Il regalo del Cucchiaino

In questi giorni sono parecchio stanca, come al solito tutto corre troppo veloce: vorrei godermi un po’ di più il periodo (gli ultimi giorni prima di Natale sono sempre speciali) e soprattutto la fine di un anno che ha significato tanto. In termini di lavoro e realizzazione di sogni con l’uscita de Il Cucchiaino. E di novità e nuove attese, con questa pupa che non smette di farsi sentire e sfarfalellare ormai molto energicamente nella mia pancia.

Proprio per questo ho voluto che ci fosse un regalo, anzi due regali, speciali per qualcuno di voi.

Ho coinvolto Miss Cia, che oltre che disegnare, fotografare e giocare con me in cucina, crea pupi che cambiano ogni volta, unici e irripetibili.

Per me, per lei e anche per chi ha lavorato con noi sul progetto libro (dal webguru Edo alla Gallucci Editore) è un modo per condividere questa fine 2011 con i lettori del blog e, beh, ovviamente augurare un 2012 altrettanto frizzante.

 

Veniamo ai regali. C’è il libro, per chi ancora non l’ha acquistato oppure l’ha regalato o semplicemente ne vorrebbe proprio due copie:-). E c’è Nino, il pupo cucchiaino, nato il 19 dicembre, come recita la sua carta d’identità, caratteristica di tutti i pupi che nascono dalla fantasia e dalle mani di Miss Cia. 

Non chiamatelo giveaway, ma proprio regalo con cui cominciare, insieme a noi, il 2012. 

Cosa dovete fare? Mi è piaciuto un sacco come avete commentato il giveaway Groupon (a proposito sotto i vincitori), vorrei che faceste qualcosa di smile qui.

Un sacco di desideri, pensieri e sogni per il 2012, un po’ come se Nino potesse diventare il vostro portafortuna, da tenere stretto, per soffiare sul nuovo anno. Soffiate, soffiate, soffiate forte:-)

Fino a quando? Il 31 dicembre, naturalmente!

 

E ora i vincitori del giveaway. 

Random ha decretato i numeri:

14-11-6

Corrispondenti a: Marina- Alessandra – Tania

Aspetto le vostre mail a info@ilcucchiainodialice.it per inviarvi il vostro voucher!

 

 

6

 

Si mangia, si appende all’albero e si regala:-)

Che dalle parti del Cucchiaino si adori il cioccolato fondente dal 60% in su, lo sapete. E’ amore incondizionato da parte mia, della pupa e di Lui. Della serie quando ci regalano del cioccolato al latte è un dramma per lo smaltimento. Beh, vi sarete anche accorti che non ospito spesso brand&co sul blog, anzi direi che è capitato forse mai, o quasi:-). A Caffarel, dopo averci pensato, non ho saputo dire di no. Credo per via di quell’uovo di Pasqua, in velo arancione, regalatomi anni e anni fa da Lui. Ovvio, al cioccolato superfondente. Ecco perché oggi, il fiocco di neve, ben panciuto al cioccolato, è il 21 del Calendario dell’Avvento, firmato Caffarel.

L’idea in realtà è a metà strada tra qualcosa da mangiare, qualcosa da regalare e qualcosa da appendere, al nostro albero di Natale. Ho cominciato a prendere questa strada a settembre, quando ho creato le prima ricette per un servizio natalizio (sì natalizio:-)) per Kids (la rivista). E ho continuato qui e , corsi di cucina a base di biscotti e bambini compresi, con mamme che chiedevano affascinate dove poter procurarsi timbrini, sfere e bustine.

Ho giocato coi timbrini natalizi, ho riempito sfere trasparenti e le ho sospese con filo rosso di lana. Ho coinvolto Miss Cia in una pazza idea di Calendario dell’Avvento e ho aggiunto segnaposto da mangiare nella lista "pranzo-Natale".

Che volete, è il Natale!

Per la ricetta del biscotto ho variato la combinazione proposta ai corsi coi bambini, aggiungendo scorza di arancia bio e cannella (che per me sono due ingredineti supernatalizi!). Nel mezzo ci è finita la crema di cioccolato, e in superficie glassa bianca e ancora cioccolato.

Capitolo a parte: la formina. Ho cercato per settimane uno stampino da biscotti a fiocco di neve, bene ho trovato questo che in corso d’opera si è rivelato una maledizione, nel senso che era troppo snodato e non andava proprio d’accordo con il fanatismo perfezionista della sottoscritta. Compito per il 2012 cercare uno stampino a fiocco di neve preciso, preciso.

La ricetta, eccezione cioccolato, è perfetta dai 12-18 mesi in su, per la parte ciocco aspettate i 24-36.

Ingredienti

100 g di farina 00

150 g di farina di riso

90 g di burro
1 uovo e 1 tuorlo (o lo stesso peso in panna fresca)

90 g di zucchero molto fine o a velo (oppure 60 g di zucchero e due cucchiai di mile agli agrumi)

scorza d’arancia bio

1 cucchiaino di cannella

circa 100 g di cioccolato fondente

zucchero a velo e succo di limone per la glassa

Più: palle sferiche apribili, filo di lana, etichetta e pennarello colorato

 

Procedimento

Mescolate il burro a temperatura ambiente con lo zucchero (o zucchero e miele)fino ad amalgamare per bene il tutto, unite quindi le uova (o la panna), mescolate. Ora le farine, la cannella e la scorza di arancia. Dovete ottenere una palla morbida ma compatta. Lasciate riposare in frigo per mezz’ora. Riprendete l’impasto, stendete, e ritagliate i biscotti della forma preferita a circa 1 cm di altezza. Praticate un piccolo foro nella parte superiore per poi infilare il filo di lana o la cordicina.

Cuocete in forno per 10 minuti circa a 175°.

Lasciate raffreddare i biscotti, sciogliete il cioccolato a bagnomaria, eventualmente aggiungendo un cucchiaino di glucosio liquido se disponibile (lo renderà più lucido). Spalmate la crema di cioccolato su un biscotto con una spatolina senza esagerare. Sovrapponete un secondo biscotto facendo combaciare la superficie. Lasciate acsiugare per 15 minuti circa. 

Preparate la glassa: lavorate 100 g di zucchero a velo con un cucchiaino di succo di limone, e circa due cucchiaini di acqua. Dovrà risultare nè troppo densa nè troppo liquida. Inserite la glassa in una siringa da pasticceria e disegnate sopra il biscotto, ad esempio sottolineando i bordi o aggiungendo occhi, sorriso se si tratta di forme umane. Qua e là puntinate con la crema di cioccolato.

Lasciate asciugare per una mezz’oretta. Quindi passate il filo tra i due fori, eventualmente aiutatevi con un ago, facendo attenzione a non sforzare troppo (rischio rottura dell’opera!).

Inserite il biscotto nella sfera e passate poi il filo tra i due fori, richiudete, aggiungete eventuale etichetta con nome e voilà il vostro "regalomangereccioappendiabete".

Zuppa di porri in pagnotta

Confesso che oggi sto pagando la stanchezza accumulata macinando chilometri a piedi nella ville lumière. E beh, ho capito come mai non ho adocchiato nessuna pancia aggirarsi fra la Gioconda e e le ninfee al d’Orsay. Comunque, me la son voluta:-). Nel frattempo ho riaperto il blog e mi sono accorta che era proprio ora di riparlare di cucina, dopotutto questo è il Cucchiaino. Mi sono venuti in soccorso un chilo e più di porri di Cervere (ve li ricordate? ci sono persino sul libro), recuperati dal nonno dell’Aliciotta in Piemonte. 

Dato che avevo voglia di qualcosa di coccoloso e molto invernale che mi ricordasse la montagna e la neve che non c’è, ho deciso per una zuppa, dal sapore lievemente dolciastro e, come sto facendo spesso in questo periodo, ho aggiunto una patata americana. Niente piatto però, troppo banale. Sempre in tema di montagna è da un po’ che volevo sperimentare la zuppa in pagnotta, assaggiata un paio di anni fa in Svizzera. Detto, quasi fatto.

Da un pensiero all’altro, la pagnotta è diventata un pane alla zucca, giusto perché trovo che questa ci stia alla grande con i porri e mi piaceva si potessero richiamare così, dal contenuto al contenitore.

A proposito, per chi se li fosse persi, i porri lunghisssssimiiii di Cervere. Anche se ormai non superano più Alice in altezza:-) 

Ho voluto utilizzare un mix di farine e cereali che avevo da questo inizio di autunno in dispensa (era ora!) per un effetto rustico, rustico. 

Il risultato? Di sicuro effetto, c’è la sorpresa (almeno la faccia di Alice mentre scoperchiava il cappello era parecchio entusiasta) e la coccola della zuppa calda, calda, resa densa dal pane che assorbe tutto intorno. E l’opportunità di sbocconcellare a piccoli pezzetti la pagnotta, una volta che si è cominciato a eliminare parte del contenuto:-)

Ho preparato le pagnotte con Alice e ci siamo divertite a dare una forma buffa alla copertura: una sorta di fiore, dove lei ha voluto aggiungere un similpistillo o pon pon. Very lovely:-), perfette da preparare coi pupi.

piesse: vi ricordo che avete tempo fino a martedì per vincere un pezzettino di "esprimi il tuo desiderio, un aiuto da Il Cucchiaino", ovvero giveaway&dintorni:-)

La ricetta del pane 

 

Ingredienti

500 g di diverse farine (integrale, ai cereali, manitoba)
300 g di zucca cotta al vapore e schiacciata

15 g di lievito di birra secco
sale
1 cucchiaio di olio e 1 di latte (o acqua)

zucchero
 

Procedimento

Mescolate le farine con il lievito, un cucchiaino di zucchero, aggiungete la purea di zucca e avviate la planetaria. Unite l’olio e bagnate con l’acqua tiepida o il latte in cui avete sciolto un cucchiaino abbondante di sale e continuate a mescolare fino a ottenere una palla morbida ma ben compatta. Ponete a lievitare per un paio d’ore in lugo tipiedo. Riprendete l’impasto e formate delle piccole pagnotte, nella parte superiore ponete una piccola porzione di impasto alla quale potete dare forma di fiore con uno stampino. Lasciate nuovamente lievitare per un’oretta. Riprendete, spennellate con del latte e cuocete in forno caldo, per 15 minuti a 210°, quindi abbassate a 190° per altri 20-25 minuti. 

 

Ora la zuppa.

Ingredienti (per 3)

3 porri di Cervere (o 4-5 di quelli abituali, più corti)
1 patata
1 patata dolce
olio extravergine d’oliva

sale

brodo vegetale (o acqua tiepida)

latteria o toma a scaglie

 

Procedimento

Lavate i porri ed eliminate la parte finale più dura e il primo rivestimento esterno, pelate le patate. Tagliate le patate a piccoli tocchetti e affettate i porri. Passate in una pentola con un cucchiaio di olio e lasciate stufare per qualche minuto, quindi rabboccate con il brodo o dell’acqua tiepida. Portate a cottura, aggiustate di sale.

Ora prendete le pagnotte: tagliate la parte superiore a livello orizzontale, facendo attenzione che non si rompa. Svuotate l’interno della pagnotta.  Potete utilizzare parte delle briciole di pane, vi basterà rosolarle in padella o passarle sotto il grill per renderle croccanti e usarle come finitura della zuppa.

Riempite le pagnotte di zuppa, grattuggiate il formaggio, aggiungete una manciata di briciole croccanti e servite.

 

Non chiamiamole fughe. Ma regali:-)

 

Sono quasi in partenza. Sì, ok, mi separano tre giorni, quattro articoli da scrivere, un servizio fotografico con Miss Cia, assolutisssimamente l’albero da decorare e la lettera per Santa Klaus da scrivere con la pupa, un’intervista radiofonica intorno a Il Cucchiaino pare in serata (se siete on air provate a sintonizzarvi su Radio Rai 2, alle 20 circa) e ovviamente il trolley da preparare. E la guida foodie del Cavoletto da consultare. Per Parigi. In due. Perché di tanto in tanto, anche se passano mesi, a volte anni, bisogna ricordarsi che siamo anche due, oltre che tre, o quattro… E dato che ho deciso di farmi un regalo, ho pensato pure a voi. 

Ok, di solito non sono un’amante dei giveaway, o meglio faccio estrema fatica a starci dietro. Tanto che da quando c’è il blog mi è riuscito di organizzarne uno, solo uno, con in palio due grembiulini Cucchiainomade. Però questa volta ho deciso che l’occasione poteva essere quella giusta. Perché sono una mamma perennemente coinvolta in mille interessi altri.
Sono convinta che l’amore per mia figlia abbia trasformato la mia vita ma che questa continui e debba continuare ad assomigliarmi. Pena la perdita di me stessa e una persona molto meno soddisfatta.
Dopo averci pensato e ripensato ho deciso che un weekend a Parigi non era una fuga piuttosto un’opportunità. E nel piccolo ogni giorno è possibile concedersi momenti per se stessi, anzi si dovrebbe. E’ un modo, sono convinta, per tornare migliori dai propri figli, per non perdere quello che si è stati e si è. 

E allora, direte? Bene, il giveaway di inizio dicembre (della serie aspettatevene un secondo:-)) mette in palio per tre lettrici/lettori tre coupon da 20 euro ciascuno da spendere per una delle centinaia di offerte che ogni giorno pubblica Groupon (sì, sono una fanatica delle offerte in rete…). 

Lo so, poi ci dovete mettere il resto, ma il mio vorrebbe giusto essere lo spunto, la scelta sta poi a voi.
Viaggio, cena, cinema, trattamento benessere, un tacco 12 o teatro. O anche un corso di cucina da fare in coppia o con pupo al seguito, as you like:-).

 

Cosa dovete fare? Avete tempo fino al 19 dicembre per lasciare un commento su questo post, dicendo in poche parole che cosa vi manca e cosa vorreste fare. Ricordate di lasciare il vostro nome o profilo facebook e completare il campo con la vostra mail nell’inserire il commento.
I tre vincitori saranno estratti a Random fra tutti quelli che hanno partecipato.

 

Ovvio, se avete voglia, condividete il giveaway su Facebook, Twitter, blog se c’è o con la vostra migliore amica:-).

 

 

piesse. Approfitto del post, per condividere almeno le immagini della presentazione presso la libreria Il Delfino di Pavia (grazie a Cristina per l’ospitalità!). Inciso: io sono quella con la panza…

 

Felice di aver incontrato tante mamme e pupi!

 

 

Il Cucchiaino: sabato a Pavia

 

Post, mini post che è più un memo per tutti quelli che abitano a Pavia e dintorni.

Sabato 3 dicembre (sì fra due giorni due!), ore 17, presentazione de Il Cucchiaino presso la libreria Il Delfino, piazza della Vittoria 11, Pavia, in collaborazione con l’associazione Athena. Elisa Califano leggerà alcune parti del libro, mentre io ne parlerò con Cristina Scalabrini, mamma e fondatrice di Athena.  Vi aspetto!

L’autunno in un vasetto: “mahlabia alla pera”, ovvero budino di riso

Da due giorni, su richiesta della pupa, il tragitto verso l’asilo viene fatto sulle note di Jingle Bells and White Christmas (versione Diana Krall, ebbene sì). 

Il mio cervello, colpa di ricette, parole messe insieme per altri e un paio di corsi di cucina su biscotti&albero di Natale per bambini, è completamente proiettato a dicembre. Ed è così credo ormai da dieci giorni, se escludo la sensazione spaesata di infornare dolci&co natalizi a settembre (vedete qui). 

Bene, non mi piace. Perché sono di quelli che adorano il Natale, la magia dell’inverno e il total white, ma al momento giusto. Della serie aspettiamo il primo dicembre per vestirci a festa.

Oggi voglio dire che dopotutto è ancora autunno.

Lo so, è quell’autunno ormai quasi finito: lo vedi dagli alberi poco vestiti, dalle foglie secche tendenti al marrone e poco multicolor e dall’aria che "frizza", come fosse già inverno. Però è autunno. L’ho ripetuto ad Alice, che domanda e ridomanda delle stagioni, facendone una matassa improvvisata, con dei prima e quando improbabili.
Presa da questo pensiero, ho deciso di mettere l’autunno in un vasetto, che profuma d’Oriente e di sapori fruttati di stagione.

Nella vita di solito non amo i "se" e i "ma", nelle storie sì. I "Se" aprono un’infinita serie di possibilità, non di rimorsi o recriminazioni.  sa di poesia e parole che possiamo unire, una dopo l’altra, in un’atmosfera incantata.

Come nel caso del "Se una mattina d’inverno" o come in questo "Se d’autunno…". Per noi, me e Alice, è diventata la storia da raccontare questo pomeriggio, cucchiaino dopo cucchiaino, per arrivare fino a giovedì, quando schierato il calendario dell’avvento coi suoi biscotti (più tardi si impasta!) cominceremo a contare i giorni verso il 25.

 

La ricetta. Il "mahalabia" è di origine egiziana, o comunque mediorientale, nella preparazione originale c’è anche essenza di rosa. Io ho modificato unendo dei semi di vaniglia e un cucchiaino di farina di mandorle. E ho poi passato semplicemente delle pere Williams con una goccia di limone.

 

Perfetta per gli intolleranti al glutine!

 

Ingredienti (per tre vasetti)

1 tazza di latte vaccino (o di riso)

1 cucchiaio abbondante di farina di riso

2 cucchiai scarsi di zucchero

1 cucchiaio di farina di mandorle

stecca di vaniglia

2 pere Williams

succo di limone

 

Procedimento

Superfacile. Stemperate la farina con lo zucchero, aggiungete qualche cucchiaio di latte e mescolate con la frusta, evitando i grumi. Unite il resto di farina e zucchero, farina di mandorle e mescolate, finite con il resto del latte e ponete sul fuoco basso. Continuate a mescolare, fino a quando si addensa, quindi unite i semi di mezza stecca di vaniglia e girate. Passate in vasetti rimpiendo per due terzi e lasciate riposare per un’oretta almeno. Frullate un paio di pere, lavate e sbucciate, con un cucchiaino di succo di limone.  Aggiungete al budino di riso e servite.