Non so ancora come sarà la giornata oggi. Di certo è vero che la sto aspettando ormai da settimane, molto più del mio di compleanno, quando ero bambina. Perché questo è stato un anno speciale, un anno in cui la pupa mi ha definitivamente e irrevocabilmente conquistata. E’ stata la parola, quella che ha preso la strada delle frasi, dei periodi, dei ricordi che cominciano ad essere revocati con un "ieri" come passato generico (che può valere per sei mesi, un giorno e magari pure un anno o quasi). La parola non più casuale o a spizzichi e storpiature ha trasformato il nostro "innamoramento" da colpo di fulmine iniziale e un sacco di faticaccia, notti insonni e "ma chi me l’ha fatto fa’", in una storia d’amore di quelle da cui non ti vuoi liberare mai più. Leggera, morbida, profumata e impalpabile, giusto come una pavlova.
Oggi sarà una giornata di lunedì, l’asilo, il lavoro, una festa, piccola, piccola, diversa dall’anno scorso, quando ci siamo trovati in una domenica d’autunno in giardino. Eppure non vedo l’ora. Che arrivi stamattina: il primo sorriso di Alice, la colazione veloce e poi di corsa asilo e saluto. E io che dico per prima "Buon Compleanno, Alice".
Gli anni, tre, pare abbiano cominciato a correre: prova ne è quel lettino che oggi sarà rimpiazzato da un letto da pupo grande formato (uno dei regali per l’aliciotta). La cosa sorprendente? Credo sia lo stupore con cui guardo mia figlia, e mi paia ancor più speciale di prima.
A qualcuno sembrerà "rimbambimento da mamma", giuro e spergiuro che non è così. Dopotutto io ci sono ancora, lì coi miei sogni, la mia irrequietudine, la voglia di spazi tutti miei, quella valigia sempre pronta per partire. E poi c’è tutta una parte in più che vedo e amo nella pupa. Parte di me, di quello che sono ed ero da bambina: la riconosco, la ricordo e per una volta non mi mette più nostalgia. Poi c’è lei, con la sua unicità tra tante somiglianze. Ed è stata la parola a rendere tutto evidente, non che non ci fosse stato prima, semplicemente ora lo accarezzi e vorresti durasse proprio per sempre:-).
La cucina? Oggi, sì ormai è mezzanotte suonata per me che scrivo, la sottoscritta correrà (perché maledizione è lunedì) per preparare giusto la pasta ai pomodorini che ha richiesto la festeggiata e qualcosa per sfamare il resto dei presenti:-).
E la torta? Pavlova rivisitata, ma poco, poco. Sì per questo compleanno dopo aver meditato su torte più rustiche e frollose, aver ripensato ad un anno fa, ho capitolato all’idea della nuvola bianca, spruzzata di viola mirtilli. Mi ha ricordato noi, questo anno, e la mia pupa, oggi.
Dopo aver studiato sul sito ufficiale degli "aussie", ho creato stando sulle orme della ballerina e del suo chef, ma alleggerendo di zucchero e reinterpretando mucho la chantilly (vedi il cucchiaino di yogurt, che la pupa adoraaaa che se mi becca uno chef mi uccide all’istante:-)). Per il resto, nulla da inventare.
Formato? Bè qui siamo ormai sui tre anni!
Ingredienti (per 8-9)
5 albumi
200 gr scarsi di zucchero a velo
1 cucchiaino di aceto bianco
1 cucchiaino di cremor tartaro (o amido di mais, in tante ricette australiane si trova anche questo, il primo ha il vantaggio di far gonfiare gli albumi)
Per la crema "chantilly" rivisitata
1/2 l di latte
2 cucchiai di maizena
polvere o estratto di vaniglia (1/2 cucchiaino)
2-3 cucchiai di zucchero
1 cucchiaio di yogurt
200 ml di panna fresca
300-400 gr di mirtilli
Procedimento
Sbattete gli albumi (a temperatura ambiente) con le fruste a velocità massima, aggiungete a poco a poco lo zucchero a velo, l’aceto e il cremor tartaro. A questo punto riscaldate il forno a 120°, foderate di carta da forno una teglia o la placca e versate a cucchiaiate la meringa (con una sac à poche ho fatto in modo che i bordi risultassero più alti rispetto al centro).
Fate cuocere per due/tre ore: la meringa dovrà semplicemente asciugarsi, e rispetto al solito dovrà rimanere per la pavlova croccante fuori e morbida dentro.
La crema. Considerate che la base (senza tuorli) è una sorta di besciamella dolce. Quindi stemperate nel latte freddo zucchero e maizena, mettete sul fuoco e girate dolcemente unendo anche la vaniglia. Continuate a mescolare fino a quando si addenserà. Spegnete e lasciate raffreddare. Nel frattempo montate la panna (fredda di frigo). Unite parte della panna (circa la metà) alla crema insieme al cucchiaio di yogurt.
La coulisse di mirtilli. In un pentolino fate cuocere poco meno della metà dei mirtilli con un cucchiaio di zucchero, fino a quando si sfalderanno. Spegnete, fate raffreddare e passate al colino.
E finalmente ci siete! Assemblamento:-). Riempite il centro della meringa con la crema, posizionate sopra i mirtilli e con il resto della panna nella sache a poche decorate la parte sopra e i bordi. Fate colare delle gocce di coulisse sopra la panna e servite. Attenti al dito: il pupo ci prova sempre all’arrembaggio di panna e mirtilli!
FELICE COMPLEANNO!
Auguri Alice…e grazie tantissimo per lasciarci entrare nella tua cucina. Io di te vedo sempre le manine e un po’ ti invidio sai? Godti appieno questa giornata, sorridi e salta in questa gironata piena di felicita’ ed amore…ma poi ritorna qui in cucina dove noi ti aspettiamo.
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Bello iniziare il lunedi’ d’ufficio con una delizia cosi’…non ho mai fatto meringhe,e le temo che rimangano crude…come si fa capire se son cotte dentro?
pensa che persino Mr B.
si è cimentato negli anni con le meringhe, ha sperimentato diverse possibilità fino ad arrivare ad ottimi risultati (bè con tutto quell’impegno mica poteva essere altrimenti:-)).
Di meringhe esiste la versione italiana e quella francese, quest’ultima non è per nulla difficile. Considera che le meringhe devono solo asciugarsi in forno, non cuocere, quindi l’ideale è mantenere il forno ad una bassa temperatura (tra i 70-100°, ma qualcuno abbassa anche a 50°) per diverse ore (circa due-tre). Nella pavlova c’è in più il cremor tartaro che le fa alzare e crea, almeno credo io, quell’effetto bello croccante fuori e morbido dentro.
Aspetto i tuoi esperimenti!!!
Auguroni piccola grande
Auguroni piccola grande Alice…. e tanti tanti auguri anche alla tua mamma che, in quanto tua mamma, t’ha fatta! ;-D
… ed è riuscita con un dolce post a commuovermi e coinvolgermi… bellissima, meravigliosa la foto di voi due…
grazie! la foto è di Mr B.
ne ha scattate una serie a pupietmoi al mare nei giorni scorsi e questa bè mi piaceva molto e ci si vedeva e non ci si vedeva:-)
meraviglia di dolcezza e
meraviglia di dolcezza e realtà, che si sente tutta, non c’è bisogno che giuri..
Buon compleanno ad Alice e pure a Miranda
baci e coriandoli!
nina
sì meraviglia
e rimeraviglia di trovarmi così "innamorata":-)
Miralda ovviamente, le dita
Miralda ovviamente, le dita ancora non sono sveglie del tutto ^_^ eheh
che emozione!!!
che emozione grande! davvero. mi si è fatto il cuoricino strettostretto, a leggere di questo vostro amore fatto anche (e finalmente) di parole. perché lo apsetto anche io con pazienza (…) e già ogni volta che mi ‘risponde’ a modo suo mi balla il cuore dalla gioia.
e la pavlova è uno spettacolo di torta! me la segno subitosubito!
vedrai sarà poi impossibile non
capitolare del tutto!
felice compleanno
un felice compleanno ad Alice e a mamma…
Auguri
Auguri… e grazie per questa emozionante condivisione 🙂
Auguri alla piccolina che
Auguri alla piccolina che oggi fa 3 anni!!!!!!!!!!!!!!!
un grande abbraccio,de
rigrazie @Daisy, @Monica e
@Daniela!
Auguri!
Anche il mio bimbo compie gli ani tra poco (il 23 di ottobre). Sono 3 anche per lui…non posso che condividere ciò che hai scritto in questo bellissimo post e inoltre mi hai dato una fantastica idea per la sua torta di compleanno .
ciao e Auguri ad Alice
Sara
entrambi bilancie allora
ti darai anche tu alla pavlova allora? verso fine ottobre non sarebbe male tentare anche una versione alle castagne/marron glacè, esisterà???
Auguri!
Buon compleanno Alice! Che siano i tre anni più golosi della Rete 😀
🙂 golosissimi!!
grazie Sara!
buon compleanno!
Oltre che essere omonime, siamo vicine di compleanno! Io domenica, quindi due Alice bilancine 🙂
E vogliamo parlare di tutto l’amore che hai tra le dita, tra i mirtilli e gli albumi montati?
che belle che siete
auguri a tutta la famiglia
buon compleanno a te!
e grazie della visita. Sì, queste alici ti fanno fare cose innimaginabili:-)
pavlova marron glace
Allora mi provochi 😉
devi sapere che per il mio compleanno, da 20 anni – mi faccio confezionare una meringata con marron glacè e violette candite…
Ottima idea….quindi
No gabriele è scorpione (cuspide bilancia scorpione)
ciao
Tanti auguri all’Aliciotta, a
Tanti auguri all’Aliciotta, a quanto pare di Alici ottobrine ce n’è a bizzeffe… in effetti tra un po’ tocca pure a me 🙂
chissà forse c’è qualcosa che collega le alici
ad ottobre e bilancia, chissà…
in ritardo…
…AUGURISSIMI ALLA DOLCE ALICE ED ALLA SUA SPLENDIDA MAMMA!!! …che sa emozionarsi ed emozionarci ogni volta che prende la penna, ops, la tastiera, in mano… mi commuovi oggi, come sempre, e mi emoziono al pensiero di quando anche il mio Alby (15 mesi il 17, suppergiù la metà dell’Aliciotta) pronuncierà qualcosa di diverso da “pappa” – “paa” (che sta per palla) – “pappààà” (che forse non sta proprio per papà, visto che lo dice anche ad altri s-oggetti!) e quel “mmmaa” che assomiglia tanto a mamma!
Meravigliosa la pavlova…ma che c’entrano gli australiani?? dal nome mi sa più di Russia… o sbaglio? buon freddo mercoledì pomeriggio a tutte!
non sbagli neanche tu
ricapitoliamo: Anna Pavlova era una ballerina russa di danza classica (e io adoro la danza!!), in turnè in Australia alla fine degli anni ’20. Uno chef di Perth, impressionato dalla leggerezza e bellezza di Anna, creò per lei questo dolce, proprio etereo e leggiadro come la ballerina. Quindi l’origine è australiana, il nome però russo.
piesse: ma che freddo fa oggi???
piesse 2: grazie.
ok
tutto chiaro 🙂