da miralda | 17 Set 2010 | 12-18 mesi, Il Cucchiaino di Mamma e Papà, Winterzauber
Quando ci ho affondato il Cucchiaino mi sono ritrovata bambina, mi è parso di sentire forte il sapore di quelle corse, di quella felicità di sporcarsi e ritrovarsi chiazzati, mani, lingua e naso. E poi ho sentito l’autunno (lo so, l’ho già detto, manca ancora qualche giorno) intenso come il profumo dell’uva fragola.
Ed è strano, molto strano, perché di solito mi porto l’estate dietro, quasi che tenendola stretta possa farla durare di più. E quest’anno è stato tutto il contrario. Saranno state le nuvole dell’estate, sarà stata l’uva, sarà che ho passato un paio di giorni a lavorare sul Natale, sfornando biscotti e scrivendo di Santa Klaus e dintorni. Bè per me è già autunno e poco ci manca che senta pure le sante feste vicine (e di queste nei prossimi giorni mi devo assssolutamenteee disintossicare che non è cosa buona:-)).
Ho aspettato un anno, un intero anno di cimentarmi col sugo di uva fragola. L’idea mi è stata messa in testa da una di voi (Elisabetta, mi riferisco proprio a te) che me ne ha parlato nei commenti più di una volta. E devo dire che mi era venuta una gran curiosità.
Se penso budino non è che abbia ricordi di "alta cucina", certo penso alla mia infanzia che mia madre (bravissima in tante cose ma non in cucina:-)) di preparazioni pomeridiane in bustina non me ne ha mai fatte mancare (se legge, mi spara!). E i budini parevano perseguitarmi: pomeriggi di studio dalle amiche, e la mamma di casa che propinava? Bè budino.
Bene, cancellate tutto e fate rewind sul budino di uva fragola: è un’altra cosa. C’è l’infanzia dentro, ma quella che sa di pergolati, campagna e lingua colorata da mostrare (e su questo confesso di aver ingaggiato gara con la pupa al suo rientro dall’asilo con riprovazione di Mr B.).
Dunque questa è la prima delle ricette dove ho utilizzato il mosto "stellare" e di quella la preparazione ve la andate a vedere qui.
Per la preparazione del budino mi sono affidata alla ricetta che mi aveva segnalato Elisabetta, anche se ammetto che non ho resistito e un paio di modifiche le ho fatte.
Durante la cottura dell’uva non ho resistito e ci ho aggiunto una piccola stecca di vaniglia, mentre ho preferito sostituire alla farina la maizena (che mi pare più neutra come sapore finale).
Il bello della ricetta? Facile da fare, bè ci vuole un po’ di tempo a sgranare gli acini e poi schiacciare ma se vi ci mettete con un pupo vi assicuro passa più in fretta.
Il formato? Dall’anno in su è perfetto per la merenda di metà pomeriggio e non solo:-).
Ingredienti
400 ml di mosto di uva fragola
2-3 cucchiai di maizena
1 cucchiaino di zucchero di canna
Procedimento
Mettete il mosto in una pentola e stemperate la maizena, aggiungete il cucchiaino di zucchero di canna. Fate scaldare a fuoco dolce fino a bollore. Lasciate raffreddare e poi riempite delle ciotole o stampini. A riposo per qualche ora e poi via col cucchiaino:-)
da miralda | 17 Set 2010 | Senza categoria
Oggi la cucina è chiusa, in attesa dei frutti della “vendemmia” e questa è una comunicazione di servizio, con accluso invito. E come ogni invito che si rispetti c’è un quando e un cosa. Il 21 settembre, a Milano, passerò un’oretta a parlare di mamme e blog, pupi e i-generation con tre amiche virtuali. E in questo senso saranno soprattutto loro a parlare visto che la sottoscritta si è giusto divertita a mandare gli inviti, ha il compito di porre domande e agevolare la chiacchierata.
Quando ho messo online il Cucchiaino devo confessare che mi si è aperto un universo. Per passione conoscevo diversi foodblog ma ero totalmente nuova alle mammeblogger, per di più ho sempre pensato il Cucchiaino molto in bilico fra i due mondi, nè food nè mommy: l’angolo mio e della pupa.
In breve tempo ho capito che le mammeblogger sono un vero e proprio esercito, in alcuni casi “della salvezza”, considerata la capacità di aggregare, fare “rete” e offrire spazi dove le mamme, magari non così digitalizzate, possono incontrarsi, scambiarsi consigli e trovare, perché no, conforto.
E’ stato con piacere che ho accettato di partecipare e parlare con persone che finora erano solo presenze “virtuali”, ognuna con una sua storia, personalità e angolo in rete proprio, nè mommy, nè food, ma suo.
E dunque? Chi ci sarà?
Wonderland: mi piace la sua ironia, adoro la sua scrittura e capacità di esprimere spesso sentimenti che condivido come mamma e donna. E poi come lei pure io partirei sempre per il prossimo viaggio.
Valentina di Designperbambini: ci unisce la stessa mania per il design, ammiro il suo saperci fare coi numeri (e lei sa a cosa mi riferisco) e dopo averle presentato il nostro “flat” di Londra via skype sono curiosa di conoscerla di persona.
Sara Dania di Smamma: è la supermmama digitalizzata, sa tutto della rete, ci ha lavorato e quando ho bisogno di un consiglio di solito mi metto in chat e “Sara, disturbo? Puoi scrivere?”:-)
Il quando e dove?
9-30-10.30, Milano, Boscolo Hotel Exedra, corso Matteotti 6.
Chi organizza?
Siamo ospiti di Prenatal che in occasione del lancio della sua nuova immagine, Un nuovo noi, e del suo ePortal ha organizzato una giornata con dibattiti e presentazione della sua collezione. Obiettivo? Aiutare le mamme a fare rete e trovare facilmente risposte alle mille difficoltà quotidiane. E proprio per questo a chiacchierare con noi ci sarà Chris Wilson, che in Prenatal si occupa di E-Commerce.
Non sono una mamma digitale (bè nemmeno la sottoscritta che sarà lì a far domande, lo è così tanto:-)), ma ho tempo e ci vorrei venire.
Come faccio?
Mandate una e-mail a chiara.bianchi@luxury-group.net specificando “Cucchiaino”.
Perché?
Non è questione di statistiche nè di altro, ma ogni blog ha la possibilità di fornire cinque inviti e poi stop:-).
da miralda | 14 Set 2010 | 9-12 mesi, Il Cucchiaino di Mamma e Papà, Winterzauber
Quando l’altra settimana, ancora in viaggio per un weekend di quelli che durano troppo poco, mi è stato annunciato il suo arrivo poco ci mancava che mi prendesse un colpo. Perché di mettermi a fotografare quelle cinque o sei varietà di uva in rotta di cuffia proprio non mi garbava. Aggiungeteci il vento e la pioggia (siamo dalle mie parti, vedi valpadana, una settimana fa) e soprattutto un caricatore di macchina che dopo affannosa ricerca ho scoperto dimenticato sull’isola. E’ bastato sentire il profumo di quel cesto di uve di vigneto (bè nel senso che erano state recuperate dalle parti di Treviso da chi con quelle di solito ci fa il vino) per cambiare idea.
Ho sentito l’uva fragola, l’Isabella, nera e poi quella bianca e completamente conquistata ho capito che ero pronta all’autunno.
Lo so, direte, mica è il 21, eppure oggi mi ha preso quella mia malinconia di fine estate, che sa di luce tiepida, profumo di marmellata e suoni che si fanno più lievi. Da ragazzina sentivo questo passaggio di stagione in maniera più forte di qualsiasi altro.
Non era solo la tristezza del fine vacanze, o la corsa ai compiti che dovevo terminare (sempre in ritardo, sempre nella mia vita) o tutti quei "farò e sarò" che ancora oggi metto in fila, ma erano quelle pedalate pomeridiane dove avvertivo l’aria, la luce e i profumi tutti mutati e non vedevo l’ora di cominciare a calpestare le foglie secche e raccoglierle tra le pagine del prossimo libro.
Ho fotografato e fotografato e fotografato un sacco di uva (come da richiesta del gentil donatore di cesta) nella bora che tirava sul mio terrazzo (e non sono di Trieste).
Qualche acino, sparso senza ordine in cerchio, si è pure divertito a creare colli alla Modigliani (grazie alla matita di Miss Cia).
Quindi nell’ebbrezza ho aperto la "vendemmia":-).
Bè proprio tale non la definirei, giusto una "pigiatura" e cucina monotematica.
La cosa divertente? La pupa, senza dubbio. Tornata dai primi giorni di asilo, è stata totalmente coinvolta nel progetto e da buona manovalanza ha fatto entusiasta. E confesso che senza di lei a sgranare e poi schiacciare tutta quell’uva sarebbe stato un gran pacco, ma così tutto è cambiato.
E se l’anno passato l’uva era "quella che rimane", quest’anno ha il sapore del mosto, mio e di Alice.
Formato? 10-12 mesi.
Perché fare il mosto con un pupo? Fatelo e capirete. E poi iniziate a contare le stelle.
piesse: caso mai qualcuno non l’avesse inteso ci saranno giusto quelle quattro, cinque ricette a base di uva.
Ingredienti
1 chilo di uva fragola
1 pezzetto di stecca di vaniglia
Procedimento
Lavate e sgranate i chicchi d’uva. Metteteli in una pentola con la stecca di vaniglia. Cuocete a fuoco basso fino a quando gli acini si sfalderanno. Nel caso aggiungete un paio di cucchiai di acqua. Prendete un colino abbastanza ampio (o un passaverdura) e schiacciate l’uva ricavando il succo. Lasciate riposare qualche ora e poi fatene l’uso che preferite (tornate a trovarci se non avete alcuna idea:-)).
da miralda | 09 Set 2010 | 9-12 mesi, Estate
Ricapitoliamo, è una settimana lunga, anzi lunghissima, dove necessito ad ogni folata di nuova richiesta, impegno o "mi manca latte e yogurt" (la base della colazione della pupa) di agenda alla mano. In questo turbinio la preparazione della cena necessita di qualche trucchetto. Della serie fast con piccolo effetto surprise. Gioco al camuffamento? Mai e poi mai, si tratta di stimolare la fantasia. In questo caso a pois che solo a nominarli avevo vinto due punti con l’aliciotta.
Al mercato ho trovato (credo) gli ultimi fagiolini di stagione. Dopo avere spuntato e lavato, ho cotto dolcemente con patate, e qualche fogliolina di basilico. Perché mi piaceva il richiamo a patate, fagiolini e pesto di memoria ligure (che io confesso metto anche sulla pizza quando me la faccio by home, per la precisione con crescenza).
E dato poi che c’era una pupa da soddisfare e il tutto poteva parere fin troppo essenziale, munita di formina mi (ci, in realtà) siamo messe a ritagliare i pois con prosciutto cotto. Le verdure sono state passate con cucchiaino di olio evo (e un pizzico di sale) e poi la crema è finita in scodella con dei punti rosa, rosa. Per finire prezzemolo riccio, giusto a far compagnia. E’ stato così che i fagiolini, una volta a strisce, questa volta si sono chiazzati con effetto pink.
La pappa o vellutata, vedete voi, è perfetta per bebè formato nove mesi (oltre che per la nostra cena di stasera), ricordate di scegliere prosciutto cotto senza polifosfati ed eventualmente invece dei pois tritate tutto (prosciutto compreso) se ci sono difficoltà a masticare.
Potete utilizzare i fagiolini fin dal settimo mese, sono infatti leggeri, ricchi di fibre e vitamine.
La ricetta? Bè giusto gli ingredienti (segnalo per un bebè, se volete fare per tre, triplicate le quantità).
40 gr di fagiolini boby
1 patatina
basilico, prezzemolo e sale (dopo l’anno)
30 gr di prosciutto cotto
olio extravergine d’oliva
(eventuale cucchiaino di parmigiano)
da miralda | 07 Set 2010 | 12-18 mesi, Estate, Il Cucchiaino di Mamma e Papà
La ricetta se ne stava lì poverina e dimenticata, tra gli appunti dell’agendina, piccola e nera, dove finisce tutto quello che gironzola nella mia mente o quasi. La fari, quella no, visto che a più riprese ci siamo cimentate con la pupa nella preparazione. Dopotutto il gioco è facile e indolore: si mischia la farina con acqua e poco più. Mi ha ricordato la fariricettina un’amica con pupo formato un anno, alle prese con una dieta da "without", almeno per il momento:-). Della serie niente uova, niente formaggio e sale, giustamente, poco poco.
Qui siamo in quei casi dove la sottoscritta già era affascinata dal nome: farifrittata, con quella doppia "f e r" che a farlo dire dall’aliciotta già guadagnava due punti. Scoperto il mondo delle "fari" ho sperimentato: dalla frittata sono arrivata al tortino, anche se l’effetto sottile rimane il mio preferito (sarà che mi ricorda la farinata che adoro).
I vantaggi? Potete somministrare senza problemi a soggetti allergici a glutine, uova e latticini, che detta così pare una di quelle cose senza un sacco di cose che "figurati come sono":-). E per i non allergici, mamma&papà compresi, un pieno di proteine vegetali.
E come ogni giurin giuretta che si rispetti ecco qua il procedimento per la mamma del pupo "smile" con la quale ( e qui siamo alla comunicazione di servizio) il Cucchiaino inizierà a collaborare coi suoi cucinamenti. E sì perché Giulia ha creato un‘associazione a misura di mammache per noi che abitiamo in "campagna" (leggi fuori Milano) e una novità.
Io lì mi divertirò a cucinare con le mamme (dallo svezzamento, of course), un po’ come faccio sul blog e sulle riviste dove mi dedico al bla, bla, bla:-) (che dopotutto sono giornalista mica chef). Il nome del corso? Facciamo la pappa. Bè tutto il resto dovrebbe essere sul sito dell’associazione, caso mai foste anche voi delle "nostre campagne".
La fari è formato un anno o poco più, dipende poi chiaramente da quello che ci andate ad aggiungere. Alla pupa piace la versione con le zucchine e menta, almeno per questa stagione. Per i pupi più piccoli preferite la cottura in forno.
Ingredienti
150 gr di farina di ceci
2 zucchine
olio extravergine d’oliva
menta
qualche fettina di cipollotto
sale (dopo l’anno) o gomasio
acqua
Procedimento
Stemperate la farina con acqua: regolatevi in modo da non avere un composto denso, altrimenti la vostra farifrittata tenderà troppo all’effetto "so di ceci, tanto". Diciamo che con 150 gr di farina dovrete metterci almeno 300-400 ml di acqua. Lasciate riposare (potete aggiungere un pizzico di sale o del gomasio). Nel frattempo tagliate le zucchine a pezzetti piccoli, passate in padella con un cucchiaio di olio e il cipollotto, rosolate dolcemente (eventualmente bagnate con qualche cucchiaio di acqua) per una decina di minuti, profumate con la menta. A questo punto potete aggiungere la miscela di farina direttamente in padella o fare come alice&moi. Ungete poco poco delle tegliette da mini quiche, mettete un cucchiaio di zucchine e poi il composto di ceci, giusto per coprire le verdure (non fatele troppo alte). Passate in forno caldo (circa 170°) per una ventina di minuti.