Comunicazione di servizio. In tanti vi starete affannando alla ricerca di centri estivi e similari.  Gli amici di Pagine Baby  hanno preparato una brochure a disposizione (nel senso che ve la scaricate gratis!). Ecco il link .  E ora il post dell’ammalata.
Sono stati annunciati qualche giorno fa. Telefono, è la signora Maria. Ha un vagone, o quasi, di asparagi bianchi, colti ieri in terreno veneto. Che faccio? Accetto, ne voglio un chilo. E poi quest’idea che poche ore prima erano lì nascosti, al buio, per restare candidi candidi e dopo un giorno già nella mia cucina, inutile dire, mi ha conquistato.

Li ho ritrovati un’oretta fa, di nuovo a casetta, superstite dal traffico e colpita da un raffreddore che solo a dire "mamma" per telefono la mia mi ha detto di mettermi a riposo per la settimana (magari!). 
La voglia di una vellutata, stile confortatemi con gli asparagi, è stata immediata.

In attesa di capire se la sottoscritta potrà sostenere domani e dopodomani, lavoro, una settimana regalata in palestra (che fortuna, ehe?) e l’invito a intervista e pasticciamento nella cucina di altri, ho preparato la cena per me e la pupa (più avanzo per Mr B. spargitore di germi).

Non so voi, ma gli asparagi bianchi (di Bassano o non) per me hanno un fascino tutto loro (io credo sia proprio per il loro giocare a nascondino con la luce).

Le mie prime vellutate a base di asparagi, in realtà, sono state verdi, le bianche sono arrivate dopo qualche anno in terra tedesca. Poi da qualche tempo ho scoperto i rosa (di Mezzago) e prometto racconto.
Complice il bianco mi pare che questi turioni mi piacciano il doppio. Alice per il momento sembra non avere grosse preferenze, di certo è più propensa a servirsene in vellutata, a meno che non le si sottoponga solo la punta (ha capito tutto dalla vita, almeno in cucina).

 

Agli asparagi della signora Maria si sono unite le uova della signora B., quella che rifornisce l’aliciotta da allevamenti rigorosamente a terra, terra, superfree.

La tradizione raccomanda da Bassano in giù (e pure in sù) il connubio asparagi e uova. E siccome la sottoscritta si sente moltoooo ammalata l’uovo è finito nel padellino alla Bismarck (uno che i rinforzi da corazzata li ha sempre amati). 

L’impiattamento è stato difficoltoso, della serie le cose non vengono mai come te l’immagini. L’uovo dura in equilibrio giusto per fare "oh!" (non solo della pupa) e poi naufraga, non proprio dolcemente, nel mare bianco "asparagino".

Gli asparagi ricchi di potassio, calcio, fosforo e acido folico sono indicati per formato nove mesi. Da evitare invece, ma lo sapete, l’uovo alla Bismarck (fino ai 12 mesi), eventualmente potete aggiungere sotto l’anno il solo tuorlo sodo e sbriciolato.

Il consiglio per mamma e papà? Accompagnare vellutata e uovo con burro all’erba cipollina o prezzemolo.

Ingredienti (per tre)

400 gr di asparagi bianchi circa
3 uova
olio EVO

1 cucchiaino di maizena

(eventuale burro all’erba cipollina, pepe e sale per mamma e papà)

Procedimento

Pulite gli asparagi, pelandoli (toglierete la parte più esterna). Metteteli in acqua con acqua abbondante, lasciando fuori le punte (usate una pentola alta). Fate ammorbidire, quindi riprendete, frullate con parte dell’acqua di cottura, lasciando da parte qualche punta per decorare. Passate di nuovo in pentola con un cucchiaino di olio e maizena (per addensare). Mescolate (eventualmente togliete la vellutata per il bebè e condite quella per mamma&papà). Preparate l’uovo (se sotto l’anno fatelo sodo ed usate poi solo il tuorlo). Mettete poco olio (o un pezzetto di burro, sopra l’anno) e cuocete le uova (a occhio di bue). 

Servite la vellutata con l’uovo caldo, caldo. Io ci sto per tuffare il crostone di pane con burro all’erba cipollina, l’aliciotta cucchiaino e mano, chissà che non risorga in fretta:-). Buon appetito!