Per la serie paese che vai, svezzamento che trovi.
Perché se molti aspetti sono simili e certe regole valgono in ogni dove, ognuno poi interpreta la prima pappa secondo propri usi e costumi.
E folgorata dalle alghe – capita, no?:-) , grazie a un libricino di macrobiotica messo a disposizione da mia suocera, ho pensato che il consommé dei piccoli si poteva ben provare anche con l’alga kombu. Ma in quale quantità e da quale mese? Bè in Giappone è uno degli elementi della “prima pappa” insieme ad una sorta di crema di riso.
Cerca e ricerca in rete mi sono addentrata nel fantastico mondo delle alghe ( che non c’è mica solo la kombu, ma questa è un’altra storia…), scoprendo che per il bebè la quantità consigliata è di circa 0,5-1,5 cm non più di un paio di volte la settimana.
Tutta sta fatica per un’alga, con quale vantaggio?
La kombu è ricca di tutti quei sali minerali che fanno tanto bene ai nostri piccoli (calcio, ferro, etc) e per di più contiene glutammato di sodio che, in regime no sale, insaporisce il brodo. Un’ultima chicca: utilizzatela quando mettete a bagno i legumi, li rende più digeribili e riduce i tempi di cottura.
Conclusione: benedetti sushi, tempura, wasabi e udon (sono un’adepta, lo ammetto) ma c’è anche altro.

 

Ingredienti

  • 1 carota
  • 1 patata
  • 2-3 cm di alga kombu
  • 1 cucchiaino di olio extravergine d’oliva
  • 1 cucchiaino di parmigiano
  • Acqua oligominerale

Procedimento

 

Mettere a bagno l’alga kombu in acqua tiepida fino a quando si ammorbidisce. Bollire carota e patata con la kombu per 20 minuti. Passare il tutto al colino (l’alga potete lasciarla ad asciugare e riutilizzarla).
Aggiungete al brodo olio, parmigiano  se volete 30 gr di crema di riso. Servite al piccolo japp.

P.S. Le bacchette qui proprio non servono: Alice se l’è cavata con un cucchiaino.