da miralda | 24 Dic 2009 | Winterzauber

Il senso dell’attesa. E’ quello che più amo del Natale. Quella mezzanotte che ad aspettarla con una pupa è qualcosa di magico, come se anche per te non fosse già arrivata tante volte. Poi c’è il bianco, la neve e l’incanto dell’inverno: la magia di scoprire ancora una volta che ogni cosa è la stessa eppure diversa.
Merry lil’ Christmas dal cucchiaino, Alice e la sottoscritta!
da miralda | 21 Dic 2009 | 6-9 mesi, Il Cucchiaino di Mamma e Papà, Winterzauber

E’ lunedì, ma sono in vacanza. Un lungo weekend innevato a meno, meno persi fra Lucerna ed Engelberg. In questo momento, dalla finestra, ogni cosa pare glassata, unici rumori i campanelli della slitta di cavalli passata ora in strada e il fischio del trenino rosso che si è rimesso in marcia verso la città.
Pensieri del momento? Estrema soddisfazione per quest’inizio di settimana natalizia, primo. Quanto tempo ci metteremo a riportarci a casetta, oggi, secondo. E i topinambur: sono stati alla base della prima cena qui, li ho ritrovati con rape e carote rosse e gialle al mercato di Lucerna e guarda, un po’, li avevo cucinati pure io giorni fa.
Non so se è un ortaggio che usate di frequente, ma io me ne sono inamorata. Li trovo fantastici da fotografare, tanto sono buffi e bitorzoluti, meglio ancora di zenzero e patate americane e hanno un gusto che non ti aspetti, simile al carciofo ma dalle note più delicate.

Questa pera di terra o tartufo di canna (vanta dei nomi niente male) appartiene alla famiglia dei tuberi ed ha il vantaggio di essere ricco di inulina (un toccasana per i diabetici, grazie al contenuto di fruttosio, ma valida anche per i bebè grazie al potere vagamente lassativo). A tutto ciò si aggiungono un sacco di sali minerali e la possibilità di introdurlo per i piccoli fomati già nei primi mesi dello svezzamento (attorno al settimo mese, date un’occhiata a Mr Calendario qui).
Una volta inaugurata la saga del topinambur ci ho fatto diversi piatti. Per la serie non finisce qui:-).
La ricetta di oggi funziona per due, nel senso che il cucchiaino si è sdoppiato e ha deciso di mettersi all’opera sia per il bebè sia per mamma&papa.
Nel primo caso ha giocato con la sogliola in un cestello di bambù che prima o poi vi presenterò, poi ha voluto fare le cose serie e per la vellutata si è unito a nocciole e bottarga di muggine (poveretta era dalla sardegna di settembre che se ne stava lì abbandonata).
p.s. : i topinambur bianchi, bianchi, entrano nella serie ingredienti bianchi, bianchi, "so di natale".
Purè di topin&sogliola
Ingredienti
50 gr di sogliola cotta al vapore
50- 70 gr di topinambur
1 patata piccola, piccola
1 cucchiaino di olio EVO
1 cucchiaio di latte (o acqua se il bebè è sotto l’anno)
1 mazzetto di erbe profumate (alloro, finocchietto selvatico, salvia, menta, dragoncello, etc…)
Cuocere i topinambur e la patata al vapore, quando sono quasi cotti, se usate un cestello a più livelli aggiungete la sogliola con il mazzetto di odori.
Schiacciate i topinambur e la patatina con un cucchiaio di acqua di cottura o di latte, e un goccio di olio. Io ho poi passato tutto in una sorta di sac à poche per poi depositare tutto con ricciolino sul piatto. Accanto il filetto di sogliola. Se invece il vostro formato è sotto i 9 mesi o ancora non mastica potete frullare tutto: io di solito tenevo separati i due ingredienti in questi casi, così il bebè ha modo di riconoscere i sapori singolarmente.
Vellutata di topinambur con nocciole croccanti e spolverata di bottarga
Ingredienti
300 gr di topinambur
1 patata piccola
1 spicchio di aglio
un goccio di vino bianco secco
una manciata di nocciole
bottarga di muggine
(scorza di limone)
olio EVO
Pulite i topinambur e la patata. Tagliate a pezze e passate in pentola con l’aglio (che poi butterete) e olio. Bagnate con il vino e aggiungete acqua q.b.
Lasciate cuocere. Intanto passate le nocciole sotto il grill o in padella. Servite la vellutata con le nocciole tostate, una spoverata di bottarga ed eventualmente della scorza di limone grattuggiata.
da miralda | 17 Dic 2009 | 12-18 mesi, Happy Birthday!, Il Cucchiaino di Mamma e Papà, Winterzauber
E’ ufficiale: non ci sono più di compleanni di Mr B. di una volta. Quelli a due, romantici e silenziosi (o quasi), zero "stress" per la cena (di solito gentilmente offerta alla sottoscritta fuori) e abbastaza tempo per pensare a come rendere la giornata speciale (per me era meglio del mio, di compleanno).
Non fraintendetemi: ieri, compleanno di Mr B., è stato speciale, ma con pupi. Appena ha cominciato ad intonare un mix fra “buon compleanno e happy birthday to you” non ho potuto fare a meno di precipitarmi, recuperare la videocamera e riprenderla, per poi passere subito alla Canon per uno scatto. Una vera gioia! Però, credo, che le ex-ragazze, come me, possano comprendere:-). E’ la stessa sensazione in vacanza, quando vorresti contemplare il panorama o leggere quel libro, e invece stai correndo dietro a “non sto mai ferma”.
Se a tutto si aggiunge un Mr B. con ore di sonno arretrato da reduce di corsia -10, si capisce perché mentre la mamma addormentava la pupa, il pupo grande già dormiva. Pare che il ko definitivo l’abbia dato la cena, piaciuta fin troppo.

Che cosa ha scodellato la sottoscritta in 58 minuti e 30 secondi? Giocando d’ingegno, si è procurata formaggi da Cartier “Il formaggiaio”, ha stupito con risotto con riduzione alla liquirizia (e prima o poi anche se non è proprio formato bebè, per via del gusto, lo troverete sul cucchiaino) e ha rimediato un secondo abase di rape, mele e formaggio infagottati.
Unica cosa che ha richiesto qualche minuto in più il dolce. L’ispirazione è arrivata dalla cucina naturale di Jamie: ho assecondato la ricetta l’altra settimana (ho voluto provare, sì, sì, prima, cosa che di solito non faccio) e l’ho modificata a modo mio ieri. Dai suoi muffin alla zucca e lavanda sono usciti dei cupcakes con zenzero candito e glassa bianca, visto che qualcuno sul cucchiaino aveva promesso solo “ricette in white mood”.

Si tratta di formato bebè? A considerare il cupcake che ho tentato di fotografare nelle mani di Alice, direi di sì, basta attendere l’anno un po’ avanzato (tipo 15 mesi). L’impresa fotografica è stata difficile che la pupa si è presto data al morso libero, dopo avermi gentilmente rifilato la fettina di zenzero candito, adorato da Mr B. ma probabilmente non dai palati dei pupi. Il cupcake della foto, “so lil&cute”, non è sopravvissuto fino all’arrivo di Mr B. Fortuna vuole che la zucca a mia disposizone fosse talmente grossa da farmi infornare almeno una ventina di dolcetti.
piesse "chiedo aiuto":per i cupcake ho finalmente sfoderato i pirottini che assediano la mia cucina. Ho posto l’impasto nei pirottini, sistemati a loro volta negli stampini da minimuffin. Domanda: voi come fate poi a toglierli dai pirottini di carta nel caso non voleste darvi al “morso selvaggio simil aliciotta”?. Please help me:-)

Ingredienti
180- 200 gr di zucca grattuggiata a crudo (Jamie docet: lasciate la buccia per un vero effetto naturalchic)
2 uova
80 ml di olio d’oliva
una manciata di noci
180 gr di farina per dolci
150 gr di zucchero di canna grezzo (se la zucca a disposizone è bella dolce potete pure diminuire)
½ bustina di lievito per dolci
1 cucchiaino di bicarbonato
½ cucchiaino di cannella
zenzero candito naturale (ossia tanto zenzero e poco zucchero)
Per la glassa
Zucchero a velo (non vanigliato)
Succo di limone e acqua q.b.
Procedimento
Jamie consiglia un procedimento molto “muffin”, dove si mischiano brutalmente tutti gli ingredienti nel mixer senza incorporare aria. Io ho preferito invece una versione più cake. Ho sbattutto le uova con lo zucchero e l’olio, aggiunto la zucca grattuggiata, le noci e lo zenzero a pezzetti. Ho quindi setacciato la farina con lievito, bicarbonato e cannella e aggiunto al tutto. Ho infornato nei pirottini di carta, posti negli stampini dei minimuffin, per 25 minuti a 175°.
Intanto ho preparato la glassa mescolando lo zucchero a velo con il limone e un goccio, goccio, di acqua. Non deve risultare troppo liquida, altrimenti bagna senza solidificare.
da miralda | 15 Dic 2009 | 12-18 mesi, Il Cucchiaino di Mamma e Papà, Winterzauber

Metti una sera, a cena, uno di quei rendez vous che fino a due anni fa, bè, mi parevano venire da Marte. Metti la sottoscritta con l’aliciotta, voglia di pappa coccolosa e luci (dell’albero) accese, un must con pupi (è poco eco? lo so, lo so…).
Metti il ritorno a casa, dopo tuffo, rituffo e stratuffo della pupa in pozza di acqua calda (o piscina, dipende dai punti di vista): pazienza per la cena? Pari a zeroooo. Pazienza mia di trovare diversivo, seda pupi? Pari al meno uno:-). Metti Mr B. al lavoro, o simil cena lavoro (quando finiranno le cene natalizie, me lo spiegate?) e Pippi che inizia a rotto di collo, rituale stendi pupi prenanna da consumare in soggiorno (unico lugo accogli tv).
Bene, metteteci tutte queste cose, prendete del latte fresco da frigo, pane avanzato (se secco ancora meglio), uno spicchio di aglio, un pizzico di cannella, gambi di coste (ma potete farne anche a meno) e latteria per finire. Sale e pepe (a piacere), ma solo per mamma e papà. In un batter baleno riscaldate il latte (un paio di tazze se come noi siete in due), aggiungete l’aglio (che poi eliminerete), il pane a tozzetti e i gambi, uno due, a pezzetti. Fate cuocere, a fuoco lento, lento, per 15 minuti, regolate di pizzico di cannella, grattuggiata di latteria e servite.
Se avete qualche scrupolo che la zuppa non soddisfi appieno il vostro formato, sbattete un uovo, di quelli freschi, bio e di allevamento a terra (possibilmente) e aggiungete verso la fine.
Il formato bebè? 12 mesi suonati per via del latte e dell’uovo intero, se aggiungete.
E dato che la ricetta è senza ingredienti, senza procedimento e soprattutto ieri sera si è scodellata veloce, veloce, mi sa che ora creo una categoria nuova, nuova, salva cena "ora che faccio". Che ve ne pare? Easyeat o easit può funzionare?
piesse… la zuppa rientra con ogni onore e gloria nella tendenza "biancomangiare", più bianco di così:-)
da miralda | 13 Dic 2009 | 6-9 mesi, Il Cucchiaino di Mamma e Papà, Winterzauber
Il bianco. La magia dell’inverno, l’incanto di vedere ogni cosa nascondersi, sempre uguale eppure diversa. I suoni attutiti, quasi lontani, i passi lenti che affondano e la sorpresa di sentirsi avvolti dal silenzio (bè se non si decide di uscire in centro, a Milano). Il bianco e il “winterzauber”.
La casa, la nostra, si è tinta di bianco, dall’albero fino all’ultima candela dell’avvento a quella bambolina dalla faccia tonda, simile ad una Ponyo in miniatura. Una manciata di giorni e sarà l’inverno, via la mezza misura dell’autunno, così lieve e technicolor. Il bianco, il “winterzauber” e la neve. Ho ripensato a dodici mesi quasi fa: quella mattina immersa nella neve, bianca e senza vento, di compleanno (il mio, a gennaio, sempre troppo vicino a Natale) mi ha riconciliato con me stessa e ha dato il passo leggero alle altre stagioni. C’è stato l’anno del mare, che ha portato la sua Alice. C’è stato l’anno senza stagione, sospesa e sorpresa, e poi il winterzauber. E ora che questi mesi, veloci, veloci, stanno per finire nel cassetto, proprio io che ho sempre amato l’estate aspetto impaziente la magia dell’inverno. Ecco spiegato perchè da oggi la cucina del cucchiaino si veste di bianco: di materie prime e di scodella:-).
La pappa di oggi gioca con il bianco, quello medioevale di ispirazione francese, e apre la serie, quasi che poi ogni nuova ricetta possa essere una variazione del blanc manger. E per questo primo biancomangiare tanti ingredienti, di fogge e famiglia diversa, tutti all white.
Il formato? Bebè 8 mesi, perfetto piatto svezzamento fase avviata, per via del pesce (filetto di platessa leggero, leggero), del globo biancoverde con radici (sedano rapa) e di un pezzetto piccolo, piccolo di quel porro di cervere che Alice&io vi presentiamo nei prossimi giorni.
Piesse. Aggiungete sale, una spolverata di pepe e chips di cipolla e voilà, la vellutata per mam&papa.
Ingredienti
1 patata dolce
1 spicchio di mela
1 fetta di sedano rapa
1 pezzetto di porro di Cervere (o 1 porro piccolo e normale)
40 gr di platessa
1 cucchiaino di olio EVO
Cuocete al vapore le verdure pulite e la mela. Verso fine cottura, aggiungete la platessa avvolta nella carta argentata e una foglia di alloro. Passate tutto con qualche cucchiaio dell’acqua di cottura e un cucchiaino di olio EVO.
da miralda | 10 Dic 2009 | 6-9 mesi, Il Cucchiaino di Mamma e Papà, L'ora della merenda

Non ho ancora deciso se la mia preferita è la William o la Decana del Comizio, anche perché devono essere appena arrivate le Conference e bè, dovrei riassaggiarle per decidermi. Un paio di mesi, nel Renon, rimasi strabiliata dalle varietà di mele esistenti, per non parlare dei succhi alla mela. Anche le pere non scherzano.
Per mia nonna (la nonna bis dell’aliciotta) mele e pere sono i frutti più noiosi esistenti sulla terra. C’è da dire che lei è obbligata alla scelta: quando vorrebbe cachi e uva, con mestizia deve chiedere mela o pera.
Ed io che fino a qualche anno fa condividevo in fondo, in fondo l’opinione, mi sono appassionata ultimamente di due frutti proprio "autunno-inverno".
Trovo poi che le pere siano eccezionali declinate in versione salata, sì proprio salata (su non storcete il naso:-)). Mi hanno salvato in un paio di occasioni, di quelle dove arrivi a cena tardi, supertardi, della serie "e ora che faccio con l’uomo e la pupa delle caverne"? e voilà ecco le pere che infagottate con roquefort (per noi) e latteria (per pupi), arrotolate in sfoglia e chiuse da noce passano in forno che è un piacere.
Con la mela, la pera è il frutto dello svezzamento: dai sei mesi in poi (per qualcuno già dai cinque) è tutto un grattuggiare, omogenizzare e passare per i primi sputacchi del pupo. E la spuma di oggi è proprio di quelle da fase primo svezzamento o subito dopo: ci sono ricotta e yogurt a completare la merenda, giusto in tempo per il settimo mese. Da ricordare che la pera è ricca di zuccheri semplici (fruttosio, ecco perché pure la nonna bis può mangiarne) e di un sacco di potassio, vitamina C e fibre (con una pera facciamo il pieno per un’intera giornata). Per i bimbi: se volete combattere la stipsi preferite la versione cotta.
In perfetto stile cucchiaino, la pappa (merenda o dolce, fate voi) si è sdoppiata e con una paio di aggiustamenti, veloci, veloci, si è trasformata per mamma&papà. Il fingerfood poi insegna: basta completare con coppetta, bicchierino o bicchiere è sembrerà tutto più fascinoso e chiccoso:-).

Ingredienti
40 gr di ricotta vaccina
300 gr di yogurt intero
1 pera matura (io ho usato la Kaiser)
Pelare la pera e tagliarla a pezzi. Frullare tutti e tre gli ingredienti e servire subito.
Spuma di ricotta alla cannella con pera al rum
150 gr di ricotta vaccina
2 cucchiai di zucchero a velo
1 cucchiaio di Rum
1 cucchiaino scarso di cannella
una manciata di uvetta
1 pera
amaretti
Lasciate qualche minuto l’uvetta a bagno con rum e acqua tiepida. Lavorate la ricotta con lo zucchero a velo, la cannella in polvere, aggiungete l’uvetta strizzata. Frullate la pera con un goccio di rum. In una coppa sbriciolate gli amaretti sul fondo, fate un secondo strato con la spuma di ricotta, coprite con la composta di pera al rum. Servite