Sarebbe bello poter gironzolare tutti i santi weekend al Borough Market, causa divieto di Mr B. capita che la spesa la sottoscritta la faccia su e giù per la via principale. Una sorta di discesa, nel senso che il tragitto è piatto, piatto, ma la scelta del dove va dal più nobile (e decisamente costoso) Whole Foods al popolare Tesco con la tappa purgatoriale di Marks&Spencer.
Inutile dire dove vorrebbe cadere la mia scelta. Doveroso aggiungere che posso considerarmi una shopping addict nevrotica e poco, pochissimo abituale. Della serie difficile poter appiopparmi una categoria. Se questo era chiaro per tutto quello che concerne abbigliamento e arredamento, decisamente devo farci entrare pure il cibo, almeno qui a Londra.
Siete alla ricerca di bio? Volete sapere, ma proprio sapere che le vostre pastinache sono di Mr Paul, coltivatore da tre generazioni e appassionato di tuberi? E’ facile che tra uno scaffale di zucchine del Sud Africa e barbabietole british, vi venga spiegato tutto per filo e per segno sia all’inferno sia al paradiso. Questa cosa, lo ammetto, mi fa impazzire nel senso che mi spinge all’acquisto. Grazie al cielo c’è pupi che scalpita e distrae e vuole immancabilmente toccare.
Poi capita che oltre al packaging, oltre al racconto con tanto di foto a chilometri zero, si aggiunga il consiglio, della serie "suvvia non penserai di comprare le solite radici, i soliti banali tuberi?". Bellezza guarda avanti e per oggi scegli le radici. Locali e squisitamente british.
E che volete faccia una ragazza di campagna con bebè al seguito in paradiso? Si lascia incantare. Nel carrellino ballerino (è nelle mani di pupi) finiscono in bell’ordine: barbabietola di Mr Ken, cavolo rapa di Mr Patrick, pastinache di Mrs Helen (ecco di queste ne avevo prese anche al Borough), patata dolce di fattoria non precisata ma sempre british e giusto due topinambur.
Poi succede che girato l’angolo, in totale overdose di bio british, adocchi noddle alla soba. E siccome mi piace giocare e le unioni strambe mi divertono, ecco che i classici spaghetti japp finiscono in un ragù vegano british. Tornata a casetta ho aggiunto una manciata di ceci e giusto una carota. A suggellare tofu.
La pupa era al suo primo assaggio di soba, complice il ragù è stato un successo. Un po’ come i pizzoccheri, anche gli spaghetti di soba sono fatti con il grano saraceno, indi perfetti per chi deve tenersi lontano dal glutine.
Tenete conto che il ragù (magari passato e senza cipollotto) va d’accordo col 9 mesi, mentre gli spaghetti sono da rimandare fin dopo l’anno per il formato. In alternativa potete optare per ragù di verdure e crema di grano saraceno per la pappa inizio svezzamento oppure per pastina integrale.
piesse: a proposito di radici, pastinache (lo so da noi è quasi impossibile trovarne), barbabietole, cavolo rapa (non confondete con il sedano!) e carote sono ricchi di vitamine C, potassio, ferro e magnesio. Perfette per ‘sto tempo inglese pioggia costante.
Ingredienti (per pupi&moi)
80 gr di soba
1 cavolo rapa
1 carotina
1 pastinaca
1/2 fette di barbabietola
1 manciata di ceci lessati
1/2 patata dolce
cipollotto o due/tre fettine di porro
olio EVO
40 gr di tofu
erbe per profumare (io ho usato timo al limone)
(sale)
Procedimento
Pulite le verdure (lavate, pelate e grattate). Tagliate a pezzetti piccoli piccoli.
Mettete in padella del cipollotto affettato (o porro) e le erbe (che poi potete pure eliminare) con un cucchiaino di olio. Aggiungete le verdure, girate e bagnate con acqua tiepida o brodo vegetale. A metà cottura unite i ceci. Verso la fine il tofu a pezzetti.
Intanto cuocete i noddle (di solito vanno fatti bollire per 4-5 minuti). Condite gli spaghetti con il ragù. Nel caso invece abbiate formato 9 mesi, passate le verdure (eventualmente fate a meno di cipollotto e cavolo rapa), diluite con brodo e amalgamate con un paio di crema di grano saraceno oppure con pastina integrale (che potete, aggiungendo brodo, anche cucinare insieme al mix di verdure). Finite con qualche pezzettino di tofu.
Stupendo questo primo!
A
Stupendo questo primo!
A trovarle qui le patate dolci… recentemente per miracolo ho trovato delle pastinache…ultime della stagione presso azienda bio….che fa la consegna di verdure a domicilio, (classico weekly box inglese)…ma ora mi tocca aspettare next year!
Ed invece lì la pastinaca la trovi ovunque…ed anche altri ortaggi che qui ….nada….swede, turnips… ufff…mi mancano quei mercati!!!
sì le pastinache sono veramente comuni così
come le carote rosso lampone o giallo canarino, bè il sedano rapa e le rape invece sono comuni anche da noi in questa stagione, qui ho trovato ecco facilmente anche il cavolo rapa (verde liscio fuori e bianco dentro).
Che bella ‘sta cosa delle verdure bio a domicilio, mi mandi il link? Da me c’è un mercato bio del venerdì (dove per intenderci ci trovi i contadini della zona) ma questa cosa che mi dici tu mi intriga un sacco…
soba
tutti questi tuberi non li trovo proprio qui da noi però… questa soba mni intriga moltissimo (come leggerai dal nome sono celiaca)
ma è proprio 100% saraceno? dove si trova? è buona?
con le pastinache fai fatica ma le altre verdure dovresti
trovarle abbastanza facilmente:-)
La soba: nei negozi di alimentari asiatici (magari japp) o negozi di prodotti naturali trovi facilmente, probabilmente ora la vendono anche nei supermercati un po’ forniti e wide world oriented. La composizione ne trovi sia 100% grano saraceno, sia 80% saraceno e resto frumento. La prima per far sì che renda bene dovresti bollirla, freddarla, riportare ad ebollizione e rifreddarla
Aaaaaaaaaaah ecco!
Bollirle, freddarle, ribolirle, rifreddarle! Io le ho cotte una ed una sola volta ed è venuta fuori una pappetta infame – e poi le cose molli le odio, quindi… ma quando parli di bollirle per quanto tempo bisognerebbe farlo? perché rimangano mangiabili per una che mangia la pasta *veramente* al dente?
in realtà devi usare questo procedimento
solo con la versione 100% grano saraceno proprio perché non essendoci glutine la pasta fa più fatica a tenere: niente sale nell’acqua e pochi, pochi minuti. Se invece utilizzi l’80% non ci sono problemi, fai come con i soliti spaghetti (giusto 5 minuti massimo). La mia ha tenuto splendidamente, tutto il tempo per far la foto (e ti assicuro che ci ho messo un po’ con Alice che assicurava ad ogni scatto l’effetto ballerino) e poi fino all’ultimo boccone della pupa:-)