Bugie, “busie” ma anche crostoli, galani, frappe, cenci, chiacchiere e “frictilia”, nome quest’ultimo utilizzato per un goloso dolcetto di epoca romana cucinato in grosse quantità per i Saturnali (come dire Carnevale per gli antichi romani) e distribuito alla folla festante. Mi piace dirla alla piemontese “busie” anche se il Carnevale più affascinate per me rimane quello veneziano (e prima o poi ci voglio partecipare vestita domina del ‘700 con tanto di parrucca)
Oggi, complice la giornata grigia e piovosa, complice il fatto che ho chiuso un capitolo faticoso del nuovo libro, ho pensato che dopotutto potevo darmi alla frittura come non ci fosse un domani. Dopotutto per i due pupi più piccoli la festa carnevalesca è cominciata stamattina con il “Pancake day” di stampo anglosassone all’asilo e continuerà ovviamente poi giovedì per tutti. Prendermi una pausa in cucina sa di vacanza o quasi, mentre canticchio sulle note jazz di sottofondo: “…The greatest thing youll ever learn is just to love and be loved in return”.
Da un mese (uhm, forse anche due!), in una delle mie incursioni on line, mi ero accaparrata uno stampo per ravioli con l’idea di sperimentare qualcosa di salato coi bambini. Al momento l’esperimento non è ancora pervenuto (però ho deciso che nel fine settimana lo farò!), e lo stampo mi guardava sconsolato. Da qui la scelta delle bugie, considerato che non sono altro che un raviolo dolce ripieno. Volete aggiungere poi l’esercizio di relax (ripeto in completa solitudine) nel preparare l’impasto e tirare la sfoglia? Una sequenza da ripetere, la sfoglia che passaggio dopo passaggio prende forma, il cucchiaino che posiziona il ripieno, la chiusura e il taglio con la rotella. E tu che ti ripeti che a Carnevale ogni scherzo vale:-).
Friggo poco e di rado, ma questa volta ho deciso che le bugie dovevano finire nell’olio bollente, niente forno, perché volevo una consistenza croccante e gonfia, quasi come un un palloncino o un sospiro tenuto per una manciata di istanti e profumato di cose buone.
Nel mio caso confettura di lamponi e gocce di cioccolato bianco e crema di cioccolato fondente.
Ho realizzato le bugie in due versioni, black&white, con la base dell’impasto pressoché simile se non fosse per un paio di ingredienti. Potete variare il ripieno delle bugie nei modi che più vi piacciono: all’interno potete anche aggiungere pezzettini di frutta, ad esempio mele o pere, oppure uvetta o frutti rossi canditi.
Come si fa
Bugie ripiene di crema al cioccolato
Ingredienti
- 200 g di farina 00
- 50 g di farina di riso
- 1 uovo grosso
- 40 g di zucchero
- scorza di limone
- un pizzico di sale
- 25 g di burro
- 20 cl di acqua
- crema di cioccolato fondente
Bugie al cacao con confettura di lamponi
Ingredienti
- 200 g di farina 00
- 50 g di cacao amaro
- 50 g di zucchero
- 25 g di burro
- 1 uovo grosso
- un pizzico di sale
- un pizzico di vaniglia
- 1 pizzico di lievito
- 10 cl di succo di mela (o arancia)
e 10 cl di acqua (io anche un 1 cucchiaino di vin santo) - confettura di lamponi
- gocce di cioccolato bianco
Olio di arachidi per friggere e zucchero a velo
Il procedimento è quasi identico. Setaccia gli ingredienti secchi, unisci agli ingredienti secchi l’uovo sgusciato, il burro e l’acqua (o succo di mela). Impasta per bene fino a ottenere una palla liscia e compatta. Lascia riposare per 30-40 minuti.
Preleva piccole porzioni di impasto e stendi la pasta molto sottile: prima utilizza gli spessori più grandi, quindi continua per diversi passaggi fino alla tacca 2, massimo 3. La pasta infatti deve essere sottile ma non eccessivamente altrimenti non tiene il ripieno e rischia di rompersi.
Con un cucchiaino (o la sac à poche) posiziona il ripieno, appoggia la seconda sfoglia sopra e chiudi sigillando per bene ed eliminando le bolle d’aria interne.
Ora la frittura. Scalda l’olio a 170°-180° in una padella bassa e larga e immergi poche bugie alla volta, facendo attenzione a girarle così che non dorino eccessivamente. Appoggiale su carta assorbente, quindi spolverale di zucchero a velo.