un’idea originalissima e splendida da vedere. Sono sicura buonissimi anche da mangiare! Non nego che ti copierò, vado subito a caccia di vasi al vivaio! Speriamo in reazioni migliori….