da miralda | 14 Dic 2011 | 18-24 mesi, Il Cucchiaino di Mamma e Papà, Winterzauber
Confesso che oggi sto pagando la stanchezza accumulata macinando chilometri a piedi nella ville lumière. E beh, ho capito come mai non ho adocchiato nessuna pancia aggirarsi fra la Gioconda e e le ninfee al d’Orsay. Comunque, me la son voluta:-). Nel frattempo ho riaperto il blog e mi sono accorta che era proprio ora di riparlare di cucina, dopotutto questo è il Cucchiaino. Mi sono venuti in soccorso un chilo e più di porri di Cervere (ve li ricordate? ci sono persino sul libro), recuperati dal nonno dell’Aliciotta in Piemonte.
Dato che avevo voglia di qualcosa di coccoloso e molto invernale che mi ricordasse la montagna e la neve che non c’è, ho deciso per una zuppa, dal sapore lievemente dolciastro e, come sto facendo spesso in questo periodo, ho aggiunto una patata americana. Niente piatto però, troppo banale. Sempre in tema di montagna è da un po’ che volevo sperimentare la zuppa in pagnotta, assaggiata un paio di anni fa in Svizzera. Detto, quasi fatto.
Da un pensiero all’altro, la pagnotta è diventata un pane alla zucca, giusto perché trovo che questa ci stia alla grande con i porri e mi piaceva si potessero richiamare così, dal contenuto al contenitore.
A proposito, per chi se li fosse persi, i porri lunghisssssimiiii di Cervere. Anche se ormai non superano più Alice in altezza:-)
Ho voluto utilizzare un mix di farine e cereali che avevo da questo inizio di autunno in dispensa (era ora!) per un effetto rustico, rustico.
Il risultato? Di sicuro effetto, c’è la sorpresa (almeno la faccia di Alice mentre scoperchiava il cappello era parecchio entusiasta) e la coccola della zuppa calda, calda, resa densa dal pane che assorbe tutto intorno. E l’opportunità di sbocconcellare a piccoli pezzetti la pagnotta, una volta che si è cominciato a eliminare parte del contenuto:-)
Ho preparato le pagnotte con Alice e ci siamo divertite a dare una forma buffa alla copertura: una sorta di fiore, dove lei ha voluto aggiungere un similpistillo o pon pon. Very lovely:-), perfette da preparare coi pupi.
piesse: vi ricordo che avete tempo fino a martedì per vincere un pezzettino di "esprimi il tuo desiderio, un aiuto da Il Cucchiaino", ovvero giveaway&dintorni:-)
La ricetta del pane
Ingredienti
500 g di diverse farine (integrale, ai cereali, manitoba)
300 g di zucca cotta al vapore e schiacciata
15 g di lievito di birra secco
sale
1 cucchiaio di olio e 1 di latte (o acqua)
zucchero
Procedimento
Mescolate le farine con il lievito, un cucchiaino di zucchero, aggiungete la purea di zucca e avviate la planetaria. Unite l’olio e bagnate con l’acqua tiepida o il latte in cui avete sciolto un cucchiaino abbondante di sale e continuate a mescolare fino a ottenere una palla morbida ma ben compatta. Ponete a lievitare per un paio d’ore in lugo tipiedo. Riprendete l’impasto e formate delle piccole pagnotte, nella parte superiore ponete una piccola porzione di impasto alla quale potete dare forma di fiore con uno stampino. Lasciate nuovamente lievitare per un’oretta. Riprendete, spennellate con del latte e cuocete in forno caldo, per 15 minuti a 210°, quindi abbassate a 190° per altri 20-25 minuti.
Ora la zuppa.
Ingredienti (per 3)
3 porri di Cervere (o 4-5 di quelli abituali, più corti)
1 patata
1 patata dolce
olio extravergine d’oliva
sale
brodo vegetale (o acqua tiepida)
latteria o toma a scaglie
Procedimento
Lavate i porri ed eliminate la parte finale più dura e il primo rivestimento esterno, pelate le patate. Tagliate le patate a piccoli tocchetti e affettate i porri. Passate in una pentola con un cucchiaio di olio e lasciate stufare per qualche minuto, quindi rabboccate con il brodo o dell’acqua tiepida. Portate a cottura, aggiustate di sale.
Ora prendete le pagnotte: tagliate la parte superiore a livello orizzontale, facendo attenzione che non si rompa. Svuotate l’interno della pagnotta. Potete utilizzare parte delle briciole di pane, vi basterà rosolarle in padella o passarle sotto il grill per renderle croccanti e usarle come finitura della zuppa.
Riempite le pagnotte di zuppa, grattuggiate il formaggio, aggiungete una manciata di briciole croccanti e servite.
da miralda | 07 Dic 2011 | Il Cucchiaino di Mamma e Papà
Sono quasi in partenza. Sì, ok, mi separano tre giorni, quattro articoli da scrivere, un servizio fotografico con Miss Cia, assolutisssimamente l’albero da decorare e la lettera per Santa Klaus da scrivere con la pupa, un’intervista radiofonica intorno a Il Cucchiaino pare in serata (se siete on air provate a sintonizzarvi su Radio Rai 2, alle 20 circa) e ovviamente il trolley da preparare. E la guida foodie del Cavoletto da consultare. Per Parigi. In due. Perché di tanto in tanto, anche se passano mesi, a volte anni, bisogna ricordarsi che siamo anche due, oltre che tre, o quattro… E dato che ho deciso di farmi un regalo, ho pensato pure a voi.
Ok, di solito non sono un’amante dei giveaway, o meglio faccio estrema fatica a starci dietro. Tanto che da quando c’è il blog mi è riuscito di organizzarne uno, solo uno, con in palio due grembiulini Cucchiainomade. Però questa volta ho deciso che l’occasione poteva essere quella giusta. Perché sono una mamma perennemente coinvolta in mille interessi altri.
Sono convinta che l’amore per mia figlia abbia trasformato la mia vita ma che questa continui e debba continuare ad assomigliarmi. Pena la perdita di me stessa e una persona molto meno soddisfatta.
Dopo averci pensato e ripensato ho deciso che un weekend a Parigi non era una fuga piuttosto un’opportunità. E nel piccolo ogni giorno è possibile concedersi momenti per se stessi, anzi si dovrebbe. E’ un modo, sono convinta, per tornare migliori dai propri figli, per non perdere quello che si è stati e si è.
E allora, direte? Bene, il giveaway di inizio dicembre (della serie aspettatevene un secondo:-)) mette in palio per tre lettrici/lettori tre coupon da 20 euro ciascuno da spendere per una delle centinaia di offerte che ogni giorno pubblica Groupon (sì, sono una fanatica delle offerte in rete…).
Lo so, poi ci dovete mettere il resto, ma il mio vorrebbe giusto essere lo spunto, la scelta sta poi a voi.
Viaggio, cena, cinema, trattamento benessere, un tacco 12 o teatro. O anche un corso di cucina da fare in coppia o con pupo al seguito, as you like:-).
Cosa dovete fare? Avete tempo fino al 19 dicembre per lasciare un commento su questo post, dicendo in poche parole che cosa vi manca e cosa vorreste fare. Ricordate di lasciare il vostro nome o profilo facebook e completare il campo con la vostra mail nell’inserire il commento.
I tre vincitori saranno estratti a Random fra tutti quelli che hanno partecipato.
Ovvio, se avete voglia, condividete il giveaway su Facebook, Twitter, blog se c’è o con la vostra migliore amica:-).
piesse. Approfitto del post, per condividere almeno le immagini della presentazione presso la libreria Il Delfino di Pavia (grazie a Cristina per l’ospitalità!). Inciso: io sono quella con la panza…
Felice di aver incontrato tante mamme e pupi!
da miralda | 29 Nov 2011 | 18-24 mesi, Dal Mondo, Il Cucchiaino di Mamma e Papà, Winterzauber
Da due giorni, su richiesta della pupa, il tragitto verso l’asilo viene fatto sulle note di Jingle Bells and White Christmas (versione Diana Krall, ebbene sì).
Il mio cervello, colpa di ricette, parole messe insieme per altri e un paio di corsi di cucina su biscotti&albero di Natale per bambini, è completamente proiettato a dicembre. Ed è così credo ormai da dieci giorni, se escludo la sensazione spaesata di infornare dolci&co natalizi a settembre (vedete qui).
Bene, non mi piace. Perché sono di quelli che adorano il Natale, la magia dell’inverno e il total white, ma al momento giusto. Della serie aspettiamo il primo dicembre per vestirci a festa.
Oggi voglio dire che dopotutto è ancora autunno.
Lo so, è quell’autunno ormai quasi finito: lo vedi dagli alberi poco vestiti, dalle foglie secche tendenti al marrone e poco multicolor e dall’aria che "frizza", come fosse già inverno. Però è autunno. L’ho ripetuto ad Alice, che domanda e ridomanda delle stagioni, facendone una matassa improvvisata, con dei prima e quando improbabili.
Presa da questo pensiero, ho deciso di mettere l’autunno in un vasetto, che profuma d’Oriente e di sapori fruttati di stagione.
Nella vita di solito non amo i "se" e i "ma", nelle storie sì. I "Se" aprono un’infinita serie di possibilità, non di rimorsi o recriminazioni. sa di poesia e parole che possiamo unire, una dopo l’altra, in un’atmosfera incantata.
Come nel caso del "Se una mattina d’inverno" o come in questo "Se d’autunno…". Per noi, me e Alice, è diventata la storia da raccontare questo pomeriggio, cucchiaino dopo cucchiaino, per arrivare fino a giovedì, quando schierato il calendario dell’avvento coi suoi biscotti (più tardi si impasta!) cominceremo a contare i giorni verso il 25.
La ricetta. Il "mahalabia" è di origine egiziana, o comunque mediorientale, nella preparazione originale c’è anche essenza di rosa. Io ho modificato unendo dei semi di vaniglia e un cucchiaino di farina di mandorle. E ho poi passato semplicemente delle pere Williams con una goccia di limone.
Perfetta per gli intolleranti al glutine!
Ingredienti (per tre vasetti)
1 tazza di latte vaccino (o di riso)
1 cucchiaio abbondante di farina di riso
2 cucchiai scarsi di zucchero
1 cucchiaio di farina di mandorle
stecca di vaniglia
2 pere Williams
succo di limone
Procedimento
Superfacile. Stemperate la farina con lo zucchero, aggiungete qualche cucchiaio di latte e mescolate con la frusta, evitando i grumi. Unite il resto di farina e zucchero, farina di mandorle e mescolate, finite con il resto del latte e ponete sul fuoco basso. Continuate a mescolare, fino a quando si addensa, quindi unite i semi di mezza stecca di vaniglia e girate. Passate in vasetti rimpiendo per due terzi e lasciate riposare per un’oretta almeno. Frullate un paio di pere, lavate e sbucciate, con un cucchiaino di succo di limone. Aggiungete al budino di riso e servite.
da miralda | 21 Nov 2011 | 12-18 mesi, Il Cucchiaino di Mamma e Papà, Winterzauber
Credo che se fosse stato per me ve ne avrei parlato giusto il pomeriggio prima, massino la mattina. Perché mi viene difficile scrivere di qualcosa che non sento ancora così vicino, perché il blog è sinonimo di scrittura per davvero di quello che succede. Questione a parte il resto (e tanto per dire oggi per lavoro ho infornato mascherine di Carnevale, sì di Carnevale, da sentirsi moltooo spaesati).
Miss Cia però è stata gentilmente perentoria perché se "qualcuno deve utilizzare la tua idea mica può infornare, procurarsi il materiale e magari disegnarci pure la sera prima". Ecco spiegato perché oggi, 21 novembre, parlo di Natale o meglio dei 24 giorni che lo precedono.
Vi ricordate il calendario delle renna? Bene. Passato. E i biscotti caduti nel cioccolato a fare riccio e volpe? Passati anche loro.
Perché la sottoscritta si è procurata letterine, piccole piccole, e ha avuto la fantasia di un fiocco di neve e una pupa. Per la disperazione di Miss Cia. Che si è ritrovata a disegnare, colorare e cercare di limitare le storie che stanno uscendo dalla mia testa. Credo che sia anche per questo che abbia decisamente richiesto questo post in anticipo:-).
Ammetto "pasticci cucina"+ "fantasia da cantastorie" + "la mano magica e matita di Miss Cia" hanno creato un risultato di cui personalmente sono innamorata. Nella mia testa già sfilano le parole di una storia che durerà 24 giorni, da quel "Se una mattina di inverno un fiocco di neve". E ammetto che vedere ha trasformato la semplice fantasia nel desiderio di incanto di neve e ghiaccio. A distanza di un mese.
Da queste parti poi siamo in piena tempesta alfabetica: la pupa è tutto uno scrivere il suo e i nostri nomi, a chiedere sillaba per sillaba per poter rifare e riprodurre le parole su carta. E’ un gioco affascinante del quale capisco come fossi io il bisogno prepotente. E’ lo stesso che sentivo quando ero bambina. Ed è stato allora naturale comprare all’istante una confezione di stampi da biscotto a forma di letterine. Minuscole e graziose, perfette da inserire nelle bustine da calendario.
Pr la base dell’impasto ho scelto ingredienti semplici, variando l’abituale frolla da biscotto con una manciata di farina di mandorle e di riso.
Infine dopo la cottura le ho rivestite con una glassa semplice semplice, fatta di zucchero a velo, acqua, gocce di limone e semi di vaniglia. Per un effetto bianco che sa già di neve e ghiaccio.
Per chi volesse cimentarsi con un calendario fatto a mano, mano, occorrono un pannello sottile cartonato pesante o di compensato e dipinto di bianco, 24 bustine bianche e relative puntine, un timbro di tema natalizio. E ovviamente via libera alla fantasia per il disegno sottostante che prenderà forma a mano a mano che il vostro bambino sceglie una bustina.
Così come il racconto che farà da filo incantato ai vostri 24 giorni a Natale.
La ricetta, dai 12-18 mesi.
Ingredienti
200 g di farina 00
50 g di farina di riso
50 g di farina di mandorle
1 uovo + 1 tuorlo
60 g di burro
70 g di zucchero a velo + 50 g circa per la glassa
vaniglia in polvere o in stecca
un nonnulla di scorzetta di limone bio
Procedimento
Sbattete le uova con lo zucchero, aggiungete il burro e mescolate fino a ottenere un composto omogeneo. Aggiungete le tre farine ben stemperate e la scorzetta e impastate. Dovete ottenere una palla che rivestite con pellicola e passate in frigo per una mezz’oretta.
Riprendete l’impasto e ritagliate le vostre letterine o altro che volete. Cuocete in forno a 175° per 7-8 minuti.
Fate raffreddare i biscotti, nel frattempo preparate la glassa. Mescolate lo zucchero a velo con un cucchiaino di acqua, qualche goccia di limone e unite un pizzico di vaniglia in polvere o qualche semino all’interno della stecca.
decorate i biscotti e fate asciugare per un’oretta.
da miralda | 31 Ott 2011 | 12-18 mesi, Il Cucchiaino di Mamma e Papà, Winterzauber
L’ho risentita ieri, perfetta per questi giorni che profumano di autunno e foglie secche, colorati dall’arancione delle zucche. Note che portano indietro negli anni, note fra le mie preferite, ascoltate con Lui e la pupa qui. Ecco, se dovessi scegliere la colonna sonora per la ricetta di oggi, beh sarebbe ispirata alle parole di Prévert, cantate da Edith Piaf.
Le foglie dell’autunno, in sottofondo, e voi lì a coccolare e coccolarvi con una di quelle zuppe classiche e superclassiche della categoria comfort food, accompagnata da fettine sottilissime di patate dolci, profumate di rosmarino.
Io adoro la zucca e questa ormai non è una novità. Alice altrettanto come credo la quasi totalità dei bambini: perfetta quindi per i primi assaggi, probabilmente per via di quel sapore dolce e vellutato.
Di zucche e zucche ne ho detto spesso e qui e qui, sono ancora in estasi per una hokkaido mangiata l’anno passato (e la missione delle prossime settimane è di sicuro procurarmene almeno un paio).
In attesa della caccia al tesoro, il nonno dell’Aliciotta ci ha portato dal Veneto un paio di zucche nostrane e una quantità considerevole di patate dolci. L’abitudine nella famiglia paterna è di bollire le patate dolci e poi mangiarle come sorta di dolce al cucchiaio. Io ho sovvertito un pochetto la regola (ma va, direbbe qualcuno:-)) e le ho utilizzate per il primo piatto.
In realtà non è la prima volta, ma di solito le aggiungo negli stufati oppure per la crosticina del pie alle patate. Qui invece ho deciso di farne delle vere e proprie patatine, ma di quelle delicate, affettate sottili sottili e rese croccanti dalla cottura in forno. Ho aggiunto giusto degli aghi di rosmarino, un pizzico di sale e una spennellatura di olio EVO.
Il risultato? Entusiasmante e di sicuro entrerà nella mia list da fingerfood per i prossimi aperitivi con pupa al seguito a casa, casetta. La pupa, che non ha una grande passione per patatine&co (vi pare impossibile? giuro!) ne ha mangiate una dopo l’altra, senza naturalmente aspettare l’arrivo della vellutata.
Va beh, consiglio per la notte delle streghe. Stasera caso mai aveste anche voi una zucca che vi avanza provate la nostra ricetta dopo aver infornato i pupi-fantasmini.
La ricetta. Per i pupi più piccoli (9-12 mesi) niente chips, cuocete la patata dolce al vapore con la zucca e frullate tutto insieme.
Quella di seguito è pensata anche per mamma&papà.
Ingredienti (per 3)
1 zucca mantovana o butternut (circa 500-700 g)
2 patate dolci
1 patata
cipollotto
olio EVO
rosmarino
sale, un pizzico di cannella
parmigiano reggiano
alloro
Procedimento
Affettate sottilmente il cipollotto, fate stufare in pentola con un cucchiaio di olio EVO. Pelate le patate e pulite la zucca. Tagliate tutto a tocchetti e aggiungete in pentola con una foglia di alloro (che poi eliminate). Mescolate e aggiungete brodo vegetale (o semplice acqua tiepida) e fate cuocere fino a quando le verdure si ammorbidiscono. Quindi passate tutto, aggiustando di sale (dopo i 12 mesi).
Nel frattempo preparate le chips. Pelate le patate dolci e affettatele sottili sottili, ad esempio con una mandolina o un pelapatate. Posizionatele su carta da forno, spennellate con olio, aggiungete degli aghi di rosmarino e un pizzico di sale. Fate cuocere in forno per 30 minuti circa a 175°.
Servite la vellutata con le chips di patate dolci.
da miralda | 25 Ott 2011 | 18-24 mesi, Il Cucchiaino di Mamma e Papà, L'ora della merenda, Winterzauber
Questo sarà un post direi quasi, quasi telegrafico, nel senso che sono qui alla tastiera ma fra dieci minuti dieci devo essere là, pronta a recuperare la pupa per il gioco alla danza settimanale. Però è quasi Halloween, o almeno me lo hanno ricordato sempre da là, dall’asilo, le decorazioni e l’avviso "Festa". Ammetto di non essere un’amante della ricorrenza suddetta, non amo l’aspetto "terrificanteee" e a volte un pochetto trash (non uccidetemi:-)), quindi a casa nostra niente budella squartate, cimiteri o ragni che si arrampicano, of course per finta. Ho preferito affidarmi a piccoli fantasmini arancio zucca, che somigliano molto ai pupi che crea Miss Cia.
Almeno nella faccetta e in quelle forme semplici e incantate. La base è di zucca, farina, uova, mandorle a granella, zucchero, giusto poi della glassa per dare forma al viso e una punta di marzapane viola per gli occhietti curiosi.
Questi sono fantasmini che raccontano delle gocce di pioggia che cadono oggi, che cantano vicino al nido, pupi anche loro proprio come quel bimbo che li osserva stupito:-).
Un paio sono finiti nella bento box dell’Aliciotta, perfetti per questo pomeriggio di fine ottobre, dove la massima aspirazione (almeno la mia!) sarebbe solo di farsi coccolare.
La ricetta, che vado di fretta! Prendete 150 g di farina 00, 50 g di fecola, 100 g di polpa i zucca lessata e schiacciata per bene, 100 g di burro, 1 tuorlo e 90 g di zucchero, una manciata di granella di mandorle. Impastate tutto con cura, fino a ottenere una palla che mettete 30 minuti circa in frigo a riposare. Riprendete, stendete e ritagliate, magari proprio a pupo goccia. Cuocete in forno caldo a 175° per 15 minuti circa.
Preparate la glassa con 70 g di zucchero a velo, un cucchiaino di acqua e una goccia di succo di limone. Mescolate e date forma alla faccetta. Con del marzapane viola o del semplice colorante viola da aggiungere alla glassa disegnate i due occhietti.