da miralda | 24 Mag 2010 | 18-24 mesi, Estate, Il Cucchiaino di Mamma e Papà, L'ora della merenda
E’ un superlilove di Alice (e credo di molti altri pupi). Per mesi ce ne siamo approviggionati allo spaccio di fiducia. Infatti, vedi freezer stipato di erbe&co, la nostra magica ciotola era finita in un angolo oscuro. Non dico dimenticata (che più volte avrei voluto sperimentare qualche gelato quantomeno salato) ma quasi. Certo, perché non siamo provvisti di una normale e banale gelatiera, risolvi gelato in fretta, ma di Mrs Ciotola faccio le cose difficili e una, solo una alla volta. Vedi esempio: gelato yogurt e fragole.
Tra Alice e cono gelato è stato amore a prima leccata. Era inizio estate scorsa e la somministrazione di pallina gusto yogurt su cono durò una bella mezz’oretta (di pace e capriole del mio cervello su cento altri pensieri).
Mi parve di essere io stessa ripiombata nell’infanzia, come se non avessi mai mangiato gelato: la stessa gioia (ve la ricordate no?) di scelta colore, la rincorsa alla goccia e quel pianto disperato quando la pallina piombava a terra.
Si spalancò un mondo (bè, sì quattro o cinque gusti, almeno l’anno passato): fiordilatte, verde mela, melone arancio, mentalatte e yogurt, yogurt e yogurt. E iniziò la produzione casalinga, di gelati(e ghiaccioli).
Di solito "gelatiamo" la frutta perché a dir il vero con le variazioni creme non ho ancora trovato la formula giusta.
Apro parentesi che un blog dopotutto serve pure a raccogliere consigli. Qualcuno tra voi si cimenta col gelato homemade? E’ soddisfatto del risultato? Ha una formula segreta? Io ho letto e cercato, so che qualcuno utilizza glucosio liquido, altri albumi (ecco questa soluzione non mi piace, ma magari mi direte che funziona), altri ancora farina di carrube.
E voi che fate, se lo fate?
Noi per il momento ci limitiamo a composti semplici, semplici: yogurt, frutta frullata, aggiunte di panna fresca e zucchero poco, poco. Risultato? Buono, soprattutto se consumato al momento, altrimenti come dico io tende a non "mantecare per niente e ghiaccificare (non ghiacciare) alquanto":-).
Veniamo ai formati. I primi assaggi di gelato sono possibili (e molto graditi) dopo l’anno: scegliete i gusti più semplici e naturali (come fiordilatte, yogurt e frutta di stagione secondo calendario).
Chiaramente potete anche mescolare il tutto e mettere in gelatiera (beati voi) oppure in vaschetta e far solidificare in freezer.
Ingredienti (sempre per tre)
1 vaschetta di fragole
300 gr di yogurt fiordilatte (quello più cremoso)
2-3 cucchiai di zucchero di canna
200 gr di panna fresca
Procedimento
Lavare e frullare le fragole con lo zucchero e la panna. Mescolare il composto con lo yogurt e passare nella ciotola refrigerante di Mr Aid. Far girare per una mezz’oretta e servire con qualche pezzetto di fragola.
da miralda | 21 Mag 2010 | Estate, Il Cucchiaino di Mamma e Papà
Ancora asparagi??? Ebbene sì, quando sposo un tema capita che diventi quasi monotona. E poi basta fare un giro fra i banchi "verduriferi" e non puoi assolutamente fare a meno di acquistare, in queste settimane, un qualche cromatismo a base di asparagi. In cucina si sono susseguiti esperimenti: cake all’asparagina (ma di questo vi grazio), vellutate bianche di Bassano, zuppe verdi verdi, con tutte le primizie primavera, fave, piselli, taccole e naturalmente ancora asparagi. Questa la divagazione in rosa.
In realtà io tutto questo rosa non è che l’abbia visto: giusto una punta, più vicina al fucsia violaceo e quindi per la sottoscritta più gradita.
Non ci credete? Bè guardate i fiori della mia erba cipollina, che proprio al rosa non tendono, simili no? Parentesi, piccola parentesi: l’erba cipollina fiorita mi ha talmente entusiasmato che voglio farci una ricetta dedicata, qualcuno ha la minima idea se i suoi fiori sono commestibili o posso andare incontro a seri problemi?:-). Strane idee da venerdì biricchino.Qualcuno si chiederà "Mezzago? Donde sta?", mica è Bassano, diamine di un asparago. Mezzago è una ridente (credo) cittadina in quel della Brianza dove da una decina d’anni hanno ripreso di gran lena (dopo anni di abbandono) a coltivar l’asparago rosa, che alla fine rende meglio di un campo di patate:-). Organizzano persino una simpatica sagra dedicata al tema e qualche anno fa ci sono stata pure io con Mr B. (Alice ai tempi, molto romantici e tranquilli, era solo in potenza). Poi il nulla fino a quando me li sono ritrovati al banco "verdurifero" di cui sopra.
E’ finita che li ho sposati con un trancio di pescatrice, acquistato per l’aliciotta ma finito per far cena per tutti e tre. A proposito la coda di rospo (alias pescatrice) è ottima per i pupi fin dai primi mesi di introduzione del pesce (ottavo, in poi), perché ricca di proteine e sali minerali ma abbastanza leggera e povera di grassi.
Il tutto, asparagi e pescatrice, ha finito per condire delle pennette al farro, giusto per sperimentare. Il sapore vagamente dolce degli asparagi, opinione però del tutto personale, si lega bene con questo tipo di pasta.
Consiglio di Mr B.: niente pennette al farro, spaghetto o mezza penna di semplice, (banale) grano duro.
Il formato? Dopo l’anno ma solo per via delle pennette di grandezza normale, se passate il tutto e utilizzate pasta baby fin dall’ottavo-nono mese.
Ingredienti (per tre)
1 mazzetto di asparagi rosa
1 trancio di pescatrice
180 gr di pennette al farro
olio Evo
timo limonato e sale (dopo l’anno)
Procedimento
Eliminare un paio di centimetri della parte finale degli asparagi, pelarli e lavare. Bollirli in acqua per venti minuti (punte fuori!) e conservare l’acqua.
Tagliare a pezzetti (volendo potete lasciarne una parte da frullare in crema con qualche cucchiaio di acqua e unire in questo modo alla pasta), fare lo stesso per la pescatrice e passare in padella con dell’olio e qualche cucchiaio di acqua di cottura. Cuocere per cinque, dieci minuti non di più (la pescatrice si indurisce e diventa immangiabile), profumare con timo, eventuale sale. Cucinare la pasta nell’acqua di cottura degli asparagi, scolare e passare in padella con asparagi, pesce ed eventuale crema di asparagi.
da miralda | 20 Mag 2010 | Dicono del Cucchiaino
da miralda | 20 Mag 2010 | Dicono del Cucchiaino
da miralda | 17 Mag 2010 | 12-18 mesi, Estate, Il Cucchiaino di Mamma e Papà
Comunicazione di servizio. In tanti vi starete affannando alla ricerca di centri estivi e similari. Gli amici di Pagine Baby hanno preparato una brochure a disposizione (nel senso che ve la scaricate gratis!). Ecco il link . E ora il post dell’ammalata.
Sono stati annunciati qualche giorno fa. Telefono, è la signora Maria. Ha un vagone, o quasi, di asparagi bianchi, colti ieri in terreno veneto. Che faccio? Accetto, ne voglio un chilo. E poi quest’idea che poche ore prima erano lì nascosti, al buio, per restare candidi candidi e dopo un giorno già nella mia cucina, inutile dire, mi ha conquistato.
Li ho ritrovati un’oretta fa, di nuovo a casetta, superstite dal traffico e colpita da un raffreddore che solo a dire "mamma" per telefono la mia mi ha detto di mettermi a riposo per la settimana (magari!).
La voglia di una vellutata, stile confortatemi con gli asparagi, è stata immediata.
In attesa di capire se la sottoscritta potrà sostenere domani e dopodomani, lavoro, una settimana regalata in palestra (che fortuna, ehe?) e l’invito a intervista e pasticciamento nella cucina di altri, ho preparato la cena per me e la pupa (più avanzo per Mr B. spargitore di germi).
Non so voi, ma gli asparagi bianchi (di Bassano o non) per me hanno un fascino tutto loro (io credo sia proprio per il loro giocare a nascondino con la luce).
Le mie prime vellutate a base di asparagi, in realtà, sono state verdi, le bianche sono arrivate dopo qualche anno in terra tedesca. Poi da qualche tempo ho scoperto i rosa (di Mezzago) e prometto racconto.
Complice il bianco mi pare che questi turioni mi piacciano il doppio. Alice per il momento sembra non avere grosse preferenze, di certo è più propensa a servirsene in vellutata, a meno che non le si sottoponga solo la punta (ha capito tutto dalla vita, almeno in cucina).
Agli asparagi della signora Maria si sono unite le uova della signora B., quella che rifornisce l’aliciotta da allevamenti rigorosamente a terra, terra, superfree.
La tradizione raccomanda da Bassano in giù (e pure in sù) il connubio asparagi e uova. E siccome la sottoscritta si sente moltoooo ammalata l’uovo è finito nel padellino alla Bismarck (uno che i rinforzi da corazzata li ha sempre amati).
L’impiattamento è stato difficoltoso, della serie le cose non vengono mai come te l’immagini. L’uovo dura in equilibrio giusto per fare "oh!" (non solo della pupa) e poi naufraga, non proprio dolcemente, nel mare bianco "asparagino".
Gli asparagi ricchi di potassio, calcio, fosforo e acido folico sono indicati per formato nove mesi. Da evitare invece, ma lo sapete, l’uovo alla Bismarck (fino ai 12 mesi), eventualmente potete aggiungere sotto l’anno il solo tuorlo sodo e sbriciolato.
Il consiglio per mamma e papà? Accompagnare vellutata e uovo con burro all’erba cipollina o prezzemolo.
Ingredienti (per tre)
400 gr di asparagi bianchi circa
3 uova
olio EVO
1 cucchiaino di maizena
(eventuale burro all’erba cipollina, pepe e sale per mamma e papà)
Procedimento
Pulite gli asparagi, pelandoli (toglierete la parte più esterna). Metteteli in acqua con acqua abbondante, lasciando fuori le punte (usate una pentola alta). Fate ammorbidire, quindi riprendete, frullate con parte dell’acqua di cottura, lasciando da parte qualche punta per decorare. Passate di nuovo in pentola con un cucchiaino di olio e maizena (per addensare). Mescolate (eventualmente togliete la vellutata per il bebè e condite quella per mamma&papà). Preparate l’uovo (se sotto l’anno fatelo sodo ed usate poi solo il tuorlo). Mettete poco olio (o un pezzetto di burro, sopra l’anno) e cuocete le uova (a occhio di bue).
Servite la vellutata con l’uovo caldo, caldo. Io ci sto per tuffare il crostone di pane con burro all’erba cipollina, l’aliciotta cucchiaino e mano, chissà che non risorga in fretta:-). Buon appetito!