Le polpette alle lenticchie di Miss Lea

Dalla frequenza con cui aggiorno il Cucchiaino parrebbe che la sottoscritta non cucini nulla o quasi. Invece, eccetto quei giorni in cui lavoro su altro ed emigro in città, sono totalmente reclusa nella cucina di casa (in attesa fervida che fra qualche mese abbia maggior spazio vitale in quella nuova!).

Tra ricette-video e ricette-foto (linguaggio quasi cifrato dei pasticciamenti attuali con Miss Cia). Delle prime potete vedere qui il numero zero (ecco, la prima di una serie lunga 40 puntate:-)), e prometto di parlarvene presto con una chicca girata da Miss Cia, delle seconde spero esca un nuovo "figlio" da coccolare entro Natale:-)).

Nel frattempo, tra cene combinate con avanzi sconclusionati della giornata e l’avvicinarsi del primo compleanno della leoncina di casa (manca una settimana! e sono nel panico totale), ogni tanto capita che da un hamburger veggie per qualcun altro escano delle fantastiche polpettine per la Miss di casa.

Poi, ovvio, piacciono anche al resto dei componenti della famiglia, soprattutto intingolate in salsine al profumo di cumino e yogurt (vedi l’Aliciotta) e ne rimangono quasi nulla per la pappa del giorno dopo.

Ultimamente sto producendo tantissime tipologie di polpette di svariato genere, a volte totalmente veggie altre con pesce in bastoncini o combinazioni di verdure di stagione. Buonissime quelle alla zucca e formaggio (in versione adulta con ‘nduja) o ai broccoli e cavolfiore. Leggere quelle ai legumi, in primis alle lenticchie. 

Sto facendo anche un uso smodato delle patate dolci, la stagione è favorevole e danno un tocco morbido e vellutato sia nelle pappe di Lea sia in contrasto con sale, pepe e rosmarino come chips al forno. Tanto, in questo caso, da rifarle nel giro di due giorni (con la benedizione di Lui).

 

Lea poi si sta trafsormando in una piccola gourmet affamata e deliziata da ogni tipo di assaggio. Fantastico vederla scoprire ogni cosa!

Per le polpettine di Lea ho combinato 200 g di lenticchie (sia decorticate sia nere siciliane),  stufate con cipollotto, aglio e semi di finocchio, 1 patata dolce 1 patata bianca, cucinate al vapore e quindi passate nello schiacciapatate.

Ho mescolato per bene il tutto aiutandomi con 30 g circa di farina, ho ammorbidito con un paio di cucchiai di yogurt greco e ho formato le polpettine. Le ho passate in un mix di farina fioretto e semi misti, quindi le ho appoggiate su carta da forno e bagnate con un filo di olio extravergine d’oliva. Infine le ho cucinate in forno (girandole due o tre volte) per 15 minuti.

A parte ho preparato una salsina a base di yogurt greco, mescolando quest’ultimo con un cucchiaino di olio extravergine d’oliva, un cucchiaino di succod i limone e un cucchiaino di semi di cumino.

Perfette per l’ora dell’aperitivo sia nostra sia della pupetta che ha molto gradito pasticciare e mangiucchiare a mano libera!

 

 

 

E’ carnevale, mascherina!

C’è un costume verde smeraldo, di voile leggero e svolazzante. Due ali, per correre in alto e un cestino, di rami di quercia antica, per raccogliere a piene mani la polvere di fata. E c’è una bimba, cinque anni e un piccolo pezzetto, che non vede l’ora di diventare qualcun altro.

E poi ci sono due orecchie, criniere di sole e terra per la leoncina di casa. Uhm, lei non credo ne capisca molto, ma pare adorare quei fili di lana morbidi da strofinarsi addosso e mangiucchiare. 

C’è poi una mascherina, rosso scarlatto, per la ragazza di casa che sogna ogni giorno di trasformarsi e trasformare, dopottutto i regni di tanto, tanto lontano a volte sono così vicini:-)

Per noi è Carnevale da domani, prima qui, poi là e poi ancora di là. Per le strade, nelle stelle e nelle manciate di colore francobollo lanciati fino al cielo. 

Oggi, tra una torta da rifare per lavoro (sigh, sigh…) e un’altra infornata nuovamente si sono infilate queste mascherine per il mio Cucchiaino!

L’impasto è leggero, leggero, di farina di mais fioretto (di quella fine, fine), olio e succo di arancia. Poco zucchero. E le mani ad impastare con quei gesti che ti riconcialino la giornata.

Per decorare ho utilizzato "gocce di sole", una delizia acquistata un mesetto fa al mercato Viaduckt di Zurigo: si tratta di semi di girasole ricoperti di cioccolato.

Un’alternativa alle solite caramelline al cioccolato colorate:-)

Per tante mascherine fate come noi:

150 g di farina di mais fioretto
100 g di farina 00
70 g di zucchero
il succo di arancia di buone dimensioni
1 tuorlo d’uovo
120 ml di olio di semi di girasole

1 cucchiaino di bicarbonato
confetti di cioccolato

Mescolate il tuorlo d’uovo con lo zucchero, aggiungete l’olio e il succo di arancia, quindi unite le due farine setacciate con il bicarbonato. 
Impastate a mano fino a ottenere una palla morbida ma compatta. Rivestite con della pellicola e trasferite in frigo per una buona mezz’ora. Riprendete l’impasto, stendetelo su carta da forno e ritagliate le mascherine. Decorate coi confettie  cuocete in forno preriscaldato a 175° per 10 minuti circa.

 

 

Spaghetti spaziali e cavoli rapa

Potrei dire del tempo che corre troppo veloce (ma è vero, mica è una scusa) o dei troppi impegni arrivati tutti insieme (bene, mai lamentarsi del troppo lavoro:-)), oppure di qualche giorno sull’isola giusto per ricordarsi che alla fine anche se gli anni passano vale sempre la pena festeggiare. Potrei dire di tanto ma alla fine quando qualche minuto fa ho aperto il blog, rimandando la pausa pranzo, ho pensato che proprio, ma proprio non si poteva più guardare un post che brindava all’anno vecchio e a quello nuovo.

Quindi scrivo. Veloce, giusto per non perdere traccia dei nostri pasticciamenti nella vita che va più rapida ormai dei miei pensieri:-).

Parliamo di cavoli, di rape e di una ricetta da fare a quattro mani (che Alice si è divertita rendendosi utile alla causa familiare "metti il piatto in tavola":-)).

L’idea di partenza non è mia. Mesi fa avevo visto una foto dove il solito wustel veniva reinventato in una veste creativa: tagliato a fettine e infilzato con gli spaghetti. A prova di bambino, di quelli duri e puri che la fame non sanno bene cosa sia. 

Noi di wustel ne consumiamo pochi. Per Alice è un piatto che si collega con i monti, dell’Alto Adige soprattutto. 

Qauclhe settimana fa però andavo di fretta: nel frigorifero avevo ancora dei wustel e dei cavoli rapa acquistati a inizio dicembre durante un weekend a Zurigo, a trovare zii e cuginetti. Mi è venuta in mente quella foto. E ho messo Alice al lavoro. Un modo per stare insieme mentre preparavo la cena. Mamma e figlia (ormai sempre più brava, devo ammetterlo).

Ho tagliato i wustel a tocchetti e Alice ha spezzato degli spaghettini e li ha infilati nelle fette: parevano degli oggetti spaziali.

Dal primo esperimento ne sono nati altri (bisogno di dirlo?:-)) con tocchetti di prosciutto cotto tirolese e persino salmone (vedete qui). Il tutto mai semplicemente bollito ma inserito in basi di verdura passata. 

Col wustel, visto il contesto molto "germanico" ho abbinato dei cavoli rapa (in tedesco li chiamano Kohlrabi) acquistati al mercato Viaduckt di Zurigo, posto da segnarsi se siete da quelle parti: direi molto "svizzero" e interessante soprattutto per la location (un vero e proprio viadotto ferroviario) più che per il mercato stesso (ecco niente di paragonabile al Borough di Londra:-).

 

 

La ricetta.

Per smorzare il gusto da rapa ci ho aggiunto metà mela e una patata e ho utilizzato due o tre cucchiai di vellutata per Lea (10 mesi). Ottimo!

Ingredienti (per 3+ un bebè)

3 cavoli rapa

1 patata

1/2 mela

cipollotto

2 wustel tipo wiener o una fetta di prosciutto cotto tirolese (o Praga) tagliato a un cm di altezza

una manciata di spaghettini (circa 50 g)

olio extravergine d’oliva

sale, cumino

 

Procedimento

Pelate il cavolo rapa e la patata, sbucciate la mela. Tagliate tutto a tocchetti, lasciate stufare un cipollotto affettato sottilmente con un cucchiaio di olio extravergine e unite le verdure e la mela. Rabboccate con acqua tiepida e lasciate cuocere lentamente fino a quando risulteranno morbide. Passate al mixer. A questo punto io ho tolto un mestolo per Lea e ho aggiustato il resto con sale e un cucchiaio di cumino. 

Con Alice ho preparato gli spaghetti. Ho tagliato i wustel a tocchetti e li ho fatti saltare in padella per un minuto con un cucchiaio di olio. Li ho quindi ripresi, fatti raffreddare per qualche minuto. Abbiamo spezzato gli spaghettini (lunghezza di circa 3-4 cm) e li abbiamo infilati nei pezzi di wustel. 

Ho fatto cuocere gli spaghetti nella vellutata di rapa e srevite ben calda. 

Happy new year!

Non so bene come andrà l’anno nuovo, per il momento sto ancora cercando di tenere la traccia di quello che finisce oggi. E ringraziando di essere sopravvissuta (che con due pupe, un lavoro mai interrotto e diversi progetti nella testa non è sempre facile:-)). Però ci sono, e seppur molto stanca, un po’ nervosetta e irrequieta dopotutto sono ancora io. La me che conosco o quasi. Vorrei fare, essere di più (soprattutto per le mie figlie, lol) e correre e tanto altro ma come dicevo non è proprio la cosa più semplice in questo momento. Guardo la mia famiglia, quella che danza intorno a me e cresce e ride e dopotutto, ecco, sono felice. 

Non so bene che anno nuovo augurarmi o augurarci… o forse sì. Felice, of course, pieno di sorprese (piacevoli:-)), fortunato ma soprattutto spensierato, non sempre, ma almeno qualche volta. Un po’ come quando eravamo bambini e sapevamo di avere tutto il meglio nelle nostre mani, come non ci fosse un domani. E non fosse importante contare i giorni ma viverli.

Happy New Year!

E caso mai aveste un pupo con voi, e voleste qualcosa di caldo, profumato e per nulla alcolico, ecco il nostro glogg!

Ingredienti

1/2 litro di succo di mela

il succo di un’arancia fresca

2 bicchieri di succo di ribes (o lampone)

1 scorza d’arancia

3 cucchiai di frutti rossi canditi

1 cucchiaino di mix di spezie (cannella, chiodi di garofano, anice stellato, zenzero)

 

Mescolate il succo di mela con quello di arancia e ribes e aggiungete i frutti rossi, il mix di spezie e la scorzetta d’arancia. Lasciate riposare in frigo per qualche ora (o tutta la notte). Riprendete il tutto, mettete sul fuoco e scaldate. Servite caldo con un lungo cucchiaio per pescare i frutti:-)

 

I segnaposto per Natale, dolci!

Sono alle prese con una settimana difficile. Dopo il weekend via, a metà strada fra vacanza e lavoro (vedete qui il risultato, caso mai aveste bisogno di qualche idea per le vacanze), non era ancora lunedì che la varicella era piombata tra noi. Fortunatamente in una forma tutta sua sulla nuova highlander di casa: niente febbre, umore pimpante (della pupa, ovvio) ed energia da vendere (alla sottoscritta e anche a qualche altra poveretta:-)). Nel frattempo la sottoscritta tanto lavoro, una notte insonne, il telefono ko e i litigi con il corriere di turno (non riesco ancora a capire come sia possibile avere un pacco in consegna da un certo corriere ormai da un mese).  

E il Natale? Per ora fatico a capacitarmi che possa arrivare fra una manciata di giorni, anche perché siamo in attesa: della varicella di Lea. E qui pare funzioni un po’ come per le nevicate: previsioni incerte e tendenziose. 

 

 

Ieri ho impastato, giusto come forma di pallina antistress: pizza, focaccine e panini dolci. Quelli a forma di albero, scarpone e stella da schierare sulla tavola della vigilia. 

 

Buoni, morbidi e confortevoli per la colazione della mattina (ma qui, hanno avuto successo pure a merenda o come sbocconcellamento di passaggio).

L’idea di base è abbastanza smeplice, una sorta di panino brioché, con l’aggiunta di profumi e spezie che ricordino il periodo: succo di mandarino, scorzette candite di arancia fatte in casa, mirtilli rossi secchi, cannella, chiodi di garofano, zenzero e anice stellato.

Per la scorzetta d’arancia ho utilizzato un metodo veloce: ho bollito le scorze pelate a vivo e tagliate a stricse in acqua, sostituendo il liquido per tre volte. Ho quindi rimesso nel pentolino con un bel cucchiaio di zucchero e u bicchierino di acqua e fatto cucinare fino a quando il liquido si è consumato. Ho quindi fatto raffreddare e ritagliato a cubetti.

I panini invece.

Ingredienti

250 g di farina manitoba

150 g di farina 00

1 bustina di lievito secco

1 uovo

100 ml di succo di mandarino

50-70 ml di latte

un pizzico di sale

70 g di burro

90 g di zucchero

una manciata di arancia candita

una manciata di mirtilli rossi disidratati

un mix di spezie: cannella, anice, stellato, zenzero chiodi di garofano

zucchero a velo

 

Procedimento

Mescolate le due farine con il lievito, aggiungete lo zucchero, un pizzico di sale, le spezie, il burro a temperatura ambiente, aggiungete quindi l’uovo, il succo di mandarino e parte del latte tiepido. Lavorate il composto e se risultasse troppo secco unite ancora un paio di cucchiai di latte o acqua tiepidi.

Mettete a lievitare pe run paio d’ore in una ciotola coperta con un panno umido in ambiente caldo. Riprendete quindi l’impasto e unite i mirtilli e le scorze d’arancia. Lavorate a mano e formate delle palline. Ritagliate la palline con le formine o riempite degli stampi di forma natalizia con l’impasto facendo attenzione a non riempire troppo nè in altezza nè in ampiezza.

Rimettete a lievitare per 30-45 minuti. Spennellate con del latte e cuocete in forno caldo a 180° per 20-30 minuti.

Spolverate con zucchero a velo o ricoprire con glassa bianca a base di zucchero a velo e succo di mandarino.
Perfetti anche come segnaposto sulla tavola della Vigilia:-)