Di rose, mare e compleanno

Sto guardando il mare mentre scrivo, la luce è piena, come lo può essere di inverno da queste parti, un cielo terso e azzurro che sa di vento. E’ una giornata come non si trovano dove vivo, quando capita è caso raro e fai subito paragoni con altri posti, come questo sull’isola. E’ la giornata del mio compleanno che solo a dirlo mi sembra strano, anche se gli gli auguri sono cominciati ad arrivare dal mattino a ricordare e mettere in fila (anche gli anni:-)). Quando sei bambino aspetti il compleanno in maniera assoluta, una gioia e una conta che non ti sta sulle dita, nella mente. Perché il tempo è ora, sfocato nel passato, difficile da raffigurare. E’ l’incanto dell’infanzia. Ora il compleanno è il privilegio di una giornata quasi qualunque, da trascorrere con chi ami. O almeno per me è questo.

Quest’anno ho faticato come non mai a rendermi conto del suo arrivo, la testa è distratta da mille pensieri, l’anno appena passato è stato speciale per tanti motivi e per il fisico la solita irrequitezza ed energia di calarsi in mille progetti è in questo momento, ammetto, impraticabile. Godo di quello che ho, della pupa che canta e balla in riva al mare, soffiando sulle bolle di sapone, di Lui che lancia il pane ai gabbiani. E di lei, che deve arrivare e fa capriole e sfarfallii nella pancia.

 

Confesso che stamattina, molto presto, ho pensato di fare un dolce, ma alla fine la giornata ha avuto il sopravvento, e ho finito per ordinare una torta a base di agrumi (è il leit motiv del periodo) e crema pasticcera. 

E il tortino in foto? Ovvio, l’ho fatto io, ma qualche settimana fa, utlizzando gli avanzi fotografici di mini Kugelhupf cucinati per altri. 

Un paio erano cresciuti troppo e per le foto non andavano e al momento ho pensato quindi di tagliarli, come fossero una mini tortina stellata, spalmarci una crema di cioccolato, profumata dal succo di arancia, e rifinire con petali di rosa acquistati durante il viaggio a Parigi.

Oggi ho subito pensato che sarebbero stati perfetti per mio compleanno, ma qui sarebbe stato impraticabile prepararli (ho giusto una tortiera in questa cucina e nulla altro:-)).

La ricetta. Si adatta a bimbi di 18-24 mesi, perché sono molto morbidi, evitando la crema di cioccolato e spalmandoci, ad esempio, una confettura di frutta (magari anche fresca!).

I petali, ovviamenti, lasceteli a me per questa giornata di compleanno:-))

 

Ingredienti (per 6 mini tortine)
150 g di farina manitoba
50 g di farina 00
50 g di zucchero
1 cucchiaio di miele agli agrumi 
1 uovo
50 g di burro
1/2 bicchiere di latte e 1/2 bicchiere di succo d’arancia fresco
1/2 bustina di lievito di birra secco
scorzetta di limone non trattato
confettura o crema di cioccolato fondente per guarnire
 
Procedimento
Mescolate in una planetaria o a mano con frusta e cucchiaio di legno il latte, appena riscaldato dove avrete sciolto il miele, il burro a temperatura ambiente, lo zucchero e la scorza di limone.
Unite all’impasto, quando omogeneo, l’uovo e il succo d’arancia, quindi le due farine nelle quali avete stemperate il lievito secco. Sbattete e mescolate: l’impasto sarà pronto quando si arrotolerà attorno al gancio della planetaria o comunque sarà morbido ed elastico.
Mettete a lievitare in un luogo tiepido per un paio d’ore. Riprendete l’impasto, dividetelo in piccole porzioni e con queste riempite per due terzi pirottini o stampini. Lasciate lievitare ancora per una quarantina di minuti. Nel caso utilizzate pirottini di carta, posizionateli in uno stampo da cake o muffin così da essere più sicuri della tenuta.

 

Riscaldate il forno a 180° e cuocete i vostri mini pandorini per 20-30 minuti: la superficie dovrà dorarsi leggermente, nel caso copritela con carta da forno o alluminio per evitare che diventi troppo scura.
Sfornate e una volta tiepidi decorate la superficie.

 

 

 

Chicchi di melagrana in insalata

Sono giorni che devo scrivere, non fosse altro per regalare Nino e libro. Ma con la pupa a casa,  le merende e gli aperitivi natalizi con gli amici, giusto quelle due scadenze lavorative che non posso non rispettare, ho faticato a riaprire il blog. Bene, oggi ci sono e scandalosamente in ritardo (ma io sono una ritardataria dopotutto:-)) annuncio che Random ha decretato il commento 18 come vincitore (aspetto da Diletta indirizzo per l’invio!). Io li avrei premiati tutti!

Al di là di assegnazioni etc, è stato un vero regalo per me scorrere i vostri desideri. E’ vero i desideri dovrebbero rimanere segreti, custoditi come tesori, eppure leggere i commenti e condividere è come sentire più vicine persone lontane,  è come se si aprissero altri mondi e non ci fossimo solo noi, ma mille voci che soffiano leggere. Chissà magari anche  voi a leggere degli altri ha fatto questa sensazione, così magica e positiva. Grazie:-)

 

La ricetta. Sta diventando il tormentone di questo inverno a casa nostra, tanto che lui, mentre preparavo per una cena con amici l’altra sera, ha annuito quasi sconsolato all’ennesimo: "Prendi un paio di finocchi e li affetti con la mandolina?". 

Per la sottoscritta sono un po’ come le carote grattugiate alla prima panza.

Alla fine è naturale: è inverno, impazzisco per gli agrumi (non chiedetemi quanti mandarini sono in grado di mangiare in una giornata) e ho bisogno di qualcosa di leggero e rinfrescante. Ebbene il finocchio è fantastico e per di più appassiona anche Alice, soprattutto a crudo, in unione con arance e kiwi (ne ho un intero cesto raccolto dal nonno due mesetti fa e giunti da qualche settimana a maturazione, ovviamente per lei dieci volte più buoni di ogni altro kiwi). 

 

Senza contare che, per la serie in gravidanza mangia tante verdure e attenzione, superattenzione a calorie e zuccheri (come il mio ginecologo ripete ogni volta), sì il finocchio ha dopotutto il suo fascino:-).

Se come me avete qualcuno che si diverte a fare pirolette nella vostra pancia abbinatelo a succo di melagrana, ricco di acido folico, fondamentale per prevenire patologie del feto (come ad esempio la spina bifida)

E cosa non meno interessante, a sostegno della mia insalata, è un articolo apparso ieri in prima pagina del Corsera (qui forse riuscite a leggerlo se vi interessa) legato a un libro che voglio leggere, "Origins" di Annie Murphy Paul. In estrema sintesi noi siamo anche quello che nostra madre mangia, come dire che il gusto nasce in pancia.

 

Divagazioni a parte, ma nemmeno tanto che questo post rientra nelle ricette per le panze, ecco qui ingredienti e preparazione (ovviamente semplicissima!).

Per tre persone, prendete un paio di finocchi teneri, un cespo di belga, 2 arance, 2 kiwi, 1 melagrana, olio extravergine d’oliva, sale.

Aprite la melagrana e spremetene il succo utilizzando un cucchiaino o semplicemente uno spremiagrumi. Unitelo (circa mezzo bicchiere) a tre cucchiai abbondanti di olio extravergine d’oliva e un pizzico di sale, emulsionate il tutto con una forchettina o un mini frustino.

Lavate i finocchi e affettateli finemente con una mandolina giapponese, otterrete delle fettine fini e leggere (delicious!!). Lavate la belga e affettatela con un coltello, pelate le arance a vivo, eliminando le parti bianche con cura e tagliatele a cubetti. Pelate i kiwi e tagliate a fettine sottili.

Mescolate tutto, frutta e verdure e condite con l’emulsione di olio e melagrana.

Piesse: attenzione può originare assuefazioni nelle donne con panza proprio come il cioccolato:-)

Pops di panettone, ovvero stelle per il nuovo anno!

La sensazione a fine anno è sempre un po’ la stessa: ci arrivo quasi incredula, come avessi trattenuto tanto il fiato, i mesi che ormai paiono correre al pari di gazzelle e io dietro. Non ho mai amato quell’entusiasmo agitato per l’anno nuovo in arrivo, credo per il mio pessimismo latente, però negli ultimi anni mi sono impegnata a guardarmi indietro con più consapevolezza, a non credere che il nuovo debba per forza realizzare tutto ciò che il vecchio ha dimenticato. Il passato alla fine ha valore in se stesso, più o meno positivo, e quello che verrà è soprattutto un’opportunità, non una lotteria. Un po’ come quando si parte per un viaggio. 

E’ chiaro poi ci sono i desideri, simili a queste stelline da mordere, uno dopo l’altro.

Quest’anno mi ha portato tanto, ammetto che, colpa del mio carattere, sono già qui a pensare a nuove corse. Ma sono io, impossibile fare e dire diversamente. 

Alcuni di voi hanno lasciato i propri desideri, almeno uno, due post fa, è bello leggerli e pensare che li avete condivisi con il Cucchiaino (a proposito avete tempo fino alla mezza del 31 per vincere il nostro regalo:-)). Mi piace perché alla fine il libro e questo blog, nato per caso, in un momento in cui ero in difficile equilibrio, mi hanno dato tanto ed è anche grazie a voi, che ci seguite e leggete.

Giusto per dire che la fortuna di questo 2011 è merito anche vostro:-)

 

Non so bene cosa augurarmi per il nuovo anno, anzi no. Vorrei che tutto pur mutando continuasse ad assomigliarmi. E voi?

La ricetta. L’ho testata oggi per il tè in vista del Capodanno. 

E’ un’ottima soluzione per consumare pandoro e panettone in eccesso, ma anche un modo per accendere in tavola tanti desideri. E cosa non poco importante è estremamente semplice da preparare.

Due accortezze, comprese work in progress. Le fette che tagliate dal dolce devono essere belle spesse (anche 3-4 cm), in modo da sostenere il peso del cioccolato e munitevi di una spatolina per spalamare e limare bene:-) 

Ovvio io ho scelto di ritagliare con forma a stella, ma potete scegliere anche dei facili, facili cubotti belli spessi.

Come si fa? Panettone o pandoro, cioccolato fondente, un goccio di panna fresca, eventuale cucchiaino di glucosio liquido, fiocchi di zucchero e frutta candita per decorare, bastoncini di legno.

Tagliate il dolce a fette belle spesse e ritagliatele della forma preferita. Sciogliete a bagnomaria circa 100 gr di cioccolato fondente, con un cucchiaio di panna fresca e un cucchiaino di glucosio liquido (che potete anche omettere, serve a lucidare di più il cioccolato).

Infilzate le stelle (o altro) nel bastoncino e spalmate col cioccolato fuso, fate aderire a una delle due superfici (o entrambe) le decorazioni di zucchero e la frutta candita. Fate asciugare al fresco per una buona mezz’ora. 

Un caldo brulè e un felice Natale!

 

 

Qui siamo di corsa, immagino di non essere la sola. Ultimi pacchetti finiti, ma ancora biglietti da timbrare e pasticciare con la pupa, e poi scrivere, latte, carota e biscotto da preparare per Santa Klaus e Rudolph, e sì, i tagliolini da impastare per stasera (ma ho due validi aiuti:-)). Però non potevo proprio non augurare a tutti una magica attesa e un felice Natale! E giusto per lasciare una piccola idea per le prossime sere (che oramai oggi mi sa che è tardi, sarete ben altrove) e pomeriggi con gli amici la ricetta del brulè homemade, perfetto per i pupi ma anche per la sottoscritta (e tutte quelle con panza al seguito).

E se poi qualcuno si lamenta e pretende qualcosa di più forte vi basterà aggiungere rum o grappa al succo, o eliminare il lato non alcolico e usare un buon vino rosso:-)

 

Ingredienti (per 3-4)

1 l ( o quasi) di succo di mela o infuso alla mela
1 stecca di cannella
2-3 chiodi di garofano
1 stella d’anice

una manciata di uvetta
mandorle a lamelle
scorza di arancia bio

qualche fettina di mela

 
Procedimento

Mettete a bollire il succo di mela (o l’infuso di mela preparato precedentemente come fosse un tè, addolcito con un cucchiaino di zucchero) insieme alle spezie, la scorza di arancia e le fettine di mela. Lasciate andare sul fuoco per una decina di minuti circa, spegnete e, dopo aver unito l’uvetta e le mandorle, servite in tazza o grossi bicchieri con un cucchiaino lungo.

 

Il regalo del Cucchiaino

In questi giorni sono parecchio stanca, come al solito tutto corre troppo veloce: vorrei godermi un po’ di più il periodo (gli ultimi giorni prima di Natale sono sempre speciali) e soprattutto la fine di un anno che ha significato tanto. In termini di lavoro e realizzazione di sogni con l’uscita de Il Cucchiaino. E di novità e nuove attese, con questa pupa che non smette di farsi sentire e sfarfalellare ormai molto energicamente nella mia pancia.

Proprio per questo ho voluto che ci fosse un regalo, anzi due regali, speciali per qualcuno di voi.

Ho coinvolto Miss Cia, che oltre che disegnare, fotografare e giocare con me in cucina, crea pupi che cambiano ogni volta, unici e irripetibili.

Per me, per lei e anche per chi ha lavorato con noi sul progetto libro (dal webguru Edo alla Gallucci Editore) è un modo per condividere questa fine 2011 con i lettori del blog e, beh, ovviamente augurare un 2012 altrettanto frizzante.

 

Veniamo ai regali. C’è il libro, per chi ancora non l’ha acquistato oppure l’ha regalato o semplicemente ne vorrebbe proprio due copie:-). E c’è Nino, il pupo cucchiaino, nato il 19 dicembre, come recita la sua carta d’identità, caratteristica di tutti i pupi che nascono dalla fantasia e dalle mani di Miss Cia. 

Non chiamatelo giveaway, ma proprio regalo con cui cominciare, insieme a noi, il 2012. 

Cosa dovete fare? Mi è piaciuto un sacco come avete commentato il giveaway Groupon (a proposito sotto i vincitori), vorrei che faceste qualcosa di smile qui.

Un sacco di desideri, pensieri e sogni per il 2012, un po’ come se Nino potesse diventare il vostro portafortuna, da tenere stretto, per soffiare sul nuovo anno. Soffiate, soffiate, soffiate forte:-)

Fino a quando? Il 31 dicembre, naturalmente!

 

E ora i vincitori del giveaway. 

Random ha decretato i numeri:

14-11-6

Corrispondenti a: Marina- Alessandra – Tania

Aspetto le vostre mail a info@ilcucchiainodialice.it per inviarvi il vostro voucher!

 

 

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